Cronaca
«Sto bene, non mi sono fatto niente», le ultime drammatiche parole di Claudio
Slitta a giovedì l'autopsia sul corpo del ventiquattrenne
Barletta - martedì 2 novembre 2021
12.32
«Sto bene, non mi sono fatto nulla». Sono le ultime, drammatiche parole di Claudio Lasala riferite a quell'amico che era accorso per soccorrerlo dopo la coltellata all'addome.
Un racconto agghiacciante, riportato negli atti del fermo dei due presunti assassini, il 20enne Michele Dibenedetto e il 18enne Ilyas Abid. Il primo, come è emerso nelle scorse ore, sarebbe stato colui con il quale Claudio avrebbe litigato per un cocktail negato, mentre il più giovane sarebbe stato l'esecutore materiale dell'accoltellamento.
L'amico di Claudio, rimasto fuori dal bar, stando a quanto riferisce l'ANSA, si era accorto del litigio e poi era stato «travolto dalla gente che usciva dal locale», vedendo «Claudio correre verso la piazza». Avrebbe provato a chiamarlo senza ottenere risposta e poi avrebbe saputo da un cugino che l'amico era a terra ferito.
Arrivato sul posto, «gli chiedeva chi fosse stato - si legge negli atti - , ma Claudio gli rispondeva di non essersi fatto nulla e che stava bene». Poche ore dopo il 24enne è morto nell'ospedale di Barletta perché quell'unica coltellata aveva colpito organi vitali senza lasciargli scampo.
L'autopsia per chiarire le cause del decesso, inizialmente prevista per oggi, sarà eseguita giovedì nel Policlinico di Bari dal medico legale Francesco Introna.
Un racconto agghiacciante, riportato negli atti del fermo dei due presunti assassini, il 20enne Michele Dibenedetto e il 18enne Ilyas Abid. Il primo, come è emerso nelle scorse ore, sarebbe stato colui con il quale Claudio avrebbe litigato per un cocktail negato, mentre il più giovane sarebbe stato l'esecutore materiale dell'accoltellamento.
L'amico di Claudio, rimasto fuori dal bar, stando a quanto riferisce l'ANSA, si era accorto del litigio e poi era stato «travolto dalla gente che usciva dal locale», vedendo «Claudio correre verso la piazza». Avrebbe provato a chiamarlo senza ottenere risposta e poi avrebbe saputo da un cugino che l'amico era a terra ferito.
Arrivato sul posto, «gli chiedeva chi fosse stato - si legge negli atti - , ma Claudio gli rispondeva di non essersi fatto nulla e che stava bene». Poche ore dopo il 24enne è morto nell'ospedale di Barletta perché quell'unica coltellata aveva colpito organi vitali senza lasciargli scampo.
L'autopsia per chiarire le cause del decesso, inizialmente prevista per oggi, sarà eseguita giovedì nel Policlinico di Bari dal medico legale Francesco Introna.