Cronaca
Sul treno Barletta-Fasano senza biglietto, aggredisce la capotreno
La denuncia dei sindacati di settore: «Inasprire le pene legate a questi comportamenti»
Barletta - giovedì 27 giugno 2024
15.43
Sale sul treno senza biglietto, e quando la capotreno gli intima di scendere le sferra un calcio all'addome. È successo ieri, 26 giugno, su un treno regionale sulla linea adriatica, precisamente il regionale Barletta-Fasano, quando il convoglio era in territorio di Barletta.
La capotreno aggredita, una ragazza di 30 anni, per fortuna non ha riportato gravi lesioni. È stata comunque soccorsa e medicata in ospedale.
L'uomo ha cercato di dileguarsi, ma è stato poi rintracciato dalla polizia ferroviaria di Bari a cui è stato denunciato l'episodio e che ha in carico le indagini su quanto accaduto.
«Per fortuna la capotreno non ha subito gravi danni – dichiara il segretario di Fit Cisl Puglia, Salvatore Puzzovio – ma va considerato che quanto accaduto è avvenuto in un luogo stretto in cui non è possibile scappare. Per non parlare del fatto che questi episodi non possono non destare preoccupazione». «Negli ultimi tempi ci sono state diverse assunzioni – aggiunge Puzzovio -, si tratta di tutti ragazzi giovani, e alla prima esperienza di lavoro si trovano a dover fronteggiare a volte situazioni legate a questi facinorosi».
«È un fenomeno che sta diventando un problema sociale - conclude Puzzovio -. In alcune circostanze si può fare davvero poco, non si può avere la presenza delle forze dell'ordine su ogni singolo treno. Va fatto un lavoro preventivo e di filtraggio iniziale, ma anche questo non è semplice da fare perché presuppone la presenza in ogni stazione di "filtri" di ingresso. Unica vera azione che si può subito mettere in campo potrebbe essere inasprire le pene legate a questi comportamenti. Avere conseguenze importanti potrebbe fungere da deterrente».
La capotreno aggredita, una ragazza di 30 anni, per fortuna non ha riportato gravi lesioni. È stata comunque soccorsa e medicata in ospedale.
L'uomo ha cercato di dileguarsi, ma è stato poi rintracciato dalla polizia ferroviaria di Bari a cui è stato denunciato l'episodio e che ha in carico le indagini su quanto accaduto.
«Per fortuna la capotreno non ha subito gravi danni – dichiara il segretario di Fit Cisl Puglia, Salvatore Puzzovio – ma va considerato che quanto accaduto è avvenuto in un luogo stretto in cui non è possibile scappare. Per non parlare del fatto che questi episodi non possono non destare preoccupazione». «Negli ultimi tempi ci sono state diverse assunzioni – aggiunge Puzzovio -, si tratta di tutti ragazzi giovani, e alla prima esperienza di lavoro si trovano a dover fronteggiare a volte situazioni legate a questi facinorosi».
«È un fenomeno che sta diventando un problema sociale - conclude Puzzovio -. In alcune circostanze si può fare davvero poco, non si può avere la presenza delle forze dell'ordine su ogni singolo treno. Va fatto un lavoro preventivo e di filtraggio iniziale, ma anche questo non è semplice da fare perché presuppone la presenza in ogni stazione di "filtri" di ingresso. Unica vera azione che si può subito mettere in campo potrebbe essere inasprire le pene legate a questi comportamenti. Avere conseguenze importanti potrebbe fungere da deterrente».