Istituzionale
Sequestro a "Pantaniello", sconcerto dell'Amministrazione
Richiesta una dettagliata relazione alla Direzione dei lavori
Barletta - venerdì 26 febbraio 2016
Non può che suscitare sconcerto e indurre a condividere l'esigenza di far piena chiarezza il contesto nel quale è intervenuto il sequestro dell'area di cantiere in località "Pantaniello" lungo la litoranea di ponente per i lavori di antierosione della costa.
L'Amministrazione Comunale di Barletta ha prontamente richiesto alla Direzione dei lavori e alla Società che si è aggiudicata l'appalto del 1° stralcio dell'opera (la cui progettazione originaria, che risale addirittura al 1990, ha dovuto attraversare un complesso iter tecnico, amministrativo e autorizzativo di diversi enti) di mettere con urgenza a disposizione delle Forze dell'ordine e della Magistratura tutta la documentazione riguardante l'esecuzione dei lavori per la fornitura e messa in opera del materiale da scavo utilizzabile nel rispetto delle norme ambientali, e di fornire altresì ogni delucidazione sulle circostanze temporali e fattuali che hanno determinato l'attività giudiziaria sin dal primo intervento delle Forze di Polizia avvenuto mentre si consumava un reato di danneggiamento di un escavatore della stessa ditta esecutrice delle opere.
Già a fronte di alcune segnalazioni di cittadini e di organi di informazione, l'Amministrazione aveva richiesto alla Direzione dei lavori una dettagliata relazione e l'assunzione delle conseguenti azioni nel rispetto delle garanzie ambientali prescritte dal progetto appaltato. Nelle more degli ulteriori chiarimenti, prontamente richiesti sul merito delle contestazioni oggetto del sequestro giudiziario anche per favorire quanto prima il dissequestro del cantiere, l'Amministrazione Comunale conferma la piena attenzione alla tutela dell'ambiente e alla salvaguardia e la valorizzazione della costa della litoranea di ponente fino alla foce dell'Ofanto, e manifesta la completa disponibilità a collaborare e sostenere l'azione della Magistratura per la stessa verifica degli atti involgenti la procedura di evidenza pubblica che riguardano l'appalto e l'esecuzione dei lavori, anche in considerazione della valenza strategica di un'opera assistita da finanziamenti comunitari.
L'Amministrazione Comunale di Barletta ha prontamente richiesto alla Direzione dei lavori e alla Società che si è aggiudicata l'appalto del 1° stralcio dell'opera (la cui progettazione originaria, che risale addirittura al 1990, ha dovuto attraversare un complesso iter tecnico, amministrativo e autorizzativo di diversi enti) di mettere con urgenza a disposizione delle Forze dell'ordine e della Magistratura tutta la documentazione riguardante l'esecuzione dei lavori per la fornitura e messa in opera del materiale da scavo utilizzabile nel rispetto delle norme ambientali, e di fornire altresì ogni delucidazione sulle circostanze temporali e fattuali che hanno determinato l'attività giudiziaria sin dal primo intervento delle Forze di Polizia avvenuto mentre si consumava un reato di danneggiamento di un escavatore della stessa ditta esecutrice delle opere.
Già a fronte di alcune segnalazioni di cittadini e di organi di informazione, l'Amministrazione aveva richiesto alla Direzione dei lavori una dettagliata relazione e l'assunzione delle conseguenti azioni nel rispetto delle garanzie ambientali prescritte dal progetto appaltato. Nelle more degli ulteriori chiarimenti, prontamente richiesti sul merito delle contestazioni oggetto del sequestro giudiziario anche per favorire quanto prima il dissequestro del cantiere, l'Amministrazione Comunale conferma la piena attenzione alla tutela dell'ambiente e alla salvaguardia e la valorizzazione della costa della litoranea di ponente fino alla foce dell'Ofanto, e manifesta la completa disponibilità a collaborare e sostenere l'azione della Magistratura per la stessa verifica degli atti involgenti la procedura di evidenza pubblica che riguardano l'appalto e l'esecuzione dei lavori, anche in considerazione della valenza strategica di un'opera assistita da finanziamenti comunitari.