
Attualità
Scritte sessiste e violente liceo Casardi, il commento di Palmisano e Di Bari
Le note dell'europarlamentare e della consigliera ragionale del Movimento 5 Stelle
Barletta - martedì 8 aprile 2025
18.03
"Sono scritte volgari, disgustose, prive di ogni minima forma di rispetto verso le donne e che incitano alla violenza. L'esatto contrario di quello che dovrebbe essere una convivenza civile, soprattutto in luoghi come la scuola. Sono vicina alla dirigente scolastica, all'intera comunità di Barletta, ad iniziare dagli studenti del liceo Casardi. Oggi il loro 'rumore' è quello vero e sincero. Quello che ripudia la violenza e celebra sentimenti di pace e solidarietà. Il 'rumore' di ragazzi maturi pronti ad isolare chi ha offeso la memoria della povera Giulia". Lo ha dichiarato l'europarlamentare del Movimento Cinque Stelle, Valentina Palmisano, in riferimento ad alcune scritte ritrovate nei bagni del liceo di Barletta inneggianti a Filippo Turetta, reo confesso dell'omicidio dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin, e condannato in primo grado all'ergastolo. "Fanno bene i ragazzi a chiedere supporto alle istituzioni, perché - aggiunge – occorre continuare a rafforzare un sentimento corale di contrasto ad ogni forma di violenza o discriminazione di genere". "Ripartire dalla sensibilità dimostrata oggi dai ragazzi durante il sit-in spontaneo a Barletta ed avere fiducia nel lavoro degli inquirenti per identificare i responsabili devono essere – conclude l'europarlamentare Valentina Palmisano – le migliori risposte a quelle scritte cosi infamanti".
Così, invece, la consigliera regionale Grazia Di Bari "Frasi sessiste, insulti volgari e perfino un vergognoso "Viva Turetta" sono comparsi nei bagni femminili del Liceo Classico "Casardi" di Barletta. Quando dentro una scuola compaiono scritte sessiste, insulti, e perfino frasi che inneggiano a un assassino, non si può chiudere un occhio. Non possiamo parlare di 'ragazzate' perché le parole hanno un peso e sottovalutare questi episodi vorrebbe dire non comprenderne la gravità. La migliore risposta l'hanno data gli studenti e le studentesse del "Casardi", che hanno denunciato quanto accaduto e hanno dato una dimostrazione importante anche a noi adulti. Hanno alzato la voce. Si sono messi in piedi, davanti a tutti, e hanno detto No.No al sessismo, no alla violenza, no al silenzio. In un momento in cui l'Italia piange ancora due ragazze, Ilaria e Sara, uccise da uomini che credevano di avere il diritto di decidere della loro vita, la risposta di questi ragazzi è una lezione di dignità. Ci ricordano che indignarsi non basta. Bisogna esporsi. Bisogna reagire. Con la loro determinazione e il loro esempio le cose possono cambiare".
Così, invece, la consigliera regionale Grazia Di Bari "Frasi sessiste, insulti volgari e perfino un vergognoso "Viva Turetta" sono comparsi nei bagni femminili del Liceo Classico "Casardi" di Barletta. Quando dentro una scuola compaiono scritte sessiste, insulti, e perfino frasi che inneggiano a un assassino, non si può chiudere un occhio. Non possiamo parlare di 'ragazzate' perché le parole hanno un peso e sottovalutare questi episodi vorrebbe dire non comprenderne la gravità. La migliore risposta l'hanno data gli studenti e le studentesse del "Casardi", che hanno denunciato quanto accaduto e hanno dato una dimostrazione importante anche a noi adulti. Hanno alzato la voce. Si sono messi in piedi, davanti a tutti, e hanno detto No.No al sessismo, no alla violenza, no al silenzio. In un momento in cui l'Italia piange ancora due ragazze, Ilaria e Sara, uccise da uomini che credevano di avere il diritto di decidere della loro vita, la risposta di questi ragazzi è una lezione di dignità. Ci ricordano che indignarsi non basta. Bisogna esporsi. Bisogna reagire. Con la loro determinazione e il loro esempio le cose possono cambiare".