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Attualità
Scritte sessiste al Liceo "Casardi" di Barletta, la condanna di Cgil Bat: "Non semplice vandalismo"
Il Coordinamento Belle Ciao: "Chiediamo un’azione chiara e decisa da parte delle istituzioni scolastiche e locali"
Barletta - martedì 8 aprile 2025
10.29 Comunicato Stampa
Fa discutere e preoccupa, anche alla luce della stretta attualità, l'episodio verificatosi al Liceo Classico "Casardi" di Barletta, con scritte di stampo sessista rinvenute nei bagni femminili. A condannare l'accaduto è arrivato anche un comunicato del Coordinamento Belle Ciao Cgil Bat.
"Il Coordinamento Belle Ciao Cgil Bat condanna con fermezza le scritte sessiste comparse nel bagno femminile del Liceo Classico "Casardi" di Barletta, recentemente adibito a toilette maschile", afferma la segretaria Cigl Bat, Rosa Sgaramella. "Non si tratta di semplice vandalismo, ma di un grave episodio di odio di genere, in un momento in cui la nostra società è già profondamente segnata da continui femminicidi. Esprimiamo piena solidarietà a studentesse e studenti che hanno denunciato l'accaduto e hanno manifestato stamattina davanti all'ingresso dell'istituto. La scuola ha il dovere di nominare la violenza, non minimizzarla, e di educare al rispetto e alla parità. Chiediamo un'azione chiara e decisa da parte delle istituzioni scolastiche e locali. Sui muri deve restare solo il rispetto. Non possiamo permetterci zone grigie, ambiguità o silenzi. Se toccano una, toccano tutte. Sui muri scriviamo rispetto, non violenza".
"Il Coordinamento Belle Ciao Cgil Bat condanna con fermezza le scritte sessiste comparse nel bagno femminile del Liceo Classico "Casardi" di Barletta, recentemente adibito a toilette maschile", afferma la segretaria Cigl Bat, Rosa Sgaramella. "Non si tratta di semplice vandalismo, ma di un grave episodio di odio di genere, in un momento in cui la nostra società è già profondamente segnata da continui femminicidi. Esprimiamo piena solidarietà a studentesse e studenti che hanno denunciato l'accaduto e hanno manifestato stamattina davanti all'ingresso dell'istituto. La scuola ha il dovere di nominare la violenza, non minimizzarla, e di educare al rispetto e alla parità. Chiediamo un'azione chiara e decisa da parte delle istituzioni scolastiche e locali. Sui muri deve restare solo il rispetto. Non possiamo permetterci zone grigie, ambiguità o silenzi. Se toccano una, toccano tutte. Sui muri scriviamo rispetto, non violenza".