La città
Sportelli anagrafici del Comune: a quando la risoluzione?
Intervento del segretario CISL FP Gaetano Depalo. Tanti ancora i disagi all’anagrafe di viale Marconi
Barletta - martedì 24 luglio 2012
14.47
In seguito al recente articolo di Barlettalife che documenta i disagi e il sovraffollamento dell'ufficio anagrafe di viale Marconi, interviene il segretario aziendale CISL FP del Comune di Barletta Gaetano Depalo, per segnalare quanto segue: «A seguito della chiusura, parecchi anni orsono, dell'immobile di via Cialdini adibito agli uffici demografici e di stato civile, il Comune di Barletta ha provveduto alla riorganizzazione degli stessi nell'ambito circoscrizionale, con l'apertura dei seguenti sportelli anagrafici:
1) Circoscrizione Santa Maria;
2) Circoscrizione Sette Frati;
3) Circoscrizione Borgovilla-Patalini
Per problemi di cui non si vuole in questa sede stare a discutere, si è giunti alla data attuale ad avere un unico sportello anagrafico attivo, quale quello di viale Marconi.
Da diverse settimane si sta riversando verso quest'unico sportello, governato da due addetti comunali, una marea di gente proveniente da ogni quartiere o circoscrizione barlettana. Ci si chiede: ma nessuno della civica Amministrazione si è fatto una passeggiata al mattino o il pomeriggio dell'unico rientro settimanale estivo (giovedì) per rendersi conto in quali condizioni il personale comunale è costretto a lavorare?
Ma è normale che una città come Barletta, capoluogo della neo provincia, avente una popolazione residente che sfiora i 100.000 abitanti, riversi tutti gli utenti che abbisognano di una nuova carta d'identità o di una certificazione anagrafica, verso un unico punto lavorativo dove sono presenti solo due addetti comunali?
Per non parlare delle condizioni igieniche e di salubrità in cui tali lavoratori prestano la propria attività:
- un locale in cui l'aria condizionata arriva di riflesso in quanto i pannelli sono presenti nella zona lavorativa destinata allo stato civile, con ovvi problemi di sofferenza e stress in considerazione delle temperature notevolmente elevate delle ultime settimane;
- gli addetti non possono, ma ne avrebbero diritto in base alle norme legislative e contrattuali vigenti, ad effettuare la pausa lavorativa (un quarto d'ora ogni due ore di lavoro) pena essere "abbaiati" dai cittadini presenti nel locale. A poco ha giovato, seppur installato da qualche giorno, la presenza dell'elimina-code.
Mi auguro che questo sfogo riesca, se del caso, a destare qualche coscienza comunale rammentando che le riorganizzazione degli uffici e servizi si fanno, a tutti i livelli, coinvolgendo le parti sociali (sindacati e quant'altro) capaci di dare il contributo all' organizzazione comunale che proprio negli ultimi tempi non sono stati preventivamente informati circa l'adozione delle delibere di G.C. nn. 26-27 e 28/2012, inerente la nuova struttura organizzativa comunale».
1) Circoscrizione Santa Maria;
2) Circoscrizione Sette Frati;
3) Circoscrizione Borgovilla-Patalini
Per problemi di cui non si vuole in questa sede stare a discutere, si è giunti alla data attuale ad avere un unico sportello anagrafico attivo, quale quello di viale Marconi.
Da diverse settimane si sta riversando verso quest'unico sportello, governato da due addetti comunali, una marea di gente proveniente da ogni quartiere o circoscrizione barlettana. Ci si chiede: ma nessuno della civica Amministrazione si è fatto una passeggiata al mattino o il pomeriggio dell'unico rientro settimanale estivo (giovedì) per rendersi conto in quali condizioni il personale comunale è costretto a lavorare?
Ma è normale che una città come Barletta, capoluogo della neo provincia, avente una popolazione residente che sfiora i 100.000 abitanti, riversi tutti gli utenti che abbisognano di una nuova carta d'identità o di una certificazione anagrafica, verso un unico punto lavorativo dove sono presenti solo due addetti comunali?
Per non parlare delle condizioni igieniche e di salubrità in cui tali lavoratori prestano la propria attività:
- un locale in cui l'aria condizionata arriva di riflesso in quanto i pannelli sono presenti nella zona lavorativa destinata allo stato civile, con ovvi problemi di sofferenza e stress in considerazione delle temperature notevolmente elevate delle ultime settimane;
- gli addetti non possono, ma ne avrebbero diritto in base alle norme legislative e contrattuali vigenti, ad effettuare la pausa lavorativa (un quarto d'ora ogni due ore di lavoro) pena essere "abbaiati" dai cittadini presenti nel locale. A poco ha giovato, seppur installato da qualche giorno, la presenza dell'elimina-code.
Mi auguro che questo sfogo riesca, se del caso, a destare qualche coscienza comunale rammentando che le riorganizzazione degli uffici e servizi si fanno, a tutti i livelli, coinvolgendo le parti sociali (sindacati e quant'altro) capaci di dare il contributo all' organizzazione comunale che proprio negli ultimi tempi non sono stati preventivamente informati circa l'adozione delle delibere di G.C. nn. 26-27 e 28/2012, inerente la nuova struttura organizzativa comunale».