Eventi
"Sulle tracce della Disfida", giovedì la presentazione a Bari
Saranno presenti gli autori Giulia Perrino e Victor Rivera Magos
Barletta - mercoledì 19 aprile 2017
Comunicato Stampa
Il 20 aprile alle ore 10.00, presso l'Archivio di Stato di Bari, in via Pietro Oreste 45, si terrà la presentazione del libro di Fulvio Delle Donne, Giulia Perrino e Victor Rivera Magos "Sulle tracce della Disfida". Guerre, trionfi, percorsi di memoria tra Medioevo ed Età moderna, Cafagna Editore, Barletta, 2015. Il volume sarà presentato dalla dott.ssa Antonella Pompilio, direttore dell'Archivio di Stato di Bari, e dal prof. Valerio Bernardi, docente presso il Liceo Classico Quinto Orazio Flacco di Bari. Saranno presenti gli Autori Giulia Perrino e Victor Rivera Magos.
La disfida di Barletta (13 febbraio 1503) è un inestimabile patrimonio della memoria collettiva, trasformata in mito nazionale dal romanzo di Massimo d'Azeglio, dal cinema e dagli eventi del Novecento. Perché non risulti appiattita sul piano dell'indistinta rievocazione celebrativa, occorre, però, distinguere tra vicenda documentata e sua mitizzazione funzionale. Partendo dal ruolo giocato a Barletta dai sovrani aragonesi del Quattrocento, il volume ricostruisce eventi e contesti: seguendo le tracce della disfida, ne delinea l'evoluzione delle rappresentazioni iconografiche e tratteggia i processi con cui la città ne costruisce e rielabora la memoria. I risultati ne permettono una piena assimilazione alla più generale storia dell'Italia meridionale dei secoli XV e XVI.
L'iniziativa sarà anche l'occasione per presentare la collana di studi internazionale denominata "Tracce. Testi e studi di storia e cultura dell'Italia mediterranea medievale", della quale è in imminente uscita il secondo volume, ancora dedicato al duello cavalleresco, alle giostre e ai tornei. La collana è diretta da un comitato scientifico internazionale composto da Cristina Andenna, Guido Cappelli, Stefano Cingolani, Pasquale Cordasco, Fulvio Delle Donne, Luisa Derosa, Paolo Garbini, Stéphane Gioanni, Amalia Galdi, Benoît Grévin, Francesco Panarelli, Annick Peters-Custot, Victor Rivera Magos, Kristjan Toomaspoeg, Jaume Torró Torrent, Sebastiano Valerio, Alessandro Vanoli, Francesco Violante.
"Tracce" nasce dall'esigenza di indagare e valorizzare i molteplici punti di partenza e di arrivo delle traiettorie mediterranee, che, nel corso dell'esteso millennio medievale, trovarono un punto di intersezione ineludibile nel lungo "pontile" costituito dall'Italia. Una forte ed evidente multiculturalità caratterizzò l'intero bacino del Mediterraneo, mettendo in contatto le sponde dell'Europa con quelle dell'Africa e del vicino Oriente. Quegli incroci di civiltà possono costituire senz'altro un modello a cui guardare anche nell'attuale mondo: non per rispondere a un bisogno di interpretazioni attualizzanti, ma per delineare una più complessa semantica dell'eterogeneità e una diversa idea di comunità euromediterranea. L'obiettivo è non solo di restituire una più corretta profondità storica agli eventi, ma anche di rendere più ampiamente accessibile il prezioso patrimonio della nostra memoria collettiva.
La disfida di Barletta (13 febbraio 1503) è un inestimabile patrimonio della memoria collettiva, trasformata in mito nazionale dal romanzo di Massimo d'Azeglio, dal cinema e dagli eventi del Novecento. Perché non risulti appiattita sul piano dell'indistinta rievocazione celebrativa, occorre, però, distinguere tra vicenda documentata e sua mitizzazione funzionale. Partendo dal ruolo giocato a Barletta dai sovrani aragonesi del Quattrocento, il volume ricostruisce eventi e contesti: seguendo le tracce della disfida, ne delinea l'evoluzione delle rappresentazioni iconografiche e tratteggia i processi con cui la città ne costruisce e rielabora la memoria. I risultati ne permettono una piena assimilazione alla più generale storia dell'Italia meridionale dei secoli XV e XVI.
L'iniziativa sarà anche l'occasione per presentare la collana di studi internazionale denominata "Tracce. Testi e studi di storia e cultura dell'Italia mediterranea medievale", della quale è in imminente uscita il secondo volume, ancora dedicato al duello cavalleresco, alle giostre e ai tornei. La collana è diretta da un comitato scientifico internazionale composto da Cristina Andenna, Guido Cappelli, Stefano Cingolani, Pasquale Cordasco, Fulvio Delle Donne, Luisa Derosa, Paolo Garbini, Stéphane Gioanni, Amalia Galdi, Benoît Grévin, Francesco Panarelli, Annick Peters-Custot, Victor Rivera Magos, Kristjan Toomaspoeg, Jaume Torró Torrent, Sebastiano Valerio, Alessandro Vanoli, Francesco Violante.
"Tracce" nasce dall'esigenza di indagare e valorizzare i molteplici punti di partenza e di arrivo delle traiettorie mediterranee, che, nel corso dell'esteso millennio medievale, trovarono un punto di intersezione ineludibile nel lungo "pontile" costituito dall'Italia. Una forte ed evidente multiculturalità caratterizzò l'intero bacino del Mediterraneo, mettendo in contatto le sponde dell'Europa con quelle dell'Africa e del vicino Oriente. Quegli incroci di civiltà possono costituire senz'altro un modello a cui guardare anche nell'attuale mondo: non per rispondere a un bisogno di interpretazioni attualizzanti, ma per delineare una più complessa semantica dell'eterogeneità e una diversa idea di comunità euromediterranea. L'obiettivo è non solo di restituire una più corretta profondità storica agli eventi, ma anche di rendere più ampiamente accessibile il prezioso patrimonio della nostra memoria collettiva.