La città
Tutta nostra è la città: via alla partecipazione sul PUG
Confronto e condivisione al “Curci”
Barletta - giovedì 21 gennaio 2016
12.08
Per decidere il futuro di una città, dal punto di vista del suo sviluppo fisico-strutturale ma anche concettuale, è necessario mettere insieme progettisti e tecnici, politici e Amministrazione, e tutti i cosiddetti "portatori d'interesse", normali cittadini, associazioni, rappresentanti di categoria e delle realtà culturali, tecniche e imprenditoriali del territorio. Questo è quanto è stato avviato ieri pomeriggio con il Primo Forum Plenario "Tutta mia la città" svoltosi nel teatro "Curci".
Partecipazione e condivisione sono state le parole chiave di un percorso che si suddividerà in diverse fasi, su un tema di fondamentale importanza come l'elaborazione del Piano Urbanistico Generale (PUG). «Siamo in ritardo su un cammino intrapreso già nel lontano 2003, il nostro compito oggi è di colmare le lacune» ha ricordato il sindaco Pasquale Cascella durante il suo intervento. Il cammino del PUG riprende con la partecipazione prevista, in un luogo simbolo della città e della sua storia come il teatro "G. Curci", richiamante gli splendori ottocenteschi della città di Barletta. Un'operazione di sintesi di ciò che già stato avviato dall'Amministrazione Cascella, e dal suo assessorato alle Politiche del territorio, è stata riferita dall'assessore Azzurra Pelle, ricordando che il prossimo passaggio, come previsto dalla legge, prevede un'approvazione del Consiglio Comunale del documento programmatico (DPPR): «Non sono mancate difficoltà – ha tenuto a precisare – ma questo non ha inciso sulla volontà di portare avanti uno degli obiettivi più importanti e più sentiti come quello del Piano Urbanistico Generale». Si sta lavorando essenzialmente seguendo tre principali direttrici: 1. Il collegamento tra città e mare; 2. Il ricongiungimento delle due parti di città divise dalla linea ferroviaria; 3 l'approccio infrastrutturale al fine di rilanciare la città.
L'attività portuale; i lavori in corso per il contrasto all'erosione della costa a Ponente: la costruzione della rete di sottopassaggi, lavori eseguiti in collaborazione con le Ferrovie; l'approvazione in Consiglio comunale del progetto per la stazione della Bari Nord lungo il tratto di via Vittorio Veneto con il conseguente miglioramento viario; la candidatura a finanziamento dei lavori nella struttura centrale dell'ex Distilleria; l'interramento totale degli elettrodotti e l'abbattimento dei serbatoi dell'Enel nei pressi del Castello; prioritari restano i lavori di urbanizzazione nella zona 167, per cui si è già assicurato un bando per l'esecuzione dei lavori, prestando particolare attenzione alle esigenze degli abitanti, anche grazie alla realizzazione del Parco dell'umanità, ormai pronto nella zona 167 in attesa soltanto di autorizzazioni di agibilità. Tutto questo ha rappresentato l'impegno finora profuso dall'assessorato e il viatico per la realizzazione definitiva di un PUG. Presente all'incontro anche l'assessore regionale alla Qualità del Territorio Annamaria Curcuruto che ha ribadito l'importanza del percorso avviato (definendolo un vero e proprio "atto di coraggio politico-amministrativo") d'intesa con le strutture regionali per un'esperienza pilota per l'applicazione delle nuove normative in materia di pianificazione paesaggistica riconfermando la disponibilità alla collaborazione degli uffici regionali per la città di Barletta: «L'edilizia non rappresenta più l'unico elemento di sviluppo di un territorio». In effetti, la legislazione negli ultimi anni è molto cambiata, soprattutto a livello regionale, e alle nuove previsioni normative ci si è dovuti adeguare, ed anche a questo si deve il ritardo.
Ai progettisti del PUG, Renato Cervini e Nicola Ferdinando Fuzio, è spettato il compito di entrare nel dettaglio tecnico. Tre le linee strategiche illustrate: sostenibilità ambientale, tutela e valorizzazione del paesaggio, norme e prassi urbanistiche, che contribuiscono a "un nuovo approccio - come lo hanno definito - alla pianificazione urbanistica e territoriale del Comune di Barletta da attuare attraverso processi amministrativi chiari e condivisi, che vedono nella sequenza 'strategia – azione – piano – progetto' un ancoraggio non derogabile".
