“Scendi giù”, una piccola poesia anche per te

«Cari lettori, come avete potuto percepire nella settimana scorsa, la mia poesia è continuata nonostante le altre pubblicazioni del mio volume. Volevo dimostrarvi che la mia poesia vi è sempre vicina per continuare a sognare tutti insieme utilizzando il sapore dell'arte. Il vostro cuore spero che sia predisposto a leggere ancora le chiavi di questo mio cuore, anche se i miei stati d'animo sono sempre felici di potervi rendere partecipi della mia arte».

Questo l'invito di Floriana Dicataldo, una donna che non smette di interessarsi agli altri, nonostante si pieghi ogni giorno su se stessa, in un esercizio introspettivo che ha nella poesia la sua esposizione più riuscita. Proseguiamo con la pubblicazione dei suoi versi, questa volta una sorta di supplica, una fede che prega il suo affetto, una culla che fa dondolare ogni sofferenza.

Scendi giù

Scendi giù
Spiega le tue ali
Guarisci la morte dell'anima
Scrivimi ancora sulla pelle
Il tuo affetto
Non guardare quel muro
Lì dove c'è scritto tutto quello che ti ho già detto
Disegna ancora la tua presenza
Per stringere il filo indelebile
Dentro i cuori
Amare con forza ancora
Ora che il volo della nostra amicizia
È scritto e letto
Per sempre
Dentro di noi