Cronaca
“Un segreto, per mamma”, scoperte così le violenze su una minore a Barletta
In una lettera la bimba ha raccontato gli abusi subiti dallo zio: la Polizia di Stato ha disposto la misura cautelare per il 69enne
Barletta - giovedì 20 aprile 2023
12.50 Comunicato Stampa
Gli Agenti del Commissariato di Barletta, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, hanno proceduto all'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, (poi sostituita con la custodia agli arresti domiciliari) di un uomo di 69 anni resosi responsabile del reato di violenza sessuale aggravata e continuata in danno della nipote.
La vicenda riguarda una piccola di soli 8 anni, che già dall'età di 4 anni ha subito dapprima le attenzioni e poi la violenza di uno zio. Uno zio che le faceva dei doni e regalava vacanze, apparentemente generoso, ma la sua generosità nascondeva altro. La piccola ha mantenuto il segreto per anni, pur comprendendo, per quanto possibile, vista la tenera età, che c'era qualcosa di sbagliato in quello che le stava accadendo, ma pensava che nessuno le avrebbe creduto.
Poi un giorno, ha deciso di dire basta, non ce la faceva più ed ha lasciato una lettera alla sua mamma con su scritto "un segreto, per mamma".
Da quel preciso istante, l'intera rete si è attivata ed è iniziata una attenta attività di indagine che, in brevissimo tempo, ha consentito di ricostruire l'accaduto.
Non è importante dove, non è importante quando, ma è importante che se ne parli, affinché chi subisce possa sapere che non si è soli e che c'è chi è disposto a credere loro.
La vicenda riguarda una piccola di soli 8 anni, che già dall'età di 4 anni ha subito dapprima le attenzioni e poi la violenza di uno zio. Uno zio che le faceva dei doni e regalava vacanze, apparentemente generoso, ma la sua generosità nascondeva altro. La piccola ha mantenuto il segreto per anni, pur comprendendo, per quanto possibile, vista la tenera età, che c'era qualcosa di sbagliato in quello che le stava accadendo, ma pensava che nessuno le avrebbe creduto.
Poi un giorno, ha deciso di dire basta, non ce la faceva più ed ha lasciato una lettera alla sua mamma con su scritto "un segreto, per mamma".
Da quel preciso istante, l'intera rete si è attivata ed è iniziata una attenta attività di indagine che, in brevissimo tempo, ha consentito di ricostruire l'accaduto.
Non è importante dove, non è importante quando, ma è importante che se ne parli, affinché chi subisce possa sapere che non si è soli e che c'è chi è disposto a credere loro.