Cronaca
Truffa al Servizio Sanitario, denunciato a Barletta un medico di base
Indagini della Guardia di Finanza, coordinate dalla Procura di Trani
Barletta - giovedì 26 giugno 2014
11.18
I Finanzieri del Gruppo di Barletta, nell'ambito delle attività investigative svolte a contrasto delle frodi in danno del Servizio Sanitario Nazionale, hanno controllato l'operato di alcuni medici di base del distretto sanitario Asl/Bat 4 (Barletta) che, nel corso degli anni 2012 e 2013, hanno ottenuto il pagamento di "prestazioni aggiuntive" rese ai propri assistiti. Si tratta di particolari servizi (somministrazione di vaccini, sostituzione di flebo, medicazioni, rimozione di punti e cateterismo ecc.), per i quali vengono corrisposti compensi "ad hoc".
Nello specifico, con la collaborazione degli uffici amministrativi dell'Ente erogante, è stato eseguito il riscontro comparato di quanto dichiarato dai predetti medici di base con la documentazione esistente, appurando che uno di essi aveva attestato prestazioni aggiuntive per un importo notevolmente superiore alla media dei suoi colleghi. Le indagini, coordinate dal dr. Antonio Savasta, Sostituto presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Trani, sviluppate raccogliendo le dichiarazioni di oltre 140 assistiti, nonché con indagini tecniche e riscontri documentali, hanno consentito di accertare che il predetto, negli anni 2012 e 2013, ha certificato prestazioni aggiuntive, di fatto mai effettuate: né presso il domicilio dei propri pazienti né presso il proprio ambulatorio. Tra l'altro, parte di tali prestazioni sono risultate eseguite in periodi in cui il medico era impegnato in convegni fuori sede (Roma e Napoli) e/o nei confronti di assistiti deceduti da circa due anni o in carico ad altro medico di base.
Al termine, il soggetto è stato denunziato all'A.G. per truffa continuata in danno del Servizio Sanitario Nazionale e falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, reati per i quali il GIP del Tribunale di Trani ha disposto la misura interdettiva della sospensione dall'esercizio di un pubblico ufficio.
Nello specifico, con la collaborazione degli uffici amministrativi dell'Ente erogante, è stato eseguito il riscontro comparato di quanto dichiarato dai predetti medici di base con la documentazione esistente, appurando che uno di essi aveva attestato prestazioni aggiuntive per un importo notevolmente superiore alla media dei suoi colleghi. Le indagini, coordinate dal dr. Antonio Savasta, Sostituto presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Trani, sviluppate raccogliendo le dichiarazioni di oltre 140 assistiti, nonché con indagini tecniche e riscontri documentali, hanno consentito di accertare che il predetto, negli anni 2012 e 2013, ha certificato prestazioni aggiuntive, di fatto mai effettuate: né presso il domicilio dei propri pazienti né presso il proprio ambulatorio. Tra l'altro, parte di tali prestazioni sono risultate eseguite in periodi in cui il medico era impegnato in convegni fuori sede (Roma e Napoli) e/o nei confronti di assistiti deceduti da circa due anni o in carico ad altro medico di base.
Al termine, il soggetto è stato denunziato all'A.G. per truffa continuata in danno del Servizio Sanitario Nazionale e falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, reati per i quali il GIP del Tribunale di Trani ha disposto la misura interdettiva della sospensione dall'esercizio di un pubblico ufficio.