Politica
Una provincia miracolata ma congelata
Il fine anno della Bat, tra riflessioni e incognite. Tanti auguri e tutto rinviato all’anno prossimo
BAT - sabato 22 dicembre 2012
13.07
Una giornata grigia, piovosa. Una festa mesta e sommessa. Sempre che festa la si possa chiamare. Una cornice crepuscolare, quella di ieri, a far da sfondo (e da soggetto) alla sede della Bat, nello storico palazzo dell'Istituto Agrario di Andria, nei pressi del Santuario della Madonna dei Miracoli.
Ecco, infatti: il Santuario. Il primo atto della giornata si è svolto proprio qui. Una benedizione augurale. Un classico momento di commistione all'italiana tra chiesa e politica. L'invito mirato, rivolto alla classe politica dal celebrante, è stato il solito, mai banale e mai scontato: fare il bene dei cittadini, il bene comune. Il presidente Ventola, consapevole di essere alla guida di una provincia miracolata, si sarà sentito nel posto giusto, e non ha mancato di fare cenni, con ironia, a tale coincidenza. Un'alleanza tra sacro e profano, che suonerebbe più bufala della bufala sulla profezia dei maya, pur nella coincidenza di giornata.
Il secondo atto, invece, nelle sale della provincia. Gli ospiti più sorridenti: panettoni, pandori, bottiglie di spumante e prosecco. Per il resto, tra i sorrisi di circostanza e gli auguri dal sapore di scampate condoglianze per la Bat, nessun entusiasmo. Ma tanta riflessione silenziosa per il nuovo anno: il 2013. L'anno che mantiene congelate le province, e nel quale sono stati rinviati gli effetti del Decreto "Salva Italia": riduzione delle province ad enti di secondo livello, e alle funzioni di indirizzo e coordinamento. Nell'occasione, Ventola ha lodato la determinazione, l'autorevolezza e l'oggettività dimostrata dalla stampa, nel modo in cui ha affrontato la vicenda della provincia in questi ultimi mesi.
Noi di Barlettalife continueremo il nostro determinato, certosino ed oggettivo lavoro. L'attenta descrizione e analisi dei fatti e delle scelte politico-amministrative, sono e saranno sempre il nostro faro. Tanti auguri.
Ecco, infatti: il Santuario. Il primo atto della giornata si è svolto proprio qui. Una benedizione augurale. Un classico momento di commistione all'italiana tra chiesa e politica. L'invito mirato, rivolto alla classe politica dal celebrante, è stato il solito, mai banale e mai scontato: fare il bene dei cittadini, il bene comune. Il presidente Ventola, consapevole di essere alla guida di una provincia miracolata, si sarà sentito nel posto giusto, e non ha mancato di fare cenni, con ironia, a tale coincidenza. Un'alleanza tra sacro e profano, che suonerebbe più bufala della bufala sulla profezia dei maya, pur nella coincidenza di giornata.
Il secondo atto, invece, nelle sale della provincia. Gli ospiti più sorridenti: panettoni, pandori, bottiglie di spumante e prosecco. Per il resto, tra i sorrisi di circostanza e gli auguri dal sapore di scampate condoglianze per la Bat, nessun entusiasmo. Ma tanta riflessione silenziosa per il nuovo anno: il 2013. L'anno che mantiene congelate le province, e nel quale sono stati rinviati gli effetti del Decreto "Salva Italia": riduzione delle province ad enti di secondo livello, e alle funzioni di indirizzo e coordinamento. Nell'occasione, Ventola ha lodato la determinazione, l'autorevolezza e l'oggettività dimostrata dalla stampa, nel modo in cui ha affrontato la vicenda della provincia in questi ultimi mesi.
Noi di Barlettalife continueremo il nostro determinato, certosino ed oggettivo lavoro. L'attenta descrizione e analisi dei fatti e delle scelte politico-amministrative, sono e saranno sempre il nostro faro. Tanti auguri.