Territorio
Solstizio d'estate con luna piena, un giorno magico e romantico
La rarissima coincidenza avviene una volta ogni 70 anni
Mondo - martedì 21 giugno 2016
E' appena trascorsa la notte del Solstizio d'Estate di questo strano 2016. Per i puristi l'orario preciso in cui cade è alle 00.43 di questa notte appena trascorsa. Quest'anno inoltre l'alea, o forse l'anima romantica dell'estate, regalano una coincidenza più unica che rara: la notte del Solstizio vedrà il nostro satellite completamente luminoso, la cosiddetta "luna piena". Lo rivedremo tra 70 anni, probabilmente un'unica volta nella vita.
Ma cosa vuol dire solstizio? In questa giornata che definiamo "la più lunga", il Sole si trova alla sua declinazione massima e quindi alla sua massima altezza sull'orizzonte. Infatti ricordiamo che la Terra possiede un movimento di rivoluzione intorno al Sole che si compie in 365 giorni, alla distanza media di 150 milioni di chilometri; il che vuol dire che in un anno essa descrive un'orbita completa. Se potessimo innalzare una perpendicolare sul piano dell'orbita, troveremmo che l'asse intorno a cui ruota il nostro pianeta, e che passa per i suoi poli, forma con questa perpendicolare un angolo di 23,5°. Ciò comporta una conseguenza molto interessante, le stagioni, che si alternano durante l'anno e che espongono prima un polo poi l'altro alla piena luce del Sole. Così al 21 Giugno, inizio dell'estate settentrionale, il Sole non tramonta per tutte le regioni situate a nord del Circolo Polare Artico, mentre per quelle che si trovano a sud non si leva sull'orizzonte.
Il ritmo delle stagioni colpì ben presto le antiche popolazioni che sentirono il bisogno di determinarne le caratteristiche. Nacque così il calendario, che fu diviso in periodi corrispondenti ai cicli delle fasi lunari, ovvero i mesi e le settimane, e che subì numerosi adattamenti durante i secoli. Il variare delle stagioni è determinato dall'inclinazione dell'asse terrestre rispetto al piano dell'orbita intorno al Sole e non dalla distanza che separa i due corpi nelle varie stagioni dell'anno. Dalla Terra il Sole appare come proiettato contro lo sfondo celeste nella sua traiettoria apparente attraverso il cielo, chiamata eclittica. L'asse terrestre, come dicevamo, è inclinato con un angolo di 23 gradi e mezzo, determinando di conseguenza nell'eclittica un'inclinazione analoga rispetto all'equatore celeste. E' per questo che i due emisferi hanno stagioni opposte. In Giugno nell'emisfero meridionale cala l'inverno, mentre l'emisfero nord è in piena estate. Il fenomeno ritarda di circa 6 ore ogni anno per poi tornare alla posizione di partenza in occasione degli anni bisestili, introdotti proprio per evitare un disallineamento delle stagioni in relazione al calendario.
A rendere ancora più suggestiva la notte del solstizio, la Luna sarà in compagnia di Marte e Saturno, che tutti insieme offriranno una spettacolare ''parata di corpi celesti''.
Ma cosa vuol dire solstizio? In questa giornata che definiamo "la più lunga", il Sole si trova alla sua declinazione massima e quindi alla sua massima altezza sull'orizzonte. Infatti ricordiamo che la Terra possiede un movimento di rivoluzione intorno al Sole che si compie in 365 giorni, alla distanza media di 150 milioni di chilometri; il che vuol dire che in un anno essa descrive un'orbita completa. Se potessimo innalzare una perpendicolare sul piano dell'orbita, troveremmo che l'asse intorno a cui ruota il nostro pianeta, e che passa per i suoi poli, forma con questa perpendicolare un angolo di 23,5°. Ciò comporta una conseguenza molto interessante, le stagioni, che si alternano durante l'anno e che espongono prima un polo poi l'altro alla piena luce del Sole. Così al 21 Giugno, inizio dell'estate settentrionale, il Sole non tramonta per tutte le regioni situate a nord del Circolo Polare Artico, mentre per quelle che si trovano a sud non si leva sull'orizzonte.
Il ritmo delle stagioni colpì ben presto le antiche popolazioni che sentirono il bisogno di determinarne le caratteristiche. Nacque così il calendario, che fu diviso in periodi corrispondenti ai cicli delle fasi lunari, ovvero i mesi e le settimane, e che subì numerosi adattamenti durante i secoli. Il variare delle stagioni è determinato dall'inclinazione dell'asse terrestre rispetto al piano dell'orbita intorno al Sole e non dalla distanza che separa i due corpi nelle varie stagioni dell'anno. Dalla Terra il Sole appare come proiettato contro lo sfondo celeste nella sua traiettoria apparente attraverso il cielo, chiamata eclittica. L'asse terrestre, come dicevamo, è inclinato con un angolo di 23 gradi e mezzo, determinando di conseguenza nell'eclittica un'inclinazione analoga rispetto all'equatore celeste. E' per questo che i due emisferi hanno stagioni opposte. In Giugno nell'emisfero meridionale cala l'inverno, mentre l'emisfero nord è in piena estate. Il fenomeno ritarda di circa 6 ore ogni anno per poi tornare alla posizione di partenza in occasione degli anni bisestili, introdotti proprio per evitare un disallineamento delle stagioni in relazione al calendario.
A rendere ancora più suggestiva la notte del solstizio, la Luna sarà in compagnia di Marte e Saturno, che tutti insieme offriranno una spettacolare ''parata di corpi celesti''.