La città
"Smart in Puglia": la Puglia punta alla cultura e alle "Community Library"
Il bando a favore dei beni culturali presentato a Barletta
Barletta - venerdì 8 settembre 2017
21.09
La Puglia investe sulla cultura e si fa sempre più "smart". Si ritorna a parlare di beni culturali, come valorizzarli e fruirli. Ad affermarlo, l'incontro tenutosi nella mattinata di ieri presso la sala rossa "Vittorio Palumbieri" del castello di Barletta. «La Puglia - ha spiegato il consigliere regionale Ruggiero Mennea - deve continuare a puntare sui settori agroalimentare e turistico, vero volano dell'economia delle terre del Tavoliere. Essi vanno incrementati non solo in senso quantitativo ma soprattutto in senso qualitativo». Puntare alle potenzialità del turismo vuol dire incrementare lo sviluppo della cultura, che, secondo quanto affermato da Aldo Patruno - tra i relatori presenti -vuol dire sviluppo, inteso come ricchezza, identità, innovazione in senso tecnologico e di processo, impresa e lavoro. Su questa linea si pone il progetto "Smart in Puglia" che scommette tutto sulla "community library" o "biblioteca di comunità", un modello evoluto di biblioteca capace di offrire servizi innovativi per la promozione della lettura e della cultura. Il progetto si pone lo scopo di sostenere biblioteche scolastiche, di enti locali o università al fine di garantire una più proficua godibilità dello spazio, un restauro o recupero di beni immobili( dotando questi ultimi di attrezzature innovative).
Al progetto possono partecipare tutti: gestori di beni pubblici, privati, comuni, città metropolitane e province. Per conseguire il finanziamento, sarà possibile presentare un massimo di due domande per soggetto e una sola se riferita allo stesso bene. Biblioteche comunali o provinciali, biblioteche gestite in inhouse o quelle di istituti scolastici e universitari potranno presentare l'istanza tenendo conto del fatto che ne saranno beneficiari solo i possessori del bene. Nel caso in cui infatti vi sia una biblioteca di proprietà di un ente privato o ecclesiastico, questi ultimi dovranno concedere in disponibilità il bene al comune, che presenterà a sua volta l'istanza, gestendo o affidando poi la gestione del bene in oggetto. Secondo quanto ribadito da Aldo Patruno, non si tratta di finanziamenti atti esclusivamente al restauro di beni immobili. Ciò che conta è la presentazione di contenuti originali attraverso la realizzazione di una serie di esperienze quali la sceneggiatura disegnata, esperienze ludiche applicate alla lettura, scambio di libri, storie narrate ecc. Saranno sostenuti infatti costi relativi non solo a lavori edili e impiantistici, spese per l'acquisto di libri (nel limite del 10% del finanziamento richiesto), start up, servizi di catalogazione e digitalizzazione de patrimonio librario giusto per citare qualche esempio. Ad essere premiate saranno l'ergonomia con una particolare attenzione all'infanzia, la comunicazione, riconoscibilità, fruibilità da parte delle comunità, finanziabilità, sostenibilità e condivisione (vi deve essere una evidenza documentata che attesti come l'idea progettuale sia stata condivisa attraverso forme di partecipazione da parte della cittadinanza).
Come si fa dunque? Durante l'incontro è stata ribadita la validità dei bandi di novanta giorni. L'istanza andrà presentata via Pec, posta elettronica certificata, e dovrà essere depositata presso la Sezione Valorizzazione territoriale della Regione Puglia il primo giovedì non festivo successivo l'invio telematico. A seguito delle valutazioni gli esiti saranno pubblicati sul sito www.regione.puglia.it. La Puglia ha deciso di puntare alla cultura traducibile anche nell'incremento delle risorse economiche e dell'occupazione. Sono state presentate circa 300 proposte e sembra che l'intento di coinvolgere pubblici e privati stia volgendo nella giusta direzione.
Al progetto possono partecipare tutti: gestori di beni pubblici, privati, comuni, città metropolitane e province. Per conseguire il finanziamento, sarà possibile presentare un massimo di due domande per soggetto e una sola se riferita allo stesso bene. Biblioteche comunali o provinciali, biblioteche gestite in inhouse o quelle di istituti scolastici e universitari potranno presentare l'istanza tenendo conto del fatto che ne saranno beneficiari solo i possessori del bene. Nel caso in cui infatti vi sia una biblioteca di proprietà di un ente privato o ecclesiastico, questi ultimi dovranno concedere in disponibilità il bene al comune, che presenterà a sua volta l'istanza, gestendo o affidando poi la gestione del bene in oggetto. Secondo quanto ribadito da Aldo Patruno, non si tratta di finanziamenti atti esclusivamente al restauro di beni immobili. Ciò che conta è la presentazione di contenuti originali attraverso la realizzazione di una serie di esperienze quali la sceneggiatura disegnata, esperienze ludiche applicate alla lettura, scambio di libri, storie narrate ecc. Saranno sostenuti infatti costi relativi non solo a lavori edili e impiantistici, spese per l'acquisto di libri (nel limite del 10% del finanziamento richiesto), start up, servizi di catalogazione e digitalizzazione de patrimonio librario giusto per citare qualche esempio. Ad essere premiate saranno l'ergonomia con una particolare attenzione all'infanzia, la comunicazione, riconoscibilità, fruibilità da parte delle comunità, finanziabilità, sostenibilità e condivisione (vi deve essere una evidenza documentata che attesti come l'idea progettuale sia stata condivisa attraverso forme di partecipazione da parte della cittadinanza).
Come si fa dunque? Durante l'incontro è stata ribadita la validità dei bandi di novanta giorni. L'istanza andrà presentata via Pec, posta elettronica certificata, e dovrà essere depositata presso la Sezione Valorizzazione territoriale della Regione Puglia il primo giovedì non festivo successivo l'invio telematico. A seguito delle valutazioni gli esiti saranno pubblicati sul sito www.regione.puglia.it. La Puglia ha deciso di puntare alla cultura traducibile anche nell'incremento delle risorse economiche e dell'occupazione. Sono state presentate circa 300 proposte e sembra che l'intento di coinvolgere pubblici e privati stia volgendo nella giusta direzione.