Cronaca Aggiornamenti in Diretta
Una 'calda' protesta davanti a Palazzo di Città
Gli 'inquilini' delle case popolari nell'area dell'ex distilleria reclamano l'erogazione dell'acqua. Toni aspri e concitati
Barletta - mercoledì 24 agosto 2011
13.53
Ultimi scampoli di mare e vacanze per diversi concittadini, mentre per altri con il caldo le problematiche vengono ad acuirsi. E' il caso dello scarno gruppo di manifestanti (all'incirca 20) che dalle 10:30 di questa mattina stanno rallentando e a tratti bloccando il traffico da e per Corso Vittorio Emanuele, per una manifestazione di protesta non autorizzata e non programmata che si sta tenendo davanti al Comune di Barletta: i manifestanti in essere occupano da oltre un anno le case popolari site nell'area dell'ex distilleria in via Vittorio Veneto e protestano per riottenere l'erogazione di acqua e di energia elettrica presso le loro abitazioni, problematica che da diverso tempo attanaglia la loro quotidianità.
Un principio sulla carta corretto, evocato con metodi non propriamente ortodossi: dalle prime ore della mattinata lo sparuto gruppo ha dato vita a un vero e proprio sit-in davanti a Palazzo di Città, di fronte al quale vano è stato l'intervento della Polizia Municipale, che a più riprese ha cercato di dissuadere i manifestanti invitandoli a spostare la propria protesta sul marciapiede per permettere il regolare scorrimento del traffico. In tutta risposta la protesta ha visto i propri toni accendersi: due donne sono rimaste sdraiate al centro della carreggiata di Corso Vittorio Emanuele per quasi un'ora, sotto un sole cocente, mentre altre protagoniste della manifestazione si sono improvvisate vigilesse, smistando, talvolta con toni aspri e epiteti irripetibili rivolti ai malcapitati automobilisti di passaggio, il traffico in entrata verso Corso Vittorio Emanuele e Piazza Roma. Per lungo tempo il corso principale di Barletta è stato bloccato da Palazzo di Città fino all'ospedale vecchio, mentre è stato bloccato l'accesso a Corso Vittorio Emanuele da Piazza Plebiscito e via Consalvo da Cordova, con l'utilizzo di transenne.
Il bilancio dopo tre ore di protesta? Al nervosismo e alla rabbia montante dei manifestanti si è aggiunto il rancore degli automobilisti, cittadini vittime di un disagio per una situazione della quale la colpa non è da addebitare certo ai contribuenti, semmai al Comune che ritarda nella ricerca di una soluzione per una situazione ai limiti della vivibilità. Parliamo delle difficoltà ad affrontare una semplice (sulla carta) giornata di famiglie con bambini piccoli, donne incinte, anziani e ammalati che arrivano spesso a vivere situazioni ai limiti dell'esasperazione, come i toni e le espressioni rivolte dagli autori della protesta alle impassibili e, quantomai necessario sottolinearlo, salde di nervi Forze dell'Ordine barlettane testimoniavano. Una visione, quella presentatasi agli occhi dei barlettani che hanno assistito alle scene di questa mattina, che pone un dilemma: condannare chi occupa delle case popolari pur avendo ricevuto a tempo debito una notifica di sfratto, comportamento certo da biasimare, o scindere la legalità dalla pietas umana, e cercare di comprendere il dramma quotidiano che queste persone affrontano?
A breve seguiranno aggiornamenti sulla vicenda
Aggiornamento delle ore 13:57
Il traffico sta lentamente riprendendo regolarmente: i disagi prodotti sono stati scarsi, considerando il periodo ancora festivo e le poche macchine in circolazione.
Aggiornamento delle ore 14:09
La protesta si è spostata da circa 40 minuti all'ombra del Palazzo di Città: i toni non tendono a smorzarsi, proseguono le diatribe verbali tra la fazione dei manifestanti e le Forze dell'Ordine. Il presidio di Polizia e Carabinieri, che impediscono l'accesso agli uffici comunali, è stato rinforzato. Da voci raccolte sul posto, due donne sarebbero riuscite precedentemente a salire al primo piano del Comune di Barletta, e tramite telefono cellulare, i manifestanti rimasti all'ingresso di Palazzo di Città le incitavano a non tornare giù.
