Cronaca
Sequestrati prodotti ittici in pessimo stato di conservazione
Nel porto di Barletta esisteva un centro di vendita abusiva. 100 kg di pesce fra scarti e inesistenti condizioni igieniche
Barletta - domenica 14 novembre 2010
Nella giornata di ieri è stata svolta un'operazione di controllo sulla catena di distribuzione e commercializzazione del prodotto ittico, allo scopo di tutelare il consumatore da frodi e sofisticazioni alimentari.
Dalle prime ore della mattinata, militari specializzati dei nuclei ispettivi pesca della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Bari, congiuntamente a personale medico del servizio veterinario dell'ASL della BAT, hanno eseguito, nella città di Barletta, verifiche mirate ad alcune attività di deposito e distribuzione del pesce.
In particolare, in una zona ubicata nelle immediate adiacenze del porto di Barletta, è stata accertata l'esistenza di una centro, completamente abusivo, adibito allo stoccaggio e manipolazione di prodotti ittici. Il locale si presentava privo dei requisiti igienici minimi e, pertanto, privo di qualsivoglia autorizzazione sanitaria. All'interno dello stesso, è stato rinvenuto prodotto ittico, di varia tipologia, detenuto in cattivo stato di conservazione, in parte lasciato sul pavimento senza alcuna cautela igienica e, si ipotizza, derivante dagli scarti di una precedente fase di commercializzazione. Presumibilmente, era lì stoccato già da alcuni giorni, privo dei requisiti di freschezza, pronto per essere lavorato e, successivamente, rivenduto.
A seguito delle verifiche, si è proceduto a sottoporre a sequestro penale, a disposizione dell'Autorità giudiziaria, l'intero esercizio, nonché quasi cento chilogrammi di prodotti della pesca (gamberoni, seppie, polpi, triglie e merluzzi), detenuto in cattivo stato di conservazione e privo di una qualche documentazione che ne attestasse la provenienza e la tracciabilità.
Il titolare dell'attività è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Trani, per la violazione dell'articolo 5, lettera b, della legge n. 283/1962.
Dalle prime ore della mattinata, militari specializzati dei nuclei ispettivi pesca della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Bari, congiuntamente a personale medico del servizio veterinario dell'ASL della BAT, hanno eseguito, nella città di Barletta, verifiche mirate ad alcune attività di deposito e distribuzione del pesce.
In particolare, in una zona ubicata nelle immediate adiacenze del porto di Barletta, è stata accertata l'esistenza di una centro, completamente abusivo, adibito allo stoccaggio e manipolazione di prodotti ittici. Il locale si presentava privo dei requisiti igienici minimi e, pertanto, privo di qualsivoglia autorizzazione sanitaria. All'interno dello stesso, è stato rinvenuto prodotto ittico, di varia tipologia, detenuto in cattivo stato di conservazione, in parte lasciato sul pavimento senza alcuna cautela igienica e, si ipotizza, derivante dagli scarti di una precedente fase di commercializzazione. Presumibilmente, era lì stoccato già da alcuni giorni, privo dei requisiti di freschezza, pronto per essere lavorato e, successivamente, rivenduto.
A seguito delle verifiche, si è proceduto a sottoporre a sequestro penale, a disposizione dell'Autorità giudiziaria, l'intero esercizio, nonché quasi cento chilogrammi di prodotti della pesca (gamberoni, seppie, polpi, triglie e merluzzi), detenuto in cattivo stato di conservazione e privo di una qualche documentazione che ne attestasse la provenienza e la tracciabilità.
Il titolare dell'attività è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Trani, per la violazione dell'articolo 5, lettera b, della legge n. 283/1962.