.jpg)
La città
Urbanizzazione Via dei Muratori: due cicli progettuali falliti e anni di denaro pubblico sprecato
La nota dell'imprenditore Aldo Musti: «Serve trasparenza e rispetto della sentenza del TAR»
Barletta - martedì 26 agosto 2025
18.06
«In vista del Consiglio comunale del 28 agosto 2025, nel quale sarà discussa una domanda di attualità sulla vicenda di Via dei Muratori, si richiama l'attenzione dell'opinione pubblica su un caso emblematico di inefficienza amministrativa e spreco di risorse pubbliche. Dal 2005 al 2012 prima, e dal 2018 ad oggi poi, il Comune di Barletta ha attraversato due distinti cicli amministrativi finalizzati alla progettazione delle urbanizzazioni primarie della zona. Entrambi si sono conclusi senza alcun risultato concreto. Eppure, durante il primo ciclo, era già stato individuato un tracciato viario ritenuto "l'unica soluzione praticabile", come dichiarato dal dirigente dell'epoca, oggi stranamente ignorata». Così l'imprenditore della zona merceologica Aldo Musti.
«A partire dal 2018, senza valorizzare né richiamare gli atti pregressi, è stata avviata una nuova progettazione esterna, anch'essa naufragata, generando ulteriore dispendio di risorse e paralisi decisionale. Questo secondo ciclo si è mosso in totale sovrapposizione con il precedente, ripartendo da zero, ma senza alcun beneficio per la collettività. Oggi, a seguito della sentenza del TAR Puglia n. 81/2024, passata in giudicato, il Comune è tenuto ad approvare il progetto definitivo. Nonostante ciò, permangono silenzi istituzionali e mancate risposte.
La mancanza di chiarezza e il continuo rinvio delle decisioni alimentano il sospetto di scelte opache, se non contraddittorie, e impongono una riflessione seria sull'uso delle risorse pubbliche e sulla responsabilità degli Uffici tecnici coinvolti. In un momento in cui si chiede a tutti sobrietà e rispetto delle regole, è inaccettabile che i cittadini paghino il prezzo di scelte incompiute e di un'amministrazione incapace di dare seguito ai propri atti, perfino quando vi è una sentenza a imporlo. È ora che si faccia chiarezza, che si dia piena attuazione alla sentenza del TAR e che si ponga fine a un ciclo di sprechi e ambiguità durato troppo a lungo».
«A partire dal 2018, senza valorizzare né richiamare gli atti pregressi, è stata avviata una nuova progettazione esterna, anch'essa naufragata, generando ulteriore dispendio di risorse e paralisi decisionale. Questo secondo ciclo si è mosso in totale sovrapposizione con il precedente, ripartendo da zero, ma senza alcun beneficio per la collettività. Oggi, a seguito della sentenza del TAR Puglia n. 81/2024, passata in giudicato, il Comune è tenuto ad approvare il progetto definitivo. Nonostante ciò, permangono silenzi istituzionali e mancate risposte.
La mancanza di chiarezza e il continuo rinvio delle decisioni alimentano il sospetto di scelte opache, se non contraddittorie, e impongono una riflessione seria sull'uso delle risorse pubbliche e sulla responsabilità degli Uffici tecnici coinvolti. In un momento in cui si chiede a tutti sobrietà e rispetto delle regole, è inaccettabile che i cittadini paghino il prezzo di scelte incompiute e di un'amministrazione incapace di dare seguito ai propri atti, perfino quando vi è una sentenza a imporlo. È ora che si faccia chiarezza, che si dia piena attuazione alla sentenza del TAR e che si ponga fine a un ciclo di sprechi e ambiguità durato troppo a lungo».
Ricevi aggiornamenti e contenuti da Barletta 




.jpg)



