Cronaca

Sequestrata, picchiata e quasi stuprata, ma lei voleva lasciarlo

arrestato 24enne barlettano dalla polizia

Erano nella stessa discoteca, per divertirsi sabato sera, ma poi dopo un po' di drink lui, un 24enne di Barletta, è diventato violento, e ha costretto una 22enne, con cui saltuariamente ha una relazione, a seguirlo, prima in auto e poi a casa sua a Barletta. Durante il tragitto e a casa l'ha picchiata e quasi violentata.

Le urla e le richieste di aiuto della ragazza però, due anni più giovane del bruto, quando ancora era buio, alle 4 di ieri mattina, in un condominio di Barletta, hanno svegliato gli inquilini e tra essi una guardia penitenziaria. L'uomo, con gli altri, ha raggiunto l'appartamento da cui provenivano le grida, ha suonato senza risposta per un po'. Ha insistito.
Il ragazzo, che vive lì con la madre e la sorella, che non c'erano, ha aperto la porta e sull'uscio, con la cintura penzoloni e i pantaloni chiusi malamente, contrariato ha detto ai vicini di andarsene, di farsi gli affari loro, che in casa non c'era nessuno e che così avrebbero peggiorato la situazione. Le urla non cessavano, la guardia penitenziaria ha insistito e così dall'interno la ragazza ha trovato il coraggio di uscire e contestualmente è arrivata la polizia già chiamata dalla guardia penitenziaria.

Una storia di violenza e segregazione, fisica e psicologica, la definisce il dirigente della polizia di Barletta, Tedeschi. Quella ragazza, infatti, non era stata legata. Era bastato lo stato di terrore in cui quel quasi coetaneo l'aveva costretta, in circa due anni, a fare in modo che gli obbedisse.
Alla fine lui è stato arrestato. In bagno la polizia ha trovato segni di colluttazione tra i due, e i medici diversi ematomi ed ecchimosi sul corpo della giovane, tirata per capelli, picchiata e quasi violentata. Questa non sarebbe stata la prima volta. Il ragazzo dovrà rispondere di sequestro di persona, tentata violenza carnale, minacce a pubblico ufficiale.

«Ti uccido se non vieni con me, non riuscirai mai a liberarti di me", questo la ragazza di 22 anni di Barletta, sequestrata e quasi violentata dal suo ex, almeno cosi' avrebbe voluto che fosse, si e' sentita ripetere piu' volte non solo all'alba di ieri, ma per due lunghi anni. Da quando cerca di liberarsi di un suo coetaneo, un ragazzo di soli due anni piu' grande, conosciuto nel 2008 ma con il quale, da allora, non avrebbe piu' voluto avere a che fare. Troppo violento, ossessivo, un persecutore.
"Ogni tanto cedevo perche' mi lasciasse stare – ha raccontato alla polizia – uscivo con lui come sabato scorso, in discoteca a Corato". "Avevo accettato – ha detto ancora – solo per dirgli definitivamente che non volevo piu' vederlo, ma lui ha perso la testa, ha cominciato a bere, e' diventato violento". Il resto e' fatto di capelli tirati, botte, vestiti strappati, senza che nessuno fermasse qeul giovane bruto, salvo gli inquilini e la polizia.
La ragazza ha raccontato di due anni fatti di violenza, stupri a cui soggiaceva. Una volta si era fatta medicare in ospedale, a dicembre del 2009. ai sanitari aveva detto di essere stata picchiata, ma non aveva mai formalizzato alcuna denuncia, per paura.
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