A conclusione dell'incontro è stato avviato il dibattito coordinato dal direttore del Patto Territoriale per l'Occupazione Nord Barese/Ofantino Marco Barone e dall'esperto in processi partecipati inclusivi Fedele Congedo.
Partecipazione e condivisione sono state le parole chiave di un percorso che si suddividerà in diverse fasi, su un tema di fondamentale importanza come l'elaborazione del Piano Urbanistico Generale (PUG). «Siamo in ritardo su un cammino intrapreso già nel lontano 2003, il nostro compito oggi è di colmare le lacune» ha ricordato il sindaco Pasquale Cascella durante il suo intervento. Il cammino del PUG riprende con la partecipazione prevista, in un luogo simbolo della città e della sua storia come il teatro "G. Curci", richiamante gli splendori ottocenteschi della città di Barletta. Un'operazione di sintesi di ciò che già stato avviato dall'Amministrazione Cascella, e dal suo assessorato alle Politiche del territorio, è stata riferita dall'assessore Azzurra Pelle, ricordando che il prossimo passaggio, come previsto dalla legge, prevede un'approvazione del Consiglio Comunale del documento programmatico (DPPR): «Non sono mancate difficoltà – ha tenuto a precisare – ma questo non ha inciso sulla volontà di portare avanti uno degli obiettivi più importanti e più sentiti come quello del Piano Urbanistico Generale». Si sta lavorando essenzialmente seguendo tre principali direttrici: 1. Il collegamento tra città e mare; 2. Il ricongiungimento delle due parti di città divise dalla linea ferroviaria; 3 l'approccio infrastrutturale al fine di rilanciare la città.
L'attività portuale; i lavori in corso per il contrasto all'erosione della costa a Ponente: la costruzione della rete di sottopassaggi, lavori eseguiti in collaborazione con le Ferrovie; l'approvazione in Consiglio comunale del progetto per la stazione della Bari Nord lungo il tratto di via Vittorio Veneto con il conseguente miglioramento viario; la candidatura a finanziamento dei lavori nella struttura centrale dell'ex Distilleria; l'interramento totale degli elettrodotti e l'abbattimento dei serbatoi dell'Enel nei pressi del Castello; prioritari restano i lavori di urbanizzazione nella zona 167, per cui si è già assicurato un bando per l'esecuzione dei lavori, prestando particolare attenzione alle esigenze degli abitanti, anche grazie alla realizzazione del Parco dell'umanità, ormai pronto nella zona 167 in attesa soltanto di autorizzazioni di agibilità. Tutto questo ha rappresentato l'impegno finora profuso dall'assessorato e il viatico per la realizzazione definitiva di un PUG. Presente all'incontro anche l'assessore regionale alla Qualità del Territorio Annamaria Curcuruto che ha ribadito l'importanza del percorso avviato (definendolo un vero e proprio "atto di coraggio politico-amministrativo") d'intesa con le strutture regionali per un'esperienza pilota per l'applicazione delle nuove normative in materia di pianificazione paesaggistica riconfermando la disponibilità alla collaborazione degli uffici regionali per la città di Barletta: «L'edilizia non rappresenta più l'unico elemento di sviluppo di un territorio». In effetti, la legislazione negli ultimi anni è molto cambiata, soprattutto a livello regionale, e alle nuove previsioni normative ci si è dovuti adeguare, ed anche a questo si deve il ritardo.
Ai progettisti del PUG, Renato Cervini e Nicola Ferdinando Fuzio, è spettato il compito di entrare nel dettaglio tecnico. Tre le linee strategiche illustrate: sostenibilità ambientale, tutela e valorizzazione del paesaggio, norme e prassi urbanistiche, che contribuiscono a "un nuovo approccio - come lo hanno definito - alla pianificazione urbanistica e territoriale del Comune di Barletta da attuare attraverso processi amministrativi chiari e condivisi, che vedono nella sequenza 'strategia – azione – piano – progetto' un ancoraggio non derogabile".
A conclusione dell'incontro è stato avviato il dibattito coordinato dal direttore del Patto Territoriale per l'Occupazione Nord Barese/Ofantino Marco Barone e dall'esperto in processi partecipati inclusivi Fedele Congedo.