Scuola e Lavoro
Studenti barlettani da 100 e lode
Intervistiamo Andrea Palmitessa e Lucilla Crudele. Impegno e dedizione al liceo scientifico "Cafiero"
Barletta - mercoledì 28 luglio 2010
15.30
Le scuole hanno ormai chiuso i battenti, mentre gli studenti si godono le meritate vacanze estive, attendendo con poco entusiasmo di tornare a settembre sui banchi di scuola, alcuni di loro hanno salutato definitivamente i loro istituti, dopo un lungo e travagliato cammino durato ben cinque anni.
Per alcuni di loro, l'addio a lavagne, gessetti e libri di testo può dirsi molto soddisfacente: sono gli studenti barlettani che hanno conseguito la maturità con il risultato massimo di 100 e lode. Prima di lasciare anche loro al riposo estivo, prima di iniziare un ben più irto percorso che li condurrà nei meandri non sempre rosei dell'università, abbiamo posto loro alcune domande.
Ecco cosa hanno risposto alla nostra intervista Andrea Palmitessa e Lucilla Crudele, brillanti studenti del liceo scientifico "Cafiero", entrambi diplomati con la votazione di 100 e lode.
Quali sono i tuoi progetti dopo la maturità?
Palmitessa: Al momento sto vagliando le possibilità di Ingegneria aerospaziale e di Fisica.
Crudele: Test permettendo, mi iscriverò a Medicina a Bari o alla cattolica di Roma; in alternativa opterò per Scienze biotecnologiche.
Qual è stato il momento più bello nella tua esperienza scolastica?
Palmitessa: Da un punto di vista formativo ho apprezzato enormemente la partecipazione ai "Colloqui fiorentini", un concorso letterario che prevede anche tre giorni di conferenze et similia a Firenze e a cui ho partecipato con alcuni miei compagni di classe e non. Dal punto di vista dei rapporti interpersonali serbo ricordi stupendi dei "viaggi d'istruzione" perché è lì che ho legato tantissimo anche con ragazzi di altre classi.
Crudele: Ogni giorno passato con i miei amici è incancellabile, sicuramente però non dimenticherò la gita del 4° anno a Firenze e l'attesa dei quadri con i voti delle prove scritte (tutti insieme seduti sulle scale mangiando focaccia alle 14.00 di quell'assolato e caldissimo 28 giugno).
Qual è il mestiere che vorresti intraprendere?
Palmitessa: Ricercatore (presso il Cern sarebbe l'ideale) o astronauta. Ma penso di potermi adattare a qualunque lavoro di inerenza scientifica.
Crudele: Vorrei diventare medico e prestare aiuto ai sofferenti di tutto il mondo, anche partendo come volontaria per Medici senza Frontiere.
Hai interessi extrascolastici, passioni che coltivi?
Palmitessa: Gioco a scacchi, anche se è da un po' che non faccio un torneo individuale, e amo leggere.
Crudele: Ho sempre pochissimo tempo ma, nei ritagli, mi piace leggere romanzi.
Qual è per te il valore del 100 e lode?
Palmitessa: Personalmente, non do al 100 e lode un valore in sé. Sono felicissimo di averlo conseguito nella misura in cui ho dimostrato a me stesso di poter raggiunere un obiettivo prefissato. Spero, insomma, mi valga da sprone per il futuro.
Crudele: E' il riconoscimento di un impegno continuo e costante dalla prima elementare a oggi; per il resto sono felice che i miei amici di classe mi abbiano riconosciuto questa 'lode' ancora prima degli esami e che me l'abbiano 'conferita' anche a livello umano. Effettivamente il loro affetto è stato espresso nel fragoroso applauso fino alle lacrime di alcuni, condiviso da tutta la commissione, alla fine del mio orale.
Pensi che Barletta offra le giuste possibilità ad un giovane di esprimersi appieno e di potersi affermare nel mondo del lavoro?
Palmitessa: Se penso a ciò che vorrei fare io, mi viene facile rispondere con un no. Sono convinto sia possibile ottenere lavoro in ambito sanitario, statale o com libero professionista, ma ho l'impressione che, soprattutto in ambito scientifico, siano richiesti soprattutto tecnici, raramente innovatori e creativi.