Aggiornamento delle ore 15:40
La protesta sembra essere rientrata, e con essa il regolare smaltimento del traffico automobilistico. Non è escluso nei prossimi giorni l'auspicato intervento del Comune e dei Servizi Sociali.
Un principio sulla carta corretto, evocato con metodi non propriamente ortodossi: dalle prime ore della mattinata lo sparuto gruppo ha dato vita a un vero e proprio sit-in davanti a Palazzo di Città, di fronte al quale vano è stato l'intervento della Polizia Municipale, che a più riprese ha cercato di dissuadere i manifestanti invitandoli a spostare la propria protesta sul marciapiede per permettere il regolare scorrimento del traffico. In tutta risposta la protesta ha visto i propri toni accendersi: due donne sono rimaste sdraiate al centro della carreggiata di Corso Vittorio Emanuele per quasi un'ora, sotto un sole cocente, mentre altre protagoniste della manifestazione si sono improvvisate vigilesse, smistando, talvolta con toni aspri e epiteti irripetibili rivolti ai malcapitati automobilisti di passaggio, il traffico in entrata verso Corso Vittorio Emanuele e Piazza Roma. Per lungo tempo il corso principale di Barletta è stato bloccato da Palazzo di Città fino all'ospedale vecchio, mentre è stato bloccato l'accesso a Corso Vittorio Emanuele da Piazza Plebiscito e via Consalvo da Cordova, con l'utilizzo di transenne.
Il bilancio dopo tre ore di protesta? Al nervosismo e alla rabbia montante dei manifestanti si è aggiunto il rancore degli automobilisti, cittadini vittime di un disagio per una situazione della quale la colpa non è da addebitare certo ai contribuenti, semmai al Comune che ritarda nella ricerca di una soluzione per una situazione ai limiti della vivibilità. Parliamo delle difficoltà ad affrontare una semplice (sulla carta) giornata di famiglie con bambini piccoli, donne incinte, anziani e ammalati che arrivano spesso a vivere situazioni ai limiti dell'esasperazione, come i toni e le espressioni rivolte dagli autori della protesta alle impassibili e, quantomai necessario sottolinearlo, salde di nervi Forze dell'Ordine barlettane testimoniavano. Una visione, quella presentatasi agli occhi dei barlettani che hanno assistito alle scene di questa mattina, che pone un dilemma: condannare chi occupa delle case popolari pur avendo ricevuto a tempo debito una notifica di sfratto, comportamento certo da biasimare, o scindere la legalità dalla pietas umana, e cercare di comprendere il dramma quotidiano che queste persone affrontano?
A breve seguiranno aggiornamenti sulla vicenda
Aggiornamento delle ore 13:57
Il traffico sta lentamente riprendendo regolarmente: i disagi prodotti sono stati scarsi, considerando il periodo ancora festivo e le poche macchine in circolazione.
Aggiornamento delle ore 14:09
La protesta si è spostata da circa 40 minuti all'ombra del Palazzo di Città: i toni non tendono a smorzarsi, proseguono le diatribe verbali tra la fazione dei manifestanti e le Forze dell'Ordine. Il presidio di Polizia e Carabinieri, che impediscono l'accesso agli uffici comunali, è stato rinforzato. Da voci raccolte sul posto, due donne sarebbero riuscite precedentemente a salire al primo piano del Comune di Barletta, e tramite telefono cellulare, i manifestanti rimasti all'ingresso di Palazzo di Città le incitavano a non tornare giù.
Aggiornamento delle ore 15:40
La protesta sembra essere rientrata, e con essa il regolare smaltimento del traffico automobilistico. Non è escluso nei prossimi giorni l'auspicato intervento del Comune e dei Servizi Sociali.