Eventi
“Splendidi come le stelle”, ecco a Barletta la 51^ Giornata Diocesana dei ministranti
Bellezza di stare insieme e gioia di condividere, le parole chiave dell’evento
Barletta - giovedì 27 aprile 2017
1.00
Manifestazione all'insegna della condivisione e della socializzazione, quella svoltasi lo scorso 25 aprile, presso la parrocchia "San Giovanni Apostolo" che ha visto protagonisti giovani ministranti ed educatori di alcune parrocchie della città e dei centri limitrofi. "Splendidi come le stelle" il titolo di tale evento che, partendo da un'asserzione di Papa Francesco, ha avuto come tematica centrale proprio le costellazioni più conosciute, metafora questa, della vita comunitaria.
Prima parte della mattinata aperta con canti e balli ed una suddivisione dei ragazzi in gruppi di catechesi, ognuno con un nome di una costellazione della volta celeste, dalla Lira all'Orsa Minore, passando per Pesci ed Aquila. Circa un migliaio i partecipanti che si sono poi dati "battaglia" in un contest, con degli striscioni realizzati da ogni gruppo parrocchiale e premiati al termine dell'intensa giornata.
Festa per fedeli e non che si è poi trasferita nel vicinissimo Parco dell'Umanità, dove, dopo la celebrazione della Santa messa presieduta dall'Arcivescovo Mons. Giovan Battista Pichierri, si sono susseguiti momenti di festa con una pausa pranzo e balli di gruppo interpretati da volontari delle parrocchie del "decanato" cittadino e dai più piccoli. Riscoprire la gioia e la bellezza di stare insieme, il compito assegnato al momento vissuto dai giovani della Diocesi che hanno interpretato alla lettera in ogni singolo attimo, la missione affidata loro, scoprendo che «è possibile brillare, solo se fatto insieme in maniera gioiosa» senza tralasciare la meta ultima dell'evangelizzazione.
Non difficile risulta dunque - dopo giornate vissute con spensieratezza ed intensità - comprendere un altro aforisma del Pontefice: quello della Chiesa "in uscita". Invito interessante da parte del Santo Padre rivolto a tutte le chiese del mondo, affinché si superino le divisioni di culto e si ritrovi il senso cristiano di muoversi verso gli altri, i più deboli in particolare. Un sogno forse troppo grande per vedere la propria realizzazione, eppure la sfida parrebbe essere stata accettata dai giovanissimi che, con la forza di volontà e la curiosità che li contraddistingue, sembrerebbero gli unici capaci di abbattere le barriere sociali che impongono limiti quasi invalicabili.
«Ho davanti a me lo splendore, la sconfinatezza, le infinite possibilità, la luce, la rotta, la direzione…E penso a voi…».
Prima parte della mattinata aperta con canti e balli ed una suddivisione dei ragazzi in gruppi di catechesi, ognuno con un nome di una costellazione della volta celeste, dalla Lira all'Orsa Minore, passando per Pesci ed Aquila. Circa un migliaio i partecipanti che si sono poi dati "battaglia" in un contest, con degli striscioni realizzati da ogni gruppo parrocchiale e premiati al termine dell'intensa giornata.
Festa per fedeli e non che si è poi trasferita nel vicinissimo Parco dell'Umanità, dove, dopo la celebrazione della Santa messa presieduta dall'Arcivescovo Mons. Giovan Battista Pichierri, si sono susseguiti momenti di festa con una pausa pranzo e balli di gruppo interpretati da volontari delle parrocchie del "decanato" cittadino e dai più piccoli. Riscoprire la gioia e la bellezza di stare insieme, il compito assegnato al momento vissuto dai giovani della Diocesi che hanno interpretato alla lettera in ogni singolo attimo, la missione affidata loro, scoprendo che «è possibile brillare, solo se fatto insieme in maniera gioiosa» senza tralasciare la meta ultima dell'evangelizzazione.
Non difficile risulta dunque - dopo giornate vissute con spensieratezza ed intensità - comprendere un altro aforisma del Pontefice: quello della Chiesa "in uscita". Invito interessante da parte del Santo Padre rivolto a tutte le chiese del mondo, affinché si superino le divisioni di culto e si ritrovi il senso cristiano di muoversi verso gli altri, i più deboli in particolare. Un sogno forse troppo grande per vedere la propria realizzazione, eppure la sfida parrebbe essere stata accettata dai giovanissimi che, con la forza di volontà e la curiosità che li contraddistingue, sembrerebbero gli unici capaci di abbattere le barriere sociali che impongono limiti quasi invalicabili.
«Ho davanti a me lo splendore, la sconfinatezza, le infinite possibilità, la luce, la rotta, la direzione…E penso a voi…».