Crudele: Penso che il merito venga sempre premiato e riconosciuto, ma a Barletta ciò è molto difficile. Vedo infatti un atteggiamento 'baronale' nei confronti dei neo-professionisti, come a dire che o sottostai a certe "regole" (e non fai concorrenza) oppure rimani a mani vuote. Anche per questo ho già messo in conto la possibilità di andare via.
Nei prossimi giorni intervisteremo altri studenti barlettani 'da 100 e lode'.
Per alcuni di loro, l'addio a lavagne, gessetti e libri di testo può dirsi molto soddisfacente: sono gli studenti barlettani che hanno conseguito la maturità con il risultato massimo di 100 e lode. Prima di lasciare anche loro al riposo estivo, prima di iniziare un ben più irto percorso che li condurrà nei meandri non sempre rosei dell'università, abbiamo posto loro alcune domande.
Ecco cosa hanno risposto alla nostra intervista Andrea Palmitessa e Lucilla Crudele, brillanti studenti del liceo scientifico "Cafiero", entrambi diplomati con la votazione di 100 e lode.
Quali sono i tuoi progetti dopo la maturità?
Palmitessa: Al momento sto vagliando le possibilità di Ingegneria aerospaziale e di Fisica.
Crudele: Test permettendo, mi iscriverò a Medicina a Bari o alla cattolica di Roma; in alternativa opterò per Scienze biotecnologiche.
Qual è stato il momento più bello nella tua esperienza scolastica?
Palmitessa: Da un punto di vista formativo ho apprezzato enormemente la partecipazione ai "Colloqui fiorentini", un concorso letterario che prevede anche tre giorni di conferenze et similia a Firenze e a cui ho partecipato con alcuni miei compagni di classe e non. Dal punto di vista dei rapporti interpersonali serbo ricordi stupendi dei "viaggi d'istruzione" perché è lì che ho legato tantissimo anche con ragazzi di altre classi.
Crudele: Ogni giorno passato con i miei amici è incancellabile, sicuramente però non dimenticherò la gita del 4° anno a Firenze e l'attesa dei quadri con i voti delle prove scritte (tutti insieme seduti sulle scale mangiando focaccia alle 14.00 di quell'assolato e caldissimo 28 giugno).
Qual è il mestiere che vorresti intraprendere?
Palmitessa: Ricercatore (presso il Cern sarebbe l'ideale) o astronauta. Ma penso di potermi adattare a qualunque lavoro di inerenza scientifica.
Crudele: Vorrei diventare medico e prestare aiuto ai sofferenti di tutto il mondo, anche partendo come volontaria per Medici senza Frontiere.
Hai interessi extrascolastici, passioni che coltivi?
Palmitessa: Gioco a scacchi, anche se è da un po' che non faccio un torneo individuale, e amo leggere.
Crudele: Ho sempre pochissimo tempo ma, nei ritagli, mi piace leggere romanzi.
Qual è per te il valore del 100 e lode?
Palmitessa: Personalmente, non do al 100 e lode un valore in sé. Sono felicissimo di averlo conseguito nella misura in cui ho dimostrato a me stesso di poter raggiunere un obiettivo prefissato. Spero, insomma, mi valga da sprone per il futuro.
Crudele: E' il riconoscimento di un impegno continuo e costante dalla prima elementare a oggi; per il resto sono felice che i miei amici di classe mi abbiano riconosciuto questa 'lode' ancora prima degli esami e che me l'abbiano 'conferita' anche a livello umano. Effettivamente il loro affetto è stato espresso nel fragoroso applauso fino alle lacrime di alcuni, condiviso da tutta la commissione, alla fine del mio orale.
Pensi che Barletta offra le giuste possibilità ad un giovane di esprimersi appieno e di potersi affermare nel mondo del lavoro?
Palmitessa: Se penso a ciò che vorrei fare io, mi viene facile rispondere con un no. Sono convinto sia possibile ottenere lavoro in ambito sanitario, statale o com libero professionista, ma ho l'impressione che, soprattutto in ambito scientifico, siano richiesti soprattutto tecnici, raramente innovatori e creativi.
Crudele: Penso che il merito venga sempre premiato e riconosciuto, ma a Barletta ciò è molto difficile. Vedo infatti un atteggiamento 'baronale' nei confronti dei neo-professionisti, come a dire che o sottostai a certe "regole" (e non fai concorrenza) oppure rimani a mani vuote. Anche per questo ho già messo in conto la possibilità di andare via.
Nei prossimi giorni intervisteremo altri studenti barlettani 'da 100 e lode'.