Istituzionale
Sindaco e politici silenti sulla centrale a biomasse, c'è patto di "non belligeranza"
Secondo il coordinamento "No biomasse" si tratta di una tattica elettorale
Barletta - mercoledì 24 febbraio 2010
11.00
Un medico, un sindacalista e un giornalista. Saranno loro, il 4 marzo prossimo, a partire dalle ore 19, nella sala sant'Antonio a Barletta, a spiegare i rischi legati alla convivenza con una centrale a biomasse. Maurizio Portaluri, primario di Radioterapia all'ospedale di Brindisi, già direttore sanitario della Asl Bat, Bobo Aprile, sindacalista Cobas, e Pino Curci, giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno sono i relatori scelti dal comitato "No biomasse" per una conferenza pubblica con lo scopo di fare informazione su tale argomento.
«Molti sono stati gli interventi sulla centrale a biomasse che la società Tre Tozzi di Ravenna vorrebbe costruire a Barletta con l'approvazione al progetto della giunta Maffei – spiega Alessandro Zagara, del comitato – e molte sono state le prese di posizione contro l'ipotesi di realizzartla». «L'unico a rimanere in silenzio – continua – è stato il primo cittadino, nonostante la richiesta, da parte di moltissime realtà tra cui il coordinamento "No Biomasse" di un suo gesto forte e chiaro e cioè l'annullamento della delibera di giunta approvata l'11 dicembre 2009».
Come interpretare tale silenzio? Secondo il coordinamento si tratterebbe di una sorta di «tacito accordo, tra tutte le forze politiche, di non belligeranza su questo spinoso argomento durante la campagna elettorale, soprattutto per non imbarazzare i candidati al consiglio regionale, cercando di rimandare la questione a tempi più favorevoli».
In untima istanza, insomma, l'organizzazione dell'incontro sulle centrali a biomasse rappresenterebbe una sorta di antidoto di democrazia «per smascherare – conclude Zagara - l'ipocrisia di chi si candida sotto slogan che richiamano all'utilizzo di energia pulita come l'eolico e il fotovoltaico e poi in giunta o magari da segretario di Partito approva centrali non solo a Barletta ma anche in altre città».
«Molti sono stati gli interventi sulla centrale a biomasse che la società Tre Tozzi di Ravenna vorrebbe costruire a Barletta con l'approvazione al progetto della giunta Maffei – spiega Alessandro Zagara, del comitato – e molte sono state le prese di posizione contro l'ipotesi di realizzartla». «L'unico a rimanere in silenzio – continua – è stato il primo cittadino, nonostante la richiesta, da parte di moltissime realtà tra cui il coordinamento "No Biomasse" di un suo gesto forte e chiaro e cioè l'annullamento della delibera di giunta approvata l'11 dicembre 2009».
Come interpretare tale silenzio? Secondo il coordinamento si tratterebbe di una sorta di «tacito accordo, tra tutte le forze politiche, di non belligeranza su questo spinoso argomento durante la campagna elettorale, soprattutto per non imbarazzare i candidati al consiglio regionale, cercando di rimandare la questione a tempi più favorevoli».
In untima istanza, insomma, l'organizzazione dell'incontro sulle centrali a biomasse rappresenterebbe una sorta di antidoto di democrazia «per smascherare – conclude Zagara - l'ipocrisia di chi si candida sotto slogan che richiamano all'utilizzo di energia pulita come l'eolico e il fotovoltaico e poi in giunta o magari da segretario di Partito approva centrali non solo a Barletta ma anche in altre città».