Cronaca
Telefonate, sms, minacce e atti persecutori, un presunto stalker arrestato
Interviene la Polizia, l'uomo non desiste dal vibrare calci alla porta
Barletta - lunedì 28 luglio 2014
12.48
Ancora attività nella scorso sabato. Questa volta la Polizia arresta una stalker, categoria che sembra non essere lontana da Barletta (non è sicuramente l'unica segnalazione degli ultimi anni). La Polizia di Stato ha infatti arrestato C.G., un 28enne barlettano con precedenti di polizia per minacce e resistenza a pubblico ufficiale.
A seguito di una segnalazione al 113, gli agenti del Commissariato di Barletta intervenivano presso una abitazione ove era stata segnalata una persona violenta che stava tentando di sfondare la porta di una abitazione a calci. Immediatamente sul posto si aveva la presenza della persona segnalata che con violenza sferrava calci alla porta d'ingresso di un appartamento. Con difficoltà gli operanti riuscivano ad allontanare il giovane dalla porta e ad identificarlo, ma questi dopo aver riferito che non avrebbe mai desistito dall'intento se non dopo aver parlato con una ragazza che era all'interno, nuovamente iniziava a sferrare calci alla porta.
Nel tentativo di bloccare l'azione violenta, gli agenti erano strattonati dall'uomo, ma veniva fermato. La famiglia presa di mira dall'uomo, usciva dall'appartamento e riferiva di essere vittima di continui atteggiamenti di stalking rivolti nei confronti della figlia dal C.G.. La giovane donna raccontava di aver già sporto denuncia per atti persecutori. La stessa ragazza riferiva di aver denunciato che, circa un anno fa, mentre era seduta in un bar con un gruppo di amici, le si avvicinava un ragazzo che non conosceva, il quale le diceva di averla conosciuta attraverso Facebook. Da quel momento in poi, C.G. aveva cominciato nei suoi riguardi, una escalation di atteggiamenti persecutori, dapprima con assillanti e continue telefonate giunte sulla sua utenza, seguite da sms e successive minacce telefoniche di aggressioni fisiche se l'avesse incontrata per strada.
La persona offesa nella stessa denuncia riferiva che, per paura di essere malmenata, suo malgrado, aveva deciso di rispondere alle telefonate nell'intento di far calmare il presunto stalker. Tuttavia tale escamotage non sortiva l'esito sperato dalla vittima. Più di recente mentre si trovava in spiaggia, era stata avvicinata dal C.G. e minacciata. Gli atteggiamenti vessatori attuati dal C.G. nei suoi confronti., trovavano il loro epilogo nel sabato mattina, allorquando dopo aver cominciato a molestare telefonicamente e con sms la donna sin dalle prime ore del mattino, decideva poi di recarsi personalmente dietro la porta di casa della famiglia della vittima per prenderla a calci e pugni nell'intento di entrare nell'appartamento per costringere la p.o. a parlare con lui.
Da una verifica effettuata dal personale di polizia, venivano constatate che dalle ore 04:00 alle 7:50 il C.G. aveva effettuato 87 chiamate telefoniche verso l'utenza della donna. Dopo le pratiche di rito l'uomo veniva condotto presso il Carcere di Trani.
A seguito di una segnalazione al 113, gli agenti del Commissariato di Barletta intervenivano presso una abitazione ove era stata segnalata una persona violenta che stava tentando di sfondare la porta di una abitazione a calci. Immediatamente sul posto si aveva la presenza della persona segnalata che con violenza sferrava calci alla porta d'ingresso di un appartamento. Con difficoltà gli operanti riuscivano ad allontanare il giovane dalla porta e ad identificarlo, ma questi dopo aver riferito che non avrebbe mai desistito dall'intento se non dopo aver parlato con una ragazza che era all'interno, nuovamente iniziava a sferrare calci alla porta.
Nel tentativo di bloccare l'azione violenta, gli agenti erano strattonati dall'uomo, ma veniva fermato. La famiglia presa di mira dall'uomo, usciva dall'appartamento e riferiva di essere vittima di continui atteggiamenti di stalking rivolti nei confronti della figlia dal C.G.. La giovane donna raccontava di aver già sporto denuncia per atti persecutori. La stessa ragazza riferiva di aver denunciato che, circa un anno fa, mentre era seduta in un bar con un gruppo di amici, le si avvicinava un ragazzo che non conosceva, il quale le diceva di averla conosciuta attraverso Facebook. Da quel momento in poi, C.G. aveva cominciato nei suoi riguardi, una escalation di atteggiamenti persecutori, dapprima con assillanti e continue telefonate giunte sulla sua utenza, seguite da sms e successive minacce telefoniche di aggressioni fisiche se l'avesse incontrata per strada.
La persona offesa nella stessa denuncia riferiva che, per paura di essere malmenata, suo malgrado, aveva deciso di rispondere alle telefonate nell'intento di far calmare il presunto stalker. Tuttavia tale escamotage non sortiva l'esito sperato dalla vittima. Più di recente mentre si trovava in spiaggia, era stata avvicinata dal C.G. e minacciata. Gli atteggiamenti vessatori attuati dal C.G. nei suoi confronti., trovavano il loro epilogo nel sabato mattina, allorquando dopo aver cominciato a molestare telefonicamente e con sms la donna sin dalle prime ore del mattino, decideva poi di recarsi personalmente dietro la porta di casa della famiglia della vittima per prenderla a calci e pugni nell'intento di entrare nell'appartamento per costringere la p.o. a parlare con lui.
Da una verifica effettuata dal personale di polizia, venivano constatate che dalle ore 04:00 alle 7:50 il C.G. aveva effettuato 87 chiamate telefoniche verso l'utenza della donna. Dopo le pratiche di rito l'uomo veniva condotto presso il Carcere di Trani.