Porto di Barletta. <span>Foto Ida Vinella</span>
Porto di Barletta. Foto Ida Vinella
La città

Spostamento serbatoi porto di Barletta, il commento dell'Autorità Portuale

I lavori si concluderanno a fine 2028

Ieri, martedì 25 novembre, nella sala comitato della sede di Bari dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) il presidente Francesco Mastro e il procuratore speciale della "Italiana Petroli S.P.A." (IP), Giovanni Iapella, hanno sottoscritto un atto formale, con mantenimento dell'Autorizzazione Unica ZES, relativo alla concessione di un'area di quasi 19 mila metri quadri in prossimità della banchina n. 12 del porto di Barletta, allo scopo di dare corso alla ristrutturazione con ampliamento e all'adeguamento funzionale del deposito carburanti sito sul molo di Tramontana.

L'atto prevede la realizzazione di ulteriori serbatoi nell'area già occupata sulla Testata del Molo di Tramontana e l'impegno della IP a smantellare i serbatoi presenti alla radice del Molo commerciale, banchina 3, liberando quindi l'ambito più prossimo alla città.
I lavori per l'esecuzione delle opere dovranno essere eseguiti nel sostanziale rispetto del cronoprogramma che IP dovrà presentare entro il 31 marzo 2026 e dovranno essere ultimati entro il 31 dicembre 2028. Le attività di decommissioning degli impianti, attualmente ubicati sulla banchina n.3, invece, dovranno essere ultimate entro il 31 dicembre 2029 Si tratta di un intervento che modificherà radicalmente l'aspetto del porto, rendendolo più attrattivo, sicuro e performante. Attraverso la concessione di un'area operativa così vasta, inoltre, IP potrà implementare e ottimizzare il proprio impianto, a conferma dell'interesse dell'Azienda ad investire ulteriormente sul territorio.

"Finalmente iniziamo a scrivere, per il porto di Barletta, una nuova storia – commenta il presidente Mastro –in linea con la programmazione annunciata. Lo smantellamento dei serbatoi dal porto interno, infatti, renderà lo scalo più attrattivo e ci consentirà di promuovere Barletta come meta del segmento crocieristico luxury. Anche lo skyline con il vicino Castello Svevo, ne trarrà sicuro beneficio. Insomma, -conclude Mastro- stiamo muovendo un passo avanti decisivo per un porto più moderno, ordinato, funzionale e sicuro".
Il nuovo hub verrà realizzato da IP nell'Area Petroli indicata dal vigente PRG del porto e localizzata ad una distanza maggiore dal centro abitato rispetto ad oggi.

"Siamo orgogliosi di aver raggiunto un accordo di Concessione di lunga durata, che rafforza il legame esistente tra la nostra Azienda e la città di Barletta, iniziato nel lontano 1956. Il progetto da noi presentato porterà al completamento di quanto iniziato con la costruzione del Deposito di Tramontana, consentendo di concentrare la movimentazione di tutti i prodotti energetici in un unico hub tecnologicamente molto avanzato. Fin dall'inizio abbiamo creduto con convinzione nella strategicità del progetto, consapevoli che tale intervento potesse valorizzare l'area portuale a beneficio dell'intera comunità di Barletta" ha dichiarato per conto di Italiana Petroli il Responsabile delle Operations Giovanni Iapella.

Attualmente, il deposito esercita la sua attività in area demaniale marittima del porto commerciale di Barletta, in zona attigua a molo marittimo dove attraccano le navi cisterna per il rifornimento di gasolio e benzina provenienti dalla Raffineria api di Falconara Marittima.
Comprende la ricezione, lo stoccaggio, additivazione e spedizione per benzine e gasoli. La ricezione della benzina e del gasolio avviene tramite nave cisterna collegata mediante oleodotto. La pensilina per gli idrocarburi ha solo carico dal basso, è in struttura metallica poggiante su plinti interrati e presenta, a livello terra, una piattaforma in cemento dotata, di canaline di scolo grigliate.
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