Esercitazioni di tiro alla Fiumara
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Stop alle esercitazioni militari in zona Fiumara, ma è il vero pericolo?

La segnalazione dei Verdi: ma sul posto l'immondizia la fa da padrone. "Per la sicurezza e la salute dei cittadini non è più tollerabile assistere a ritrovamenti di proiettili inesplosi"

«Al comandante forze armate -Dipaola
Al Sig. Ministro Interni
Al Sig. Prefetto BAT -Sessa
Al Sig. Presidente Provincia BAT-Ventola
Al Sig. Sindaco di Barletta Pasquale Cascella
Al Presidente Conferenza dei sindaci BAT Giorgino

i Verdi ecologisti di Barletta
chiedono: alle Ss. Il. il divieto assoluto alle esercitazioni militari di tiro a segno effettuate sulla spiaggia di ponente zona Fiumara.

Per la sicurezza e la salute dei cittadini, non è più tollerabile assistere a ritrovamenti di proiettili inesplosi, in una zona balneare frequentata da bambini e famiglie, che giocano con questi reperti. Come se non bastasse l'inquinamento da Elettrosmog, nano particelle, causate dalla Cementeria, e veleni inalati dalla Timac oltre all'inquinamento delle acque della foce Ofanto e Ciappetta Camaggi. Sono queste le motivazioni statistiche di aumenti oltre il 25% negli ultimi 15 anni di tumori bronchiali.

STOP! chiediamo immediata sospensione e la bonifica della zona fiumara con applicazione di divieti di balneazione. a 500 mt. lato Barletta e 500 mt. lato Ofanto. idem per Ciappetta Camaggio- lato Levante e lato trani.

In attesa di urgenti provvedimenti porgiamo distinti saluti».

La segnalazione arriva da Ezio Spina, portavoce dei Verdi Ecologisti della Sesta Provincia, e si fa portatrice di un'istanza riguardante il poligono di tiro di foce "Ofanto", sito nei pressi del villaggio turistico-residenziale "Fiumara", sull'intersezione tra Strada Vicinale Torre Fiumara e la via che conduce all'omonimo villaggio turistico, comprendente le residenze estive di centinaia di barlettani durante la bella stagione. Rimostranze e richieste di peso, che mettono in luce pericoli e presunti tali per la salute dei barlettani: "armati" di macchina fotografica, ci rechiamo in zona, alla ricerca di bossoli sulle spiagge circostanti o nei terreni a latere della zona contrassegnata da filo spinato, peraltro priva oggi della segnaletica che ne evidenzi il pericolo.

Imboccando la via che esce dal detto villaggio turistico e arrivando in corrispondenza del poligono di esercitazione delle forze militari della caserma "Stella", sterpaglie alte circa due metri ci accolgono e rendono difficile il rinvenimento di bossoli (di plastica, nel caso) o affini: in compenso nei terreni circostanti la ricerca lascia presto il passo all'incuria. Sacchi di immondizia, bottiglie di plastica, ciabatte: è tutta un'esposizione di "mercanzia" di altri tempi, segno di uno scarso rispetto per il suolo pubblico e sacro rispetto per i propri egoismi. Uno "spettacolo" che perdura anche lungo il tragitto che ci conduce sulla via del ritorno, verso la città. E allora vien da chiedersi se, oltre all'esplosione di proiettili di cui si chiede il divieto, come per la balneazione in zona Fiumara, non sia il caso di vietare certi bivacchi o i transiti di cervelli "esplosivi" come quelli di alcuni viandanti. Perchè spesso, i primi a inquinare, siamo proprio noi. Perchè come cantava Pierangelo Bertoli 32 anni fa, "in certi momenti il cervello non sa più pensare". Ecco, pensiamoci, quando gettiamo immondizia per aria come fosse innocua (quanto talvolta iniqua, la lettera in calce docet) acqua.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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