La città
Un accampamento nascosto tra erba e rifiuti in Largo 2 Giugno
Situazione esasperante per i residenti: «Siamo stanchi di denunciare»
Barletta - giovedì 1 settembre 2022
«Una discarica a cielo aperto nel mezzo di una zona residenziale». Così alcuni residenti di via della Repubblica a Barletta descrivono con frustrazione la situazione che si presenta periodicamente ai loro occhi. In corrispondenza di largo 2 giugno, su un terrapieno sul quale è sorto spontaneamente un piccolo boschetto, si scorge un accampamento con tende di fortuna, vestiti e oggetti di ogni tipo.
Il disagio si acuisce proprio in questo periodo dell'anno, in cui compaiono diversi rifugi in varie zone della città per la presenza di braccianti stagionali impegnati nelle campagne del territorio.
Per i residenti la convivenza è diventata impossibile: «La situazione è ormai ai limiti della decenza e dell'igiene pubblica». A preoccupare non è solo la presenza di sconosciuti che hanno preso possesso di quell'area, ma anche la presenza di rifiuti che si estende ben oltre quella zona. L'auspicio è che si possa procedere a una bonifica del verde, per consentire ai cittadini di fruire con sicurezza di quello spazio. La problematica è stata segnalata più volte alle istituzioni, come ci raccontano i residenti. Nelle ultime ore è stata allertata anche la Caritas Barletta che è intervenuta sul posto grazie all'Unità di Strada. «Conosciamo e monitoriamo tutto il territorio barlettano, purtroppo in questo periodo gli accampamenti spontanei nascono ad horas - ci spiega il direttore della Caritas Barletta Lorenzo Chieppa - Il dispaccio della nostra Unità di Strada ci segnala spesso di extracomunitari alcolisti che si spostano di città in città per la vendemmia e rapportarsi serenamente con loro è difficilissimo. Li assistiamo a distanza con un pasto caldo nella nostra mensa sociale, invitandoli a passare dal punto d'ascolto».
Sul caso di largo 2 giugno «l'Unità di Strada ha effettuato lunedì un sopralluogo - aggiunge Chieppa - i volontari conoscevano già quel bivacco occasionale. Vista la natura dell'accampamento si tratta sicuramente di lavoratori stagionali: conosciamo molti di loro, vengono a mensa e di giorno sono impegnati con il lavoro nei campi. Per quanto possibile li invitiamo a un comportamento civile».
Data la diffusione del fenomeno sul territorio barlettano, il direttore conclude dicendo: «La raccomandazione per i concittadini è di non dare soldi, ma eventualmente chiedere a queste persone se hanno bisogno ed invitarli a raggiungere le nostre strutture sempre aperte».
Adesso i residenti della zona aspettano un intervento concreto per mettere fine a questa annosa vicenda, dal duplice risvolto sociale e ambientale.
Il disagio si acuisce proprio in questo periodo dell'anno, in cui compaiono diversi rifugi in varie zone della città per la presenza di braccianti stagionali impegnati nelle campagne del territorio.
Per i residenti la convivenza è diventata impossibile: «La situazione è ormai ai limiti della decenza e dell'igiene pubblica». A preoccupare non è solo la presenza di sconosciuti che hanno preso possesso di quell'area, ma anche la presenza di rifiuti che si estende ben oltre quella zona. L'auspicio è che si possa procedere a una bonifica del verde, per consentire ai cittadini di fruire con sicurezza di quello spazio. La problematica è stata segnalata più volte alle istituzioni, come ci raccontano i residenti. Nelle ultime ore è stata allertata anche la Caritas Barletta che è intervenuta sul posto grazie all'Unità di Strada. «Conosciamo e monitoriamo tutto il territorio barlettano, purtroppo in questo periodo gli accampamenti spontanei nascono ad horas - ci spiega il direttore della Caritas Barletta Lorenzo Chieppa - Il dispaccio della nostra Unità di Strada ci segnala spesso di extracomunitari alcolisti che si spostano di città in città per la vendemmia e rapportarsi serenamente con loro è difficilissimo. Li assistiamo a distanza con un pasto caldo nella nostra mensa sociale, invitandoli a passare dal punto d'ascolto».
Sul caso di largo 2 giugno «l'Unità di Strada ha effettuato lunedì un sopralluogo - aggiunge Chieppa - i volontari conoscevano già quel bivacco occasionale. Vista la natura dell'accampamento si tratta sicuramente di lavoratori stagionali: conosciamo molti di loro, vengono a mensa e di giorno sono impegnati con il lavoro nei campi. Per quanto possibile li invitiamo a un comportamento civile».
Data la diffusione del fenomeno sul territorio barlettano, il direttore conclude dicendo: «La raccomandazione per i concittadini è di non dare soldi, ma eventualmente chiedere a queste persone se hanno bisogno ed invitarli a raggiungere le nostre strutture sempre aperte».
Adesso i residenti della zona aspettano un intervento concreto per mettere fine a questa annosa vicenda, dal duplice risvolto sociale e ambientale.