Superamento della quantità di materia particolata nell'aria
L'Arpa risponde a Daniele Cascella in merito alla sua dettagliata analisi. In allegato la rosa dei venti e l'andamento di S02, N02 e PM10
Arpa adesso risponde, anch'essa con un'analisi ben precisa, dopo aver effettuato gli opportuni controlli nei pressi della centralina e presso le due aziende prese di mira da media e ambientalisti: Timac e Buzzi Unicem. Per l'Arpa la situazione sembra poco allarmante, definendo il superamento di questa sostanza come "fenomeno transitorio di emissioni diffuse di polveri provenienti dallo stabilimento TIMAC". Abbiamo constatato che da aprile 2012 (data in cui è diventata operativa la centralina sita in via del Mare) sono stati 20 i giorni di leggero superamento della suddetta sostanza e - ci spiega Cascella - che per legge sono consentiti massimo 35 superamenti all'anno. C'è da considerare che quelle sostanze possono essere prodotte anche dalla comune combustione dei motori a scoppio, frequentissimi a Barletta, città coi pullman sempre vuoti e piste ciclabili quasi inutilizzate.
Riportiamo di seguito la risposta dell'Arpa allegando le figure che illustrano la rosa dei venti e l'andamento di S02, N02, PM10, velocità e direzione del vento per i giorni 20 e 21 aprile 2012.
Come da istanza del sig. Daniele Cascella, prot. 0023158 del 02/05/2012, si comunica che in seguito ai superamenti del limite giornaliero del PM10, registrati in data 20 e 21 aprile 2012 dalla stazione mobile di monitoraggio di ARPA Puglia collocata in via del Mare a Barletta (99 µg/m3 in data 20/4/2012 e 89 µg/m3 in data 21/4/2012), è stata effettuata una analisi dei dati registrati dalle centraline della rete regionale in tali giorni, oltre che nei giorni immediatamente precedenti e successivi, e si sono effettuati dei sopralluoghi ispettivi nei due stabilimenti Buzzi Unicem e Timac, collocati nelle vicinanze della centralina, allo scopo di determinare la possibile presenza di condizioni emissive all'origine di quanto registrato.
I sopralluoghi hanno messo in evidenza la presenza, in entrambi gli stabilimenti, di aree di stoccaggio di materiale pulverulento, possibili sorgenti emissive di polveri diffuse. Tuttavia, non sono state messe in rilievo situazioni impiantistiche o di processo che possano aver originato nei giorni 20 e 21 aprile fenomeni diffusivi di polveri in misura maggiore rispetto agli altri giorni.
Tuttavia, l'analisi dei dati rilevati dalla rete regionale di qualità dell'aria ha messo in evidenza:
- valori di PM10 elevati solo per la centralina mobile situata in via del Mare, e solo nei due giorni 20 e 21 aprile (i valori sono di molto inferiori nei giorni precedenti e successivi, in modo da rientrare ampiamente nel limite di 50 µg/m3);
- valori sostanzialmente costanti e molto inferiori ai rispettivi limiti per altri inquinanti (N02 e S02);
- velocità dei vento non elevata e sostanzialmente invariata nei giorni in questione e nei periodi immediatamente precedenti e successivi;
- direzione dei vento dominante, nei due giorni 20 e 21 aprile, da ONO; tale direzione indica una provenienza del particolato aerodisperso dallo stabilimento TIMAC, che si trova a poche decine di metri dalla stazione mobile di monitoraggio.
In considerazione di quanto sopra, si ritiene che il fenomeno di superamento del limite giornaliero di PM10, registrato dalla centralina mobile di Barletta nei giorni 20 e 21 aprile 2012, sia stato legato ad un non meglio definibile fenomeno transitorio di emissioni diffuse di polveri provenienti dallo stabilimento TIMAC.
Il Direttore Scientifico (dott. Massimo Blonda)
Il Direttore Generale (prof. Giorgio Assennato)
Il Dirigente responsabile Centro Regionale Aria (dott. Roberto Giua)