Istituzionale
Un minuto di silenzio per le vittime di Prato
La città di Barletta si unisce al lutto cittadino
Barletta - mercoledì 4 dicembre 2013
«La città che ha vissuto la tragedia del crollo di via Roma, e continua a soffrire per la perdita di quattro lavoratrici e di una giovane studentessa, non può che essere vicina alle istituzioni toscane e alla comunità di Prato che uniscono, nella giornata del lutto cittadino, in raccoglimento per il dramma che lì si è consumato con l'incendio nella fabbrica-dormitorio del Macrolotto 1 che ha ucciso sette persone.
Vorrei invitare i dirigenti scolastici, gli insegnanti e gli studenti di Barletta a essere partecipi anche loro della riflessione su questo nuovo lutto del lavoro, con un minuto di silenzio nelle scuole, così come faremo al Comune alle 12, la stessa ora in cui suonerà la campana di Palazzo Pretorio a Prato.
Quale che siano la nazionalità, le condizioni economiche, i bisogni e i luoghi, non si può che contrastare queste tragedie riconoscendo a un tempo il diritto al lavoro e il diritto alla sicurezza sul lavoro. Ecco perché bisogna essere vicini alle famiglie delle vittime di lavoratori giunti addirittura da un altro continente e, al tempo stesso, impegnare le istituzioni e gli organi dello Stato a tutte le necessarie e urgenti azioni per affermare un principio posto a fondamento della stessa Costituzione della Repubblica con condizioni dignitose e civili di lavoro e di vita».
Vorrei invitare i dirigenti scolastici, gli insegnanti e gli studenti di Barletta a essere partecipi anche loro della riflessione su questo nuovo lutto del lavoro, con un minuto di silenzio nelle scuole, così come faremo al Comune alle 12, la stessa ora in cui suonerà la campana di Palazzo Pretorio a Prato.
Quale che siano la nazionalità, le condizioni economiche, i bisogni e i luoghi, non si può che contrastare queste tragedie riconoscendo a un tempo il diritto al lavoro e il diritto alla sicurezza sul lavoro. Ecco perché bisogna essere vicini alle famiglie delle vittime di lavoratori giunti addirittura da un altro continente e, al tempo stesso, impegnare le istituzioni e gli organi dello Stato a tutte le necessarie e urgenti azioni per affermare un principio posto a fondamento della stessa Costituzione della Repubblica con condizioni dignitose e civili di lavoro e di vita».