La città
Stazione di Barletta poco accessibile, disagi per disabili (e non solo)
Riccardo Memeo: «Chiedo all'amministrazione di sollecitare RFI per risolvere il problema»
Barletta - domenica 16 dicembre 2018
La stazione ferroviaria è spesso il primo luogo che conosciamo di una nuova città, oppure è il posto che attraversiamo ogni giorno se lavoriamo o studiamo fuori. A Barletta è anche un centro nevralgico di passaggio da una parte all'altra della città, attraverso il sottopasso che in pochi istanti unisce come un ponte il centro e la periferia. Purtroppo però, oltre ai problemi di sicurezza di cui abbiamo spesso parlato, la stazione di Barletta soffre a causa della persistenza di barriere architettoniche che di fatto creano ostacolo non solo ai cittadini diversamente abili, ma anche agli anziani, a chi è di passaggio con buste della spesa, e anche ai viaggiatori che devono spostarsi da un binario all'altro con valigie e borsoni ingombranti.
In occasione dello scorso consiglio comunale, ad evidenziare il problema è stato il presidente della VI Commissione consiliare permamente e capogruppo di "Noi con Barletta" Riccardo Memeo, che ha presentato una domanda di attualità sul tema. «È di questi giorni la pubblicazione della notizia, apparsa su diversi organi di stampa, dei disagi provocati dalla persistenza di barriere architettoniche nella stazione ferroviaria di Barletta; in particolare è stato segnalato da numerosi cittadini diversamente abili il fatto che l'ascensore che porta dal secondo e terzo binario al sottopassaggio, pur essendo stato montato e ultimato da tempo, non è a tutt'oggi in funzione. Inoltre, sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 6 dicembre scorso è stata pubblicata la denuncia di altri cittadini (diversamente abili ma anche anziani) che anche il montacarichi che, lungo le scale, portava dall'ingresso della stazione al sottopassaggio, è da tempo fuori uso, con disagi notevoli anche per chi, anziano o con difficoltà motorie e deambulatorie, deve raggiungere il secondo e terzo binario magari con un bagaglio pesante.
«Interpellata su tale problematica - riferisce Memeo - la dirigenza di RFI non ha dato spiegazioni esaustive né tanto meno risposte certe circa i tempi di risoluzione, vagheggiando di una possibile entrata in funzione del suddetto ascensore non prima del Gennaio 2019. Il consigliere ha chiesto all'amministrazione «di sollecitare RFI a riferire con urgenza su questa incresciosa situazione, e soprattutto di mettere in atto tutti gli strumenti possibili per esigere la immediata risoluzione della problematica, che rappresenta una vistosa macchia su quello che dovrebbe essere il "biglietto da visita" per chi arriva a Barletta». «Pur non rientrando la gestione della stazione Barletta nelle dirette competenze della Amministrazione comunale - conclude Memeo - non sfuggirà la rilevanza sociale di questo problema, che attiene al sacrosanto diritto per i diversamente abili e gli anziani della nostra città di muoversi liberamente e senza barriere all'interno della stazione per usufruire del trasporto ferroviario, senza contare i disagi che i turisti o i pendolari non barlettani incontrerebbero arrivando nella nostra città».
In occasione dello scorso consiglio comunale, ad evidenziare il problema è stato il presidente della VI Commissione consiliare permamente e capogruppo di "Noi con Barletta" Riccardo Memeo, che ha presentato una domanda di attualità sul tema. «È di questi giorni la pubblicazione della notizia, apparsa su diversi organi di stampa, dei disagi provocati dalla persistenza di barriere architettoniche nella stazione ferroviaria di Barletta; in particolare è stato segnalato da numerosi cittadini diversamente abili il fatto che l'ascensore che porta dal secondo e terzo binario al sottopassaggio, pur essendo stato montato e ultimato da tempo, non è a tutt'oggi in funzione. Inoltre, sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 6 dicembre scorso è stata pubblicata la denuncia di altri cittadini (diversamente abili ma anche anziani) che anche il montacarichi che, lungo le scale, portava dall'ingresso della stazione al sottopassaggio, è da tempo fuori uso, con disagi notevoli anche per chi, anziano o con difficoltà motorie e deambulatorie, deve raggiungere il secondo e terzo binario magari con un bagaglio pesante.
«Interpellata su tale problematica - riferisce Memeo - la dirigenza di RFI non ha dato spiegazioni esaustive né tanto meno risposte certe circa i tempi di risoluzione, vagheggiando di una possibile entrata in funzione del suddetto ascensore non prima del Gennaio 2019. Il consigliere ha chiesto all'amministrazione «di sollecitare RFI a riferire con urgenza su questa incresciosa situazione, e soprattutto di mettere in atto tutti gli strumenti possibili per esigere la immediata risoluzione della problematica, che rappresenta una vistosa macchia su quello che dovrebbe essere il "biglietto da visita" per chi arriva a Barletta». «Pur non rientrando la gestione della stazione Barletta nelle dirette competenze della Amministrazione comunale - conclude Memeo - non sfuggirà la rilevanza sociale di questo problema, che attiene al sacrosanto diritto per i diversamente abili e gli anziani della nostra città di muoversi liberamente e senza barriere all'interno della stazione per usufruire del trasporto ferroviario, senza contare i disagi che i turisti o i pendolari non barlettani incontrerebbero arrivando nella nostra città».