Eventi
Una guida consapevole per Marco e Iacopo, due vittime della strada
Un incontro sulla sicurezza stradale, in memoria dei due ragazzi perché nessuno dimentichi i loro volti
Barletta - domenica 29 aprile 2018
Quando Marco e Iacopo persero la vita era il 23 settembre del 2016. Una giornata soleggiata, ideale per raggiungere il Festival della Ruralità di Corato. Marco e Iacopo non erano alla guida e il destino li ha portati via, nonostante avessero poco più che vent'anni. Venerdì pomeriggio, presso la Sala Rossa del Castello Svevo, si è svolto un incontro sulla sicurezza stradale, in memoria dei due ragazzi di Andria e Barletta perché nessuno dimentichi i loro volti.
Secondo l'Istat, gli incidenti stradali rappresentano una delle principali cause di morte in Italia. Crescono le multe per il mancato utilizzo delle cinture o del casco, la guida in stato d'ebrezza o sotto l'effetto di droghe. Ma sanzionare il colpevole non è certamente un deterrente. La sua rieducazione, questa sarebbe la soluzione più efficace.
Il dirigente della polizia municipale Savino Filannino spiega ai presenti la funzione del servizio di controllo, attivo durante il fine settimana, giorni in cui la fascia giovanile si lascia prendere dall'euforia fino a perdere ogni controllo. Tuttavia, durante l'evento è stato più volte sottolineato dalla Dirigente Settore beni e Servizi culturali Santa Scommegna l'importanza di una puntuale manutenzione delle strade provinciali e cittadine. «Lo stato in cui riversa la rete stradale – afferma quest'ultima - non può essere causa degli incidenti stradali». La scorsa estate, la città di Barletta ha attuato un'importante azione preventiva presso il Lungomare Pietro Mennea: l'inserimento di velobox per il controllo elettronico della velocità veicolare. «Nonostante le numerose polemiche relative al limite di velocità a 30 Km/h del tratto stradale – dichiara il dirigente Filannino - spero che la nuova amministrazione non modifichi quanto approvato. Finalmente i cittadini possono attraversare e passeggiare serenamente una strada che da sempre è stata luogo di incidenti, anche mortali».
Si susseguono gli interventi del Dirigente del pronto soccorso Mino Cannito, dell'avvocato Marica De Pinto e della professoressa Maria Grazia Vitobello. Il racconto che ha lasciato il segno è certamente quello del presidente della sezione AVIS di Barletta Leonardo Santo. Le parole sono quelle della figlia la quale ha narrato, in occasione di un compito in classe, la storia di una ragazza che ha perso la vita per una stupida scommessa. Anche lei come Marco e Iacopo non era alla guida della vettura. Anche la giovane ragazza ha perso la vita nonostante la donazione di 25 sacche di sangue. Vite stroncate che devono essere raccontate affinché nessun genitore dovrà piangere suo figlio. La Presidente della Croce Rossa di Barletta Sabina Torre conclude ricordando l'entusiasmo di Iacopo, volontario della Croce Rossa e di Marco, un donatore di sangue. Due giovani vite spezzate che la città di Barletta ricorderà con forza e pugni serrati.
Secondo l'Istat, gli incidenti stradali rappresentano una delle principali cause di morte in Italia. Crescono le multe per il mancato utilizzo delle cinture o del casco, la guida in stato d'ebrezza o sotto l'effetto di droghe. Ma sanzionare il colpevole non è certamente un deterrente. La sua rieducazione, questa sarebbe la soluzione più efficace.
Il dirigente della polizia municipale Savino Filannino spiega ai presenti la funzione del servizio di controllo, attivo durante il fine settimana, giorni in cui la fascia giovanile si lascia prendere dall'euforia fino a perdere ogni controllo. Tuttavia, durante l'evento è stato più volte sottolineato dalla Dirigente Settore beni e Servizi culturali Santa Scommegna l'importanza di una puntuale manutenzione delle strade provinciali e cittadine. «Lo stato in cui riversa la rete stradale – afferma quest'ultima - non può essere causa degli incidenti stradali». La scorsa estate, la città di Barletta ha attuato un'importante azione preventiva presso il Lungomare Pietro Mennea: l'inserimento di velobox per il controllo elettronico della velocità veicolare. «Nonostante le numerose polemiche relative al limite di velocità a 30 Km/h del tratto stradale – dichiara il dirigente Filannino - spero che la nuova amministrazione non modifichi quanto approvato. Finalmente i cittadini possono attraversare e passeggiare serenamente una strada che da sempre è stata luogo di incidenti, anche mortali».
Si susseguono gli interventi del Dirigente del pronto soccorso Mino Cannito, dell'avvocato Marica De Pinto e della professoressa Maria Grazia Vitobello. Il racconto che ha lasciato il segno è certamente quello del presidente della sezione AVIS di Barletta Leonardo Santo. Le parole sono quelle della figlia la quale ha narrato, in occasione di un compito in classe, la storia di una ragazza che ha perso la vita per una stupida scommessa. Anche lei come Marco e Iacopo non era alla guida della vettura. Anche la giovane ragazza ha perso la vita nonostante la donazione di 25 sacche di sangue. Vite stroncate che devono essere raccontate affinché nessun genitore dovrà piangere suo figlio. La Presidente della Croce Rossa di Barletta Sabina Torre conclude ricordando l'entusiasmo di Iacopo, volontario della Croce Rossa e di Marco, un donatore di sangue. Due giovani vite spezzate che la città di Barletta ricorderà con forza e pugni serrati.