Cronaca
Strage della statale 170, dalle immagini delle telecamere gli elementi per la ricostruzione della tragedia
Acquisiti i filmati dell'impianto di sorveglianza della stazione di servizio
Barletta - giovedì 16 luglio 2020
10.58
Procedono le indagini per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente stradale che ha strappato alla vita i tre giovanissimi barlettani Pasquale Simone, Michele Chiarulli e Giovanni Pinto, di età compresa tra i 17 e i 19 anni.
La Procura di Trani ha acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza della stazione di servizio Esso, ubicata a pochissima distanza dal luogo dello schianto. Disposto sul cadavere dei tre giovani l'esame autoptico, anche per comprendere se avessero assunto sostanze alteranti. Importanti, inoltre, per la ricostruzione del tragico evento, sono le dichiarazioni dell'autista del furgone e delle due persone che viaggiavano con lui, oltre che di alcuni automobilisti presenti nella stazione di servizio quando si è verificato il drammatico impatto.
Da una prima e frammentaria ricostruzione, sembrerebbe che i tre giovani viaggiassero sulla bicicletta elettrica al centro della strada e con le luci spente. Le videocamere della stazione di servizio potrebbero aver ripreso il tragico momento in cui il furgone, che comunque viaggiava ad una velocità non sostenuta, ha travolto la bici, uccidendo i tre giovani.
L'autista del furgone, un fioraio di Trinitapoli che si stava recando ad Andria per comprare della merce in un mercato, è stato iscritto nel registro degli indagati. Un atto dovuto, precisano gli inquirenti, anche a garanzia dell'indagato che ha subito collaborato e che, immediatamente dopo l'impatto, si è fermato a prestare soccorso e ha chiamato il 118. Lo stesso fioraio si è volontariamente sottoposto agli esami tossicologici di cui ancora non si conoscono gli esiti.
La Procura di Trani ha acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza della stazione di servizio Esso, ubicata a pochissima distanza dal luogo dello schianto. Disposto sul cadavere dei tre giovani l'esame autoptico, anche per comprendere se avessero assunto sostanze alteranti. Importanti, inoltre, per la ricostruzione del tragico evento, sono le dichiarazioni dell'autista del furgone e delle due persone che viaggiavano con lui, oltre che di alcuni automobilisti presenti nella stazione di servizio quando si è verificato il drammatico impatto.
Da una prima e frammentaria ricostruzione, sembrerebbe che i tre giovani viaggiassero sulla bicicletta elettrica al centro della strada e con le luci spente. Le videocamere della stazione di servizio potrebbero aver ripreso il tragico momento in cui il furgone, che comunque viaggiava ad una velocità non sostenuta, ha travolto la bici, uccidendo i tre giovani.
L'autista del furgone, un fioraio di Trinitapoli che si stava recando ad Andria per comprare della merce in un mercato, è stato iscritto nel registro degli indagati. Un atto dovuto, precisano gli inquirenti, anche a garanzia dell'indagato che ha subito collaborato e che, immediatamente dopo l'impatto, si è fermato a prestare soccorso e ha chiamato il 118. Lo stesso fioraio si è volontariamente sottoposto agli esami tossicologici di cui ancora non si conoscono gli esiti.