Giuseppe Lagrasta
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Eventi

Umanesimo e ambiente, l'opera di Giulio Ferroni introdotta da Giuseppe Lagrasta

Domani convegno a Trani con il presidente del Comitato Dante Alighieri di Barletta

Martedì, 18 marzo 2025, alle ore 11.00, presso il Liceo Scientifico Statale, "Valdemaro Vecchi" di Trani sarà presentata l'opera di Giulio Ferroni, "Natura vicina e lontana. Umanesimo e ambiente dagli antichi greci all'intelligenza artificiale", (La Nave di Teseo, Milano, 2024). Giulio Ferroni, professore emerito della Sapienza di Roma, autore di molteplici studi sui diversi ambiti della letteratura italiana, ha tracciato significativi percorsi, da Dante a Tabucchi, attraverso l'efficace Manuale di Storia della letteratura italiana (1991, e 2012).

L'evento, incluso nel Ciclo di Conferenze dedicate ai 50 anni di Scuola del Liceo Scientifico Statale "V. Vecchi" di Trani, sarà avviato dai Saluti Istituzionali della prof.ssa Angela Tannoia, D. S. del Liceo Scientifico "V. Vecchi", della prof.ssa Marina Falcone, componente del direttivo del Comitato Dante Alighieri di Barletta e della prof.ssa Isabella Scarpelli, presidente del Comitato Dante Alighieri di Trani. Parteciperanno le studentesse e gli studenti del Liceo Scientifico Statale, "V. Vecchi" di Trani. Introdurrà l'evento, il prof. Giuseppe Lagrasta, presidente del Comitato Dante Alighieri di Barletta.

Nota Critica
L'interazione dei saperi scientifici con i saperi umanistici, tra umanesimo ambientale e intelligenza artificiale", Nota critica del prof. Giuseppe Lagrasta, sul volume di Giulio Ferroni, "Natura vicina e lontana. Umanesimo e ambiente dagli antichi greci all'intelligenza artificiale", (La Nave di Teseo, Milano, 2024).

Lo studio approfondito nell'opera del prof. Giulio Ferroni, affronta temi e problemi di cogente attualità, in una prospettiva di studio, che coniuga la storia della letteratura e della filosofia, incardinate tra le scienze sociali, le scienze della formazione e le scienze ambientali ed ecologiche. L'analisi esplora, gli eventi caratterizzanti le azioni e ne arricchisce i contributi attraverso le riflessioni, i motivi e i temi, posti in campo, dai maggiori studiosi ed esperti dei settori indagati.
La rete delle scienze letterarie, filosofiche umane e sociali, esplorate dal prof. Giulio Ferroni, costituisce una mappa di saperi multidisciplinari (espliciti ed impliciti) per suggerire azioni e strategie di insegnamento e apprendimento adeguate ai mutamenti del nostro tempo. Fra le tante luci che illuminano questo viaggio, emerge fortemente la luce dell'umanesimo ambientale, attraversato da una leggerezza della scrittura, tutta calviniana.

Scrive il prof. Giulio Ferroni: "La coscienza delle urgenze del presente resta strettamente legata alla memoria del passato, alla continuità della cultura, che tra lotte, resistenze, arretramenti, avanzamenti, in mezzo ai disastri e agli orrori della storia, ha cercato di dare un senso e un valore all'essere nel mondo, ha esplorato la possibilità di vita, ha misurato i rapporti dell'umano con la natura e lo spazio, ha cercato il bene e indagato sulle forme del male, ha tracciato le strade della ragione e ha inseguito quelle dell'irrazionale." (p. 371) Rapporti dell'umano, tra spazio e natura, tra razionale e irrazionale, tra il bene e il male: un attraversamento di problemi, ragioni e motivi, ma anche tra morte, guerre e distruzioni; ecco la riflessione che accompagna il viaggio di Giulio Ferroni, tra apocalisse, libertà, ragione di resilienza e di resistenza per testimoniare e ampliare percorsi di studio per indagare nuovi orizzonti di ricerca pedagogica, metodologica e didattica. Continua G. Ferroni: "Non sarà davvero in grado di intervenire sul presente una società che avrà dimenticato il passato e avrà perso la capacità di far interagire il sapere scientifico e la tecnica con quello umanistico, di coltivare dentro di sé la coscienza di una vita passata, del divenire del mondo e dell'ambiente che sono alle nostre spalle, di come il nostro stesso pensare e valutare noi stessi e le cose non scaturisca dal nulla, ma venga da tante esperienze già date, da una lunga e faticosa costruzione." (p. 371-372)

E' un viaggio, con stazioni in cui scendere per abitare luoghi - saperi e attraversare strade – saperi, che parlano di memoria, di storia della letteratura, di poeti e scrittori, di filosofi e filosofia, scienza ed ecologia, saperi interdisciplinari, suffragati, tra l'altro, da incontri con autori che hanno fortemente marcato lo sviluppo dell'umanità e dei saperi umanistici e scientifici. Una geografia della memoria umana, tra passato e presente, che analizza linguaggi e nuovi linguaggi, tra umanesimo ambientale e nuove tecnologie, che consente all'autore, di effettuare accertamenti sulle discipline e sui livelli interdisciplinari, che coinvolgono il respiro culturale che unisce la paideia, alla maieutica, l'ermeneutica alle scienze della formazione e alle scienze ecologiche.


Un nuovo alfabeto metodologico e didattico, che implica il riconoscimento, attraverso indicazioni precise, per un nuovo modello interdisciplinare che rinnova la comunicazione didattica e apre orizzonti innovativi per fare formazione interdisciplinare. Lo sviluppo di una coscienza ecologica, tra umanesimo ambientale e nuove tecnologie, amplia gli orizzonti di senso e significato e l'opera di Giulio Ferroni, indica come la scuola, gli insegnanti e tutte le reti istituzionali e associazionistiche territoriali, possano dare una forte e intensiva collaborazione per affrontare un futuro, magmatico, ambiguo e spesso, molto spesso, frantumato e anche spettrale. Sostiene Giulio Ferroni, citando il titolo di un romanzo di Antonio Tabucchi, che "si sta facendo sempre più tardi". Un emblema che racchiude la speranza per un mondo migliore da condividere e sperimentare con i giovani e le future generazioni.
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