Serpenti
Serpenti
Nightlife

'Uomo (o) Donna'? Ce lo spiegano i Serpenti

Intervista esclusiva al duo emergente della musica italiana. I baresi Gianclaudia Franchini e Luca Serpenti

Gianclaudia Franchini e Luca Serpenti, in arte voce e mente dei Serpenti, il gruppo musicale nato nel 2007 e salito agli onori delle cronache musicali negli ultimi tempi con il brano "Uomo Donna", canzone che grazie ad un ritornello accattivante e a un ritmo che travolge fin dal primo ascolto, è diventato in breve tempo un piccolo fenomeno di culto per un pubblico sempre più vasto grazie al passaparola della rete e alla notevole attività live dei Serpenti, che li ha visti recentemente al fianco di Caparezza nella tappa milanese del suo tour estivo.

Il duo barese si prepara ora a scalare le classifiche con un brano che parla di sesso, amore e libertà in maniera ironica e mai banale. Noi di Barlettalife li abbiamo intervistati durante la loro intensa tourneè estiva. Ne è nato un colloquio appassionato, ricco di aneddoti scavati nelle memorie di Gianclaudia e Luca, i Serpenti:

Partiamo da un verso del vostro ultimo brano, che recita "Lui o lei, lei e lui, non si sa, la gente parla di una novità"…Ma i temi della bisessualità e dell'omosessualità non sono sempre esistiti?

«Appunto! Per questo brano ci siamo ispirati ad un raccontino di Anais Nin che parla di un'ermafrodita che suscita la curiosità dei passanti...un racconto di inizio 900 che parla di gente che inorridisce o denigra realtà "diverse" dalla loro..sono passati più di cento anni e certe "cattive abitudini" non sono state superate».

Cos è l'identità sessuale per i Serpenti?
«Essere se stessi».

Quanto hanno a che fare identità sessuale e amore?
«Uno è la conseguenza dell'altra. Se ci si ama, ci si apprezza per quello che si è senza dover creare delle sovrastrutture per farsi accettare dagli altri. Dopo aver raggiunto questo obiettivo si potrà amare gli altri e farsi amare».

Quanto di quello che cantate avete vissuto e quanto avete sentito raccontare?
«Il più delle volte cantiamo di ciò che viviamo in prima persona e quando raccontiamo di situazioni non vissute, si tratta sempre di qualcosa che suscita in noi un'emozione, un sentimento. Non canto di cose che non mi riguardano, non ci riesco, non sono un'interprete».

Gianclaudia, nel video di "Uomo Donna" appari nei panni di una ninfa tentatrice. E' un ruolo che ti si addice nella vita reale?
«Mi piace il gioco della seduzione e adoro avere l'attenzione su di me. Sicuramente è un ruolo che mi si addice quando sono sul palco».

A che punto è il panorama musicale italiano?

«Penso che ci siano molte realtà interessanti che rimangono all'ombra, conosciute solo da un pubblico superattento di nicchia e che magari hanno più visibilità all'estero. Il vero problema risiede in chi dovrebbe portare queste realtà alla portata di tutti. Parlo dei grandi media che fanno fatica a promuovere gli artisti emergenti. Mi domando cosa facciano i direttori artistici delle grandi emittenti, per esempio, radiofoniche...ormai propongono tutti la stessa solfa: grandi successi internazionali – artisti italiani superaffermati – creature da talent show e grandi successi del passato».

I vostri testi sono spesso ispirati agli scritti di Anaïs Nin. Cosa rappresenta per voi?
«Anais Nin per noi è una scrittrice che non ha provato vergogna per la vita condotta. Ci è piaciuto il suo modo di raccontare in modo molto audace ma mai volgare la libertà sessuale, l'istinto, la passione, la gioia di vivere, il dolore e l'amore sullo sfondo di una guerra che le ricordava di quanto siamo un soffio».

"Tutti vogliono sapere, ma nessuno vuol capire" recita il ritornello del vostro ultimo singolo. E' la situazione dell'italiano medio?
«Si adatta molto bene alla situazione odierna...ma penso che le cose cambieranno presto! Lo spero! In questi anni ci siamo un po' tutti assopiti, abbiamo perso interesse riguardo tante cose per cui i nostri padri e le nostre madri(in senso lato) hanno lottato e vissuto: dalla difesa dei propri diritti all'emancipazione, passando per la cultura e le arti in generale (musica – teatro – cinema- letteratura). In realtà questa frase, contestualizzata al brano, si riferisce all'esasperato voyeurismo che colpisce molta gente...una volta "saputo" il gossip non ci si sofferma a CAPIRE tutta la situazione».

Il progetto Serpenti nasce nel 2007. A che punto del cammino siete?
«Questo non so dirtelo, non riesco a prevedere il futuro...ma se mi guardo indietro penso che, un passettino alla volta, stiamo crescendo. E non abbiamo intenzione di smettere di crescere, sarebbe l'inizio della fine (ridono, ndr)».

La vostra estate è stata abbastanza "animata" sinora. Quali sono i prossimi appuntamenti con i Serpenti?

«L'obiettivo è quello di suonare il più possibile! La dimensione del concerto è quella che più ci si addice, conosciamo tanta gente, ci divertiamo e ci misuriamo con il pubblico per capire se stiamo percorrendo la strada giusta. Le prossime date confermate sono :
04 ago – Porto S. Giorgio – Chalet Betty
14 ago – Gallipoli – CUBE FESTIVAL @ Parco Gondar w/SUBSONICA – RIGHEIRA
19 ago – Noci (BA) - Albalumen Festival
Per tutti gli aggiornamenti sui nostri "spostamenti" invito i lettori di Barlettalife a contattarci sul nostro profilo Facebook ai seguenti indirizzi: www.facebook.com/serpentispace
http://www.facebook.com/#!/pages/SERPENTI/46815769056».

Un saluto a tema per i lettori di Barlettalife…
«Nella speranza di incontrarci presto dalle vostre parti per un nostro live, vi auguro buone vacanze».

Social Video3 minutiSerpenti - Uomo DonnaSerpentiVEVO
© 2001-2025 BarlettaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
BarlettaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.