Madonna via Chieffi
Madonna via Chieffi
La città

Vandalismo a Barletta, danneggiato monumento alla Madonna in via Chieffi

I vandali si sono accaniti sulle statuette dei tre pastorelli che erano collocate ai piedi della Madonnina

A poco più di un mese dal danneggiamento della targhetta di Piazza Plebiscito, nuovo episodio di vandalismo ai danni di simboli religiosi a Barletta. Questa volta nel mirino dell'imbecille di turno è finita la statuetta della Madonna di Fatima sita in via Chieffi, esattamente nella piazzetta ove si svolge il mercatino rionale.

In particolare i vandali si sono accaniti sulle statuette dei tre pastorelli che erano collocate ai piedi della Madonnina. Una scena vista tante, troppe volte negli ultimi tempi in tutte le zone della città, e non solo a danno di simboli religiosi. Uno scenario di maleducazione mista ad ignoranza, inciviltà e impunità generalizzata che, a giudicare dalle reazioni dei residenti sia dal vivo che sui social, francamente inizia a stancare.

"Con amarezza condanniamo tale gesto[…]nella speranza che i responsabili, ai quali non è difficile risalire, si ravvedano dinanzi a Dio e si scusino con la comunità per la loro biasimevole condotta."

Queste le parole finali del post presente nella pagina Facebook della Parrocchia del Buon Pastore, grazie alla cui comunità la statuetta di Nostra Signora di Fatima vide la luce in loco della vecchia statua della Madonnina, peraltro deturpata a sua volta da un graffitaro evidentemente poco sano di mente.Ora, che alle generalità dei minus habentes autori dell'ennesimo scempio post bagordi da movida non sia difficile risalire è quanto auspicano i residenti in primis, ma anche i cittadini dotati di senno, educazione e soprattutto senso civico. Conoscendo però i nostri metaforici polli, purtroppo siamo abbastanza scettici circa un "loro ravvedimento dinanzi a Dio".

Sarebbe già tanta roba se si riuscisse a beccarli e a fargli pagare i danni. Ma per questo serve l'intervento delle autorità preposte allo scopo quanto meno di riuscire a contenere questi deplorevoli episodi, che sono ormai diventati triste routine.

Per tutto il resto non rimane che appellarsi, se presente, al buon senso delle famiglie di questi giovani disadattati lasciati allo stato brado, affinché stiano un po' meno su whatsapp e si rendano finalmente conto di come stanno crescendo i loro figli .
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