Politica
Sinfonie di teorie politiche e il tempo perduto
Dopo il dialogo necessaria l’etica amministrativa. Ermetico l’impegno dei giovani di RossoBarletta?
Barletta - lunedì 14 maggio 2012
19.31
Considerazioni inattuali si potrebbero definire quelle sviluppate ieri sera durante l'evento "I partiti politici, la politica e l'antipolitica"organizzato dall'associazione Rosso Barletta, animata da Giuseppe Spadaro, Giuliana Damato, Paola Nasca, Francesco De Martino. Considerazioni inattuali esattamente nel senso dell'opera di Nietzsche: una critica della cultura esistente e riflessioni su quella futura, ma di cui non è possibile stabilire la probabilità che si realizzino. Inattuali perché in contrasto col pensiero dominante e perché operano per costruire un nuovo futuro, invece che per avere successo nell'immediato e conquistare l'attualità.
A moderare l'incontro Danny Sivo, presidente dell'associazione BariPartecipa, medico barese, ma barlettano d'adozione, lavorando nella nostra città. Spunto per la discussione la presentazione, in presenza degli autori, di due testi: Virtù e fortuna. In difesa del partito politico di Claudio Bazzocchi; "Bari della riforma" di Alessandro Lattarulo e Onofrio Romano. Molte, moltissime le riflessioni; tanti gli spunti che i relatori hanno offerto al pubblico e da cui è partito un interessante e animato dibattito.
I due testi hanno in comune la riflessione sul rapporto tra leadership e partiti, tra antipolitica e svuotamento dei tradizionali strumenti di lotta politica. Per Bazzocchi il partito è stato il mezzo con attraverso cui le masse popolari sono entrate nell'arena della politica. Ma ancor di più il partito è l'unico strumento in grado di porre un argine ad un destino ineluttabile, in grado di permettere l'interpretazione e la trasformazione della realtà. Nel partito per Bazzocchi si esprime una più completa forma di libertà: la libertà "con" gli altri. La politica, privata dei grandi partiti di massa, si è impoverita, inaridita, contesa tra i potentati economici, i notabilati locali, i leaderismi e l'antipolitica. Per Lattarulo e Romano l'origine dell'attuale imbarbarimento del discorso politico è da individuarsi nell'elezione diretta di Sindaci, Presidenti di Provincia e di Regione. Il contrasto tra burocrazia e eletti dal popolo; il rifugio nei provvedimenti da vetrina (eventi, festival, movida) invece di affrontare i nodi economici e sociali; il tentativo di toccare le corde di un elettorato progressivamente infastidito dai riti della politica: sono queste le cause del degrado, soprattutto meridionale, che ci consegna Sindaci e Presidenti di Regione che non sono altro che "pagliacci" continuamente impegnati nella farsa, nell'estetizzazione del messaggio politico. Argomento di dibattito è stata anche la polemica tra Danny Sivo e l'assessore regionale alla Cultura Silvia Godelli rispetto all'anniversario della soap Beautiful festeggiato dagli interpreti a Bari, con grande esposizione dell'Amministrazione regionale.
Considerazione inattuali, si diceva all'inizio. Inattuali perché è evidente quanta poca simpatia possa riscuotere un messaggio di fiducia e speranza nei partiti in questo momento storico. Lo ammette lo stesso Danny Sivo in apertura. Lo stesso vale per la critica delle elezioni dirette dei Sindaci, a maggior ragione quando si guardi al successo popolare che, nonostante mille diatribe (da Napoli a Palermo), riscuotono le cosiddette primarie. Ma questo vale come riflessione a-spaziale, a-temporale. Nel qui ed ora, a Barletta, dovrebbe far riflettere che un incontro di tale spessore sia organizzato non da un partito, ma da una associazione di giovani, certo impegnati politicamente, ma non egemoni nel loro contenitore di riferimento. E dovrebbe anche far riflettere che tutta la gente che ieri sera si è assiepata (letteralmente, vista la capienza della sala) per poter partecipare, non trova alcun margine di incisività nei partiti in cui milita o ha militato fino a poco tempo fa.
