Servizi sociali
Scade il rinnovo delle esezioni ticket, Francesco Corcella della Cgil chiede l'intervento della Asl
Lettera indirizzata al direttore generale Gorgoni. Pochi operatori per circa 20mila cittadini barlettani a cui spetta l'esenzione
Barletta - sabato 18 febbraio 2012
15.48
Il coordinatore della Cgil Barletta Francesco Corcella invia una lunga lettera al direttore generale della Asl BT Gorgoni ricordando che il 31 marzo prossimo scadono le esenzioni per prestazioni diagnostiche e farmaceutiche di circa 20.000 cittadini barlettani che ne hanno avuto diritto. Corcella commenta: «Verosimilmente, questi cittadini, a decorrere dal giorno successivo, si riverseranno, nella maniera più precipitosa e disordinata immaginabile, presso i preposti uffici asl rapportandosi direttamente e fisicamente con gli operatori ivi addetti.
Per il territorio del Distretto Socio/Sanitario n.4 di Barletta, i pochi operatori destinati a tale specifico compito (non più di n.4 unità lavorative) sono già reduci da estenuanti pressing da parte di una utenza che, nel tempo, è andata richiedendo - giustamente - il più celere soddisfacimento possibile alle proprie esigenze di cui trattasi, sovente manifestando anche atteggiamenti di ingovernabile intolleranza tradottasi, talvolta, in scontro fisico con gli stessi, determinando la totale assenza della minima serenità e agibilità operativa, col rischio di incorrere in gravi errori procedurali e consolidando, impropriamente ed ingiustamente, un diffidente e difficile rapporto tra istituzione sanitaria pubblica e popolazione da assistere.
Le Forze dell'Ordine, spesso chiamati a dirimere veri e propri stati di disordine pubblico, possono sicuramente attestare tale disagevole e disagiata condizioni lavorativa nella quale si trovano ad agire i lavoratori e le lavoratrici interessate e che non possono assolutamente ripetere nuovamente tale esperienza con la tornata dei rinnovi delle esenzioni di cui innanzi; nell'interesse dei medesimi, dei cittadini/utenti destinatari delle prestazioni lavorative di cui trattasi ma anche della S.V. nei confronti della quale – i lavoratori in questione – potrebbero rivalersi con specifiche azioni sindacali