La città
Sfregio murale antifascista a Barletta, D’Alberto: «Le istituzioni intervengano»
La Cgil Bat contribuirà a finanziare l’intervento di ripristino e chiede di proteggere la memoria per il futuro
Barletta - sabato 1 agosto 2020
Comunicato Stampa
«Vandalizzato di nuovo, ancora una volta sfregiato. A due mesi di distanza (alla fine di maggio riale l'altro episodio) il murale "Barletta antifascista" è stato preso di mira da vandali che sempre nel cuore della notte agiscono nei giardini De Nittis per deturpare il ricordo dei fratelli Vitrani, Pietro e Ruggiero, uccisi dai fascisti». Interviene così il segretario generale della Cgil Bat, Biagio D'Alberto, in merito a quanto accaduto al murale antifascista dedicato alla memoria dei fratelli Vitrani.
«Peccato - prosegue D'Alberto - che quelle bombolette a spray nulla possono davanti alla memoria storica di una città che ha lottato per la Liberazione dal nazifascismo, come dimostra lo stesso gonfalone di Barletta decorato con due medaglie d'oro alla Resistenza. Lo sappiano gli autori di questi sfregi. E sappiano anche che noi continueremo a cancellare, insieme all'Anpi, quella vernice ma soprattutto con il nostro operato quotidiano tenteremo di preservare non solo il murale ma anche il nostro prezioso patrimonio storico e sociale che è la Resistenza.
Condividiamo le parole del presidente provinciale dell'Anpi, Roberto Tarantino quando scrive che "sarebbe imperdonabile che proprio Barletta, la città d'origine della famiglia Vitrani, non riuscisse a tutelare degnamente la loro memoria dai vili attacchi", tant'è che insieme all'associazione dei partigiani ci rivolgiamo alle istituzioni affinché si mettano in atto tutte le azioni per individuare i responsabili ma soprattutto per impedire che questo luogo sia nuovamente preso di mira, serve che si creino le condizioni per proteggere il murales e anche la memoria.
Noi intanto ci impegniamo a collaborare per sostenere i costi dell'intervento di ripristino di "Barletta antifascista" sperando che cose simili non accadano più».
«Peccato - prosegue D'Alberto - che quelle bombolette a spray nulla possono davanti alla memoria storica di una città che ha lottato per la Liberazione dal nazifascismo, come dimostra lo stesso gonfalone di Barletta decorato con due medaglie d'oro alla Resistenza. Lo sappiano gli autori di questi sfregi. E sappiano anche che noi continueremo a cancellare, insieme all'Anpi, quella vernice ma soprattutto con il nostro operato quotidiano tenteremo di preservare non solo il murale ma anche il nostro prezioso patrimonio storico e sociale che è la Resistenza.
Condividiamo le parole del presidente provinciale dell'Anpi, Roberto Tarantino quando scrive che "sarebbe imperdonabile che proprio Barletta, la città d'origine della famiglia Vitrani, non riuscisse a tutelare degnamente la loro memoria dai vili attacchi", tant'è che insieme all'associazione dei partigiani ci rivolgiamo alle istituzioni affinché si mettano in atto tutte le azioni per individuare i responsabili ma soprattutto per impedire che questo luogo sia nuovamente preso di mira, serve che si creino le condizioni per proteggere il murales e anche la memoria.
Noi intanto ci impegniamo a collaborare per sostenere i costi dell'intervento di ripristino di "Barletta antifascista" sperando che cose simili non accadano più».