Politica
Spending review e pubblico impiego
Strane alleanze contro il governo Monti: sindaci di destra, assessori comunisti e sindacalisti. In tempi di Olimpiadi, va molto il "Tiro a Monti"
Barletta - lunedì 30 luglio 2012
Venerdì 27 Luglio Cgil e Uil della Bat hanno organizzato il convegno "Spending review. Il pubblico impiego si mobilita". Sulla Spending review è partito, non solo a Barletta o nella Bat, un nuovo sport. In tempi di Olimpiadi non poteva mancare il "tiro a Monti". Le analisi si soffermano sugli aspetti sensazionalistici da cavalcare (accompagnati spesso dalla stampa), le critiche si impantanano lì dove occorrerebbe spiegare le complessità italiane e internazionali e il loro intreccio. Ma il punto più scottante è che le valutazioni ragionate perdono vigore di fronte a una classe dirigente politica e sindacale che continua imperterrita nel tentativo di far dimenticare le proprie colpe e di indirizzare lo scontento, la rabbia e la paura, verso un calderone indistinto dove si mescolano ruoli e responsabilità di soggetti diversi. Dal mercato agli speculatori, dai complotti delle lobby alle banche, dalla Germania della Merkel all'attuale governo che ha ereditato il dramma di un ventennio di Seconda Repubblica (e di sessant'anni di debito pubblico).
E così si formano, rifletta chi deve, strane e inedite alleanze: l'assessore regionale Maria Campese di Rifondazione comunista accanto al Sindaco di Bisceglie Francesco Spina (uno dei più rampanti esponenti del movimento di Raffaele Fitto), i segretari regionali e provinciali delle federazioni della scuola e del pubblico impiego di CGIL e UIL accanto al segretario regionale dell'ANCI, il Sindaco di Corato Luigi Perrone, centro-destra. Questi i relatori dell'appuntamento che si è tenuto a Barletta nella Sala Consiliare.
Le argomentazioni dei sindacalisti sono facilmente riassumibili. Quella del governo, secondo gli esponenti di CGIL e UIL, è una stangata che salva le lobbies (farmacisti, professionisti in genere) colpisce i lavoratori e, attraverso la riduzione dei servizi, le comunità tutte, soprattutto le fasce deboli della popolazione. Il salario reale dei dipendenti pubblici si è ridotto del 20%, ci sono demansionamenti ovunque (scuola compresa), occorre creare una grande mobilitazione che accompagni e sostenga la lotta di questi lavoratori. Fino alla vittoria, sembrerebbe la conclusione naturale. Ma bisogna riconoscere che il ruolo di prima donna è stato interpretato da Francesco Spina. La sua è una vera e propria teoria di un nuovo blocco sociale e politico. I lavoratori e i Comuni come anello debole della catena di trasmissione del potere. E dunque possibili alleati contro la "precarizzazione continua" in atto. Qualche sospiro e qualche sorriso lo strappa invece Luigi Perrone quando riferisce l'ammontare delle spese di rappresentanza del Comune da lui governato: 4mila euro all'anno. E il pensiero di tutti in sala va a quel milione di euro (andiamo per difetto) speso invece dal Comune di Barletta per lo stesso settore…
E così si formano, rifletta chi deve, strane e inedite alleanze: l'assessore regionale Maria Campese di Rifondazione comunista accanto al Sindaco di Bisceglie Francesco Spina (uno dei più rampanti esponenti del movimento di Raffaele Fitto), i segretari regionali e provinciali delle federazioni della scuola e del pubblico impiego di CGIL e UIL accanto al segretario regionale dell'ANCI, il Sindaco di Corato Luigi Perrone, centro-destra. Questi i relatori dell'appuntamento che si è tenuto a Barletta nella Sala Consiliare.
Le argomentazioni dei sindacalisti sono facilmente riassumibili. Quella del governo, secondo gli esponenti di CGIL e UIL, è una stangata che salva le lobbies (farmacisti, professionisti in genere) colpisce i lavoratori e, attraverso la riduzione dei servizi, le comunità tutte, soprattutto le fasce deboli della popolazione. Il salario reale dei dipendenti pubblici si è ridotto del 20%, ci sono demansionamenti ovunque (scuola compresa), occorre creare una grande mobilitazione che accompagni e sostenga la lotta di questi lavoratori. Fino alla vittoria, sembrerebbe la conclusione naturale. Ma bisogna riconoscere che il ruolo di prima donna è stato interpretato da Francesco Spina. La sua è una vera e propria teoria di un nuovo blocco sociale e politico. I lavoratori e i Comuni come anello debole della catena di trasmissione del potere. E dunque possibili alleati contro la "precarizzazione continua" in atto. Qualche sospiro e qualche sorriso lo strappa invece Luigi Perrone quando riferisce l'ammontare delle spese di rappresentanza del Comune da lui governato: 4mila euro all'anno. E il pensiero di tutti in sala va a quel milione di euro (andiamo per difetto) speso invece dal Comune di Barletta per lo stesso settore…