Eventi
Una mostra per il Giorno del ricordo, l'invito del senatore Damiani di Barletta
«La pagina dell'esodo istriano e giuliano-dalmata è stata rimossa e ignorata per decenni»
Barletta - lunedì 11 febbraio 2019
Comunicato Stampa
«10 febbraio, Giorno del Ricordo. Trecentomila uomini, donne e bambini, la cui unica colpa era essere italiani, costretti ad abbandonare la propria terra per sfuggire all'eccidio dei partigiani slavi di Tito, che ne massacrarono 11 mila nelle foibe» scrive il senatore di Barletta Dario Damiani.
«La pagina dell'esodo istriano e giuliano-dalmata è storia recente drammatica e agghiacciante - prosegue il senatore Damiani - eppure è stata rimossa e ignorata per decenni anche dai testi scolastici per un'assurda e colpevole distinzione fra le vittime, fino al giusto riconoscimento di una giornata dedicata nel 2004. Una preziosa conquista per chi, e ne sono testimone diretto poiché la mia famiglia paterna è istriana di Pola, ha dovuto soffocare la verità e il dolore per quelle vicende che non si potevano raccontare perché negate e cancellate dalla memoria collettiva. Ho partecipato nei giorni scorsi alle iniziative istituzionali promosse per questa giornata dal Parlamento e mi congratulo anche con l'amministrazione della mia città, Barletta, dove trovarono generosa accoglienza decine di esuli provenienti dal confine orientale, che commemora fino a domenica 17 febbraio con una mostra fotografica a Palazzo Della Marra queste vittime dell'odio della guerra e delle ideologie.
Invito i miei concittadini a visitare la mostra, utile a ricomporre per tutti noi e soprattutto per le giovani generazioni un mosaico più completo e veritiero di un periodo tanto buio della storia italiana».
«La pagina dell'esodo istriano e giuliano-dalmata è storia recente drammatica e agghiacciante - prosegue il senatore Damiani - eppure è stata rimossa e ignorata per decenni anche dai testi scolastici per un'assurda e colpevole distinzione fra le vittime, fino al giusto riconoscimento di una giornata dedicata nel 2004. Una preziosa conquista per chi, e ne sono testimone diretto poiché la mia famiglia paterna è istriana di Pola, ha dovuto soffocare la verità e il dolore per quelle vicende che non si potevano raccontare perché negate e cancellate dalla memoria collettiva. Ho partecipato nei giorni scorsi alle iniziative istituzionali promosse per questa giornata dal Parlamento e mi congratulo anche con l'amministrazione della mia città, Barletta, dove trovarono generosa accoglienza decine di esuli provenienti dal confine orientale, che commemora fino a domenica 17 febbraio con una mostra fotografica a Palazzo Della Marra queste vittime dell'odio della guerra e delle ideologie.
Invito i miei concittadini a visitare la mostra, utile a ricomporre per tutti noi e soprattutto per le giovani generazioni un mosaico più completo e veritiero di un periodo tanto buio della storia italiana».