Politica
Stella Mele, una barlettana in Parlamento
Presentate liste “La Destra” con Paolo Agostinacchio. Una battaglia difficile ma non impossibile
Barletta - giovedì 24 gennaio 2013
È l'unica tra i candidati barlettani per il Parlamento delle prossime elezioni politiche del 24 e 25 febbraio ad avere reali possibilità di farcela. Stella Mele ha presentato la propria lista, quella de "La Destra" di Storace, ieri mattina in una conferenza stampa.
Con lei, candidata in terza posizione alla Camera dei Deputati, il capolista al Senato, Paolo Agostinacchio, coordinatore regionale del partito, già sindaco di Foggia e onorevole. Uno dei fondatori de "La Destra", già missino, poi AN, fuoriuscito quando si è sciolto il partito nel Pdl, con cui però ora si presenta in coalizione. «Colonna portante della destra italiana» lo ha definito la Mele.
In effetti la candidatura di due figure, vicine negli ideali, ma piuttosto distanti anagraficamente, rende bene l'idea di «Patto generazionale» sottolineato dalla stessa candidata barlettana.
Sicuramente una battaglia difficile ma il 2% (a livello nazionale) alla Camera non dovrebbe essere difficilmente raggiungibile. Inoltre si presume una rinuncia in Puglia di Storace e Buontempo, candidati anche in altre circoscrizioni, e le porte di Montecitorio dovrebbero aprirsi. «Viviamo con emozione ed entusiasmo questa campagna elettorale». Futuro e tradizione nelle parole di Agostinacchio, con candidature del territorio, tranne le prime due. Un europeismo che non dimentichi l'importanza della sovranità dei popoli. Attenzione ai problemi dei più deboli, contro una pericolosa deriva antimeridionalista, con l'obbiettivo di restituire dignità alla classe dirigente.
Con lei, candidata in terza posizione alla Camera dei Deputati, il capolista al Senato, Paolo Agostinacchio, coordinatore regionale del partito, già sindaco di Foggia e onorevole. Uno dei fondatori de "La Destra", già missino, poi AN, fuoriuscito quando si è sciolto il partito nel Pdl, con cui però ora si presenta in coalizione. «Colonna portante della destra italiana» lo ha definito la Mele.
In effetti la candidatura di due figure, vicine negli ideali, ma piuttosto distanti anagraficamente, rende bene l'idea di «Patto generazionale» sottolineato dalla stessa candidata barlettana.
Sicuramente una battaglia difficile ma il 2% (a livello nazionale) alla Camera non dovrebbe essere difficilmente raggiungibile. Inoltre si presume una rinuncia in Puglia di Storace e Buontempo, candidati anche in altre circoscrizioni, e le porte di Montecitorio dovrebbero aprirsi. «Viviamo con emozione ed entusiasmo questa campagna elettorale». Futuro e tradizione nelle parole di Agostinacchio, con candidature del territorio, tranne le prime due. Un europeismo che non dimentichi l'importanza della sovranità dei popoli. Attenzione ai problemi dei più deboli, contro una pericolosa deriva antimeridionalista, con l'obbiettivo di restituire dignità alla classe dirigente.