L'inattuale opera per il futuro. Dallo studio, dal dibattito pacato, dal confronto tra diversi (una volta tanto senza diffidenze reciproche tra militanti delle diverse formazioni del centrosinistra) può forse nascere il cantiere per il futuro della città.
A moderare l'incontro Danny Sivo, presidente dell'associazione BariPartecipa, medico barese, ma barlettano d'adozione, lavorando nella nostra città. Spunto per la discussione la presentazione, in presenza degli autori, di due testi: Virtù e fortuna. In difesa del partito politico di Claudio Bazzocchi; "Bari della riforma" di Alessandro Lattarulo e Onofrio Romano. Molte, moltissime le riflessioni; tanti gli spunti che i relatori hanno offerto al pubblico e da cui è partito un interessante e animato dibattito.
I due testi hanno in comune la riflessione sul rapporto tra leadership e partiti, tra antipolitica e svuotamento dei tradizionali strumenti di lotta politica. Per Bazzocchi il partito è stato il mezzo con attraverso cui le masse popolari sono entrate nell'arena della politica. Ma ancor di più il partito è l'unico strumento in grado di porre un argine ad un destino ineluttabile, in grado di permettere l'interpretazione e la trasformazione della realtà. Nel partito per Bazzocchi si esprime una più completa forma di libertà: la libertà "con" gli altri. La politica, privata dei grandi partiti di massa, si è impoverita, inaridita, contesa tra i potentati economici, i notabilati locali, i leaderismi e l'antipolitica. Per Lattarulo e Romano l'origine dell'attuale imbarbarimento del discorso politico è da individuarsi nell'elezione diretta di Sindaci, Presidenti di Provincia e di Regione. Il contrasto tra burocrazia e eletti dal popolo; il rifugio nei provvedimenti da vetrina (eventi, festival, movida) invece di affrontare i nodi economici e sociali; il tentativo di toccare le corde di un elettorato progressivamente infastidito dai riti della politica: sono queste le cause del degrado, soprattutto meridionale, che ci consegna Sindaci e Presidenti di Regione che non sono altro che "pagliacci" continuamente impegnati nella farsa, nell'estetizzazione del messaggio politico. Argomento di dibattito è stata anche la polemica tra Danny Sivo e l'assessore regionale alla Cultura Silvia Godelli rispetto all'anniversario della soap Beautiful festeggiato dagli interpreti a Bari, con grande esposizione dell'Amministrazione regionale.
Considerazione inattuali, si diceva all'inizio. Inattuali perché è evidente quanta poca simpatia possa riscuotere un messaggio di fiducia e speranza nei partiti in questo momento storico. Lo ammette lo stesso Danny Sivo in apertura. Lo stesso vale per la critica delle elezioni dirette dei Sindaci, a maggior ragione quando si guardi al successo popolare che, nonostante mille diatribe (da Napoli a Palermo), riscuotono le cosiddette primarie. Ma questo vale come riflessione a-spaziale, a-temporale. Nel qui ed ora, a Barletta, dovrebbe far riflettere che un incontro di tale spessore sia organizzato non da un partito, ma da una associazione di giovani, certo impegnati politicamente, ma non egemoni nel loro contenitore di riferimento. E dovrebbe anche far riflettere che tutta la gente che ieri sera si è assiepata (letteralmente, vista la capienza della sala) per poter partecipare, non trova alcun margine di incisività nei partiti in cui milita o ha militato fino a poco tempo fa.
L'inattuale opera per il futuro. Dallo studio, dal dibattito pacato, dal confronto tra diversi (una volta tanto senza diffidenze reciproche tra militanti delle diverse formazioni del centrosinistra) può forse nascere il cantiere per il futuro della città.