Cronaca
Sciopero della fame, la protesta di Angelo sotto Palazzo di Città: #IoSonoEssenziale
Il giovane imprenditore protesta pacificamente con una tenda da campeggio
Barletta - giovedì 15 aprile 2021
16.23
Angelo Batticore nel febbraio 2019 ha deciso di trasferirsi a Barletta per coronare il suo sogno di progettare una pizzeria che utilizzasse prodotti 100% italiani, perché anche se l'Italia non sta appoggiando i lavoratori, lui ci ha sempre creduto dall'inizio nel valore del Made in Italy. Non aveva molte aspettative essendo una città diversa rispetto a quella in cui aveva abitato finora in provincia di Napoli, ma era carico di tanta determinazione e zelante, tra impegni e sacrifici, nell'aprile dello stesso anno inaugura il suo sogno.
Angelo ha deciso di trasferirsi a Barletta sostenuto ed incoraggiato dalla sua famiglia che non ha smesso un giorno di stargli accanto, anche oggi che ha deciso di accamparsi fuori il Palazzo di città e di protestare pacificamente anche attraverso lo sciopero della fame.
Un gesto così estremo per simboleggiare come ci sia chi, dopo un anno, non riesce più ad assicurare un pasto caldo, il cibo sulla tavola ai propri figli o semplicemente a sé stessi.
Il papà di Angelo lo sostiene, era lì ad assicurarsi che stesse bene, a regalargli tutto l'appoggio possibile tra un sorriso ed un spiccato accetto napoletano. Aveva in mente questa protesta pacifica già da qualche giorno, soprattutto dopo gli avvenimenti di martedì in Piazza Aldo Moro che hanno alimentato e incitato il suo animo ad un gesto maggiormente significativo a nome di tutta la comunità imprenditoriale.Oggi alle 10 del mattino ha iniziato a montare insieme a qualche amico una tenda reperita qualche giorno fa, ha portato dei libri, parecchi, tanta acqua e il telefono per tenersi aggiornato perché combatte la sua battaglia anche sui social: un vero e proprio attivista nell'era del 2.0. Ed infatti i social sono colmi di sue foto.
Molti stamane, passando da Corso Vittorio Emanuele II, gli scattano una foto, la pubblicano sui social ed esprimo la loro vicinanza. Lui esprime il suo appoggio anche ai lavoratori della cultura, agli artisti, il mondo dello spettacolo.
Sono in molti i ragazzi, amici e ristoratori, che passando dal Palazzo di città si fermano e spendono con Angelo una chiacchiera, che esprimono sostegno, gli danno una pacca sulla spalla e gli portano il necessario: acqua e succhi. Non ha dimenticato di attaccare sulla sua tenda il volantino con scritto #IoSonoEssenziale.
Indossa una mascherina tricolore perché nonostante tutto ci crede nell'Italia e di poter continuare a vivere il suo sogno qui, nel Paese che lo ha costretto a chiudere.
Angelo ha deciso di trasferirsi a Barletta sostenuto ed incoraggiato dalla sua famiglia che non ha smesso un giorno di stargli accanto, anche oggi che ha deciso di accamparsi fuori il Palazzo di città e di protestare pacificamente anche attraverso lo sciopero della fame.
Un gesto così estremo per simboleggiare come ci sia chi, dopo un anno, non riesce più ad assicurare un pasto caldo, il cibo sulla tavola ai propri figli o semplicemente a sé stessi.
Il papà di Angelo lo sostiene, era lì ad assicurarsi che stesse bene, a regalargli tutto l'appoggio possibile tra un sorriso ed un spiccato accetto napoletano. Aveva in mente questa protesta pacifica già da qualche giorno, soprattutto dopo gli avvenimenti di martedì in Piazza Aldo Moro che hanno alimentato e incitato il suo animo ad un gesto maggiormente significativo a nome di tutta la comunità imprenditoriale.Oggi alle 10 del mattino ha iniziato a montare insieme a qualche amico una tenda reperita qualche giorno fa, ha portato dei libri, parecchi, tanta acqua e il telefono per tenersi aggiornato perché combatte la sua battaglia anche sui social: un vero e proprio attivista nell'era del 2.0. Ed infatti i social sono colmi di sue foto.
Molti stamane, passando da Corso Vittorio Emanuele II, gli scattano una foto, la pubblicano sui social ed esprimo la loro vicinanza. Lui esprime il suo appoggio anche ai lavoratori della cultura, agli artisti, il mondo dello spettacolo.
Sono in molti i ragazzi, amici e ristoratori, che passando dal Palazzo di città si fermano e spendono con Angelo una chiacchiera, che esprimono sostegno, gli danno una pacca sulla spalla e gli portano il necessario: acqua e succhi. Non ha dimenticato di attaccare sulla sua tenda il volantino con scritto #IoSonoEssenziale.
Indossa una mascherina tricolore perché nonostante tutto ci crede nell'Italia e di poter continuare a vivere il suo sogno qui, nel Paese che lo ha costretto a chiudere.