Cronaca
Strage treni Bari Nord, inizia il processo
Emiliano: «Noi saremo al fianco delle famiglie delle vittime e dei feriti»
Barletta - lunedì 16 luglio 2018
12.26 Comunicato Stampa
A due anni esatti dalla tragedia del 12 luglio 2016 che ha mietuto 23 vittime e 51 feriti nell'impatto tra due treni al km 51 della tratta della Bari - Nord, quest'oggi si terrà l'udienza dinanzi al Gup del tribunale di Trani. Inizia dunque, così, il processo che dovrà ricostruire la verità su quell'incidente ed individuare le responsabilità. Sono 19 gli indagati, per i quali è stato richiesto il rinvio a giudizio dai pubblici ministeri Alessandro Pesce e Marcello Catalano. Gli indagati dovranno rispondere a vario titolo di disastro ferroviario, omicidio colposo, lesioni gravi colpose, omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e falso.
L'udienza di oggi si limiterà alla della regolarità delle notifiche a imputati, difensori e persone offese e delle numerosissime richieste di costituzione di parti civili avanzate dai familiari delle vittime e dai feriti, dalla regione, dal Condacons e da diversi Comuni, tra cui quello di Corato. Successivamente si procederà alla ricostruzione di quel che avvenne e all'accertamento delle responsabilità dei vertici proprietari e gestionali di Ferrotramviaria, del personale operativo (in particolare i capistazione di Andria e Corato), e dei dirigenti degli uffici di controllo della sicurezza ferroviaria.
La Regione Puglia si è costituita parte civile nel processo sullo scontro dei treni avvenuto sulla linea Andria-Corato il 12 luglio 2016 in cui persero la vita 23 persone. Ha voluto essere presente in aula all'udienza preliminare il presidente Michele Emiliano. "Noi saremo al fianco delle famiglie delle persone offese, perché hanno avuto vittime e feriti e lo faremo con grande determinazione. Seguirò personalmente il processo con l'avvocatura regionale e ci auguriamo che la verità possa contribuire almeno un po' a lenire il dolore gravissimo che queste persone stanno ancora vivendo e vivranno per tutta la vita" ha detto Emiliano a margine dell'udienza.
"Voglio rassegnare la mia gratitudine nei confronti dell'autorità giudiziaria di Trani, sia alla Procura della Repubblica che agli uffici del Tribunale, per la rapidità con la quale si sono mosse in un processo estremamente complesso. A due anni dall'evento siamo già all'udienza preliminare e, in situazioni del genere, questo è veramente un record. La totale esclusione di qualsivoglia responsabilità della Regione Puglia ovviamente per noi è un motivo di conforto, perché il chiacchiericcio in questi due anni è stato pesantissimo. Le regioni purtroppo non hanno organismi che possano controllare i loro concessionari, gli unici organi di controllo sono dello Stato, in passato l'USTIF, adesso l'Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, e questo è un gravissimo vulnus perché le regioni hanno la gestione dei contratti di servizio e non hanno gli organismi di controllo, quindi non siamo messi nelle condizioni, se non dal Governo stesso, di controllare l'adempimento dei contratti di servizio. E questo evidentemente deve indurre il legislatore a prendere una decisione definitiva su questo punto".
L'udienza di oggi si limiterà alla della regolarità delle notifiche a imputati, difensori e persone offese e delle numerosissime richieste di costituzione di parti civili avanzate dai familiari delle vittime e dai feriti, dalla regione, dal Condacons e da diversi Comuni, tra cui quello di Corato. Successivamente si procederà alla ricostruzione di quel che avvenne e all'accertamento delle responsabilità dei vertici proprietari e gestionali di Ferrotramviaria, del personale operativo (in particolare i capistazione di Andria e Corato), e dei dirigenti degli uffici di controllo della sicurezza ferroviaria.
La Regione Puglia si è costituita parte civile nel processo sullo scontro dei treni avvenuto sulla linea Andria-Corato il 12 luglio 2016 in cui persero la vita 23 persone. Ha voluto essere presente in aula all'udienza preliminare il presidente Michele Emiliano. "Noi saremo al fianco delle famiglie delle persone offese, perché hanno avuto vittime e feriti e lo faremo con grande determinazione. Seguirò personalmente il processo con l'avvocatura regionale e ci auguriamo che la verità possa contribuire almeno un po' a lenire il dolore gravissimo che queste persone stanno ancora vivendo e vivranno per tutta la vita" ha detto Emiliano a margine dell'udienza.
"Voglio rassegnare la mia gratitudine nei confronti dell'autorità giudiziaria di Trani, sia alla Procura della Repubblica che agli uffici del Tribunale, per la rapidità con la quale si sono mosse in un processo estremamente complesso. A due anni dall'evento siamo già all'udienza preliminare e, in situazioni del genere, questo è veramente un record. La totale esclusione di qualsivoglia responsabilità della Regione Puglia ovviamente per noi è un motivo di conforto, perché il chiacchiericcio in questi due anni è stato pesantissimo. Le regioni purtroppo non hanno organismi che possano controllare i loro concessionari, gli unici organi di controllo sono dello Stato, in passato l'USTIF, adesso l'Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, e questo è un gravissimo vulnus perché le regioni hanno la gestione dei contratti di servizio e non hanno gli organismi di controllo, quindi non siamo messi nelle condizioni, se non dal Governo stesso, di controllare l'adempimento dei contratti di servizio. E questo evidentemente deve indurre il legislatore a prendere una decisione definitiva su questo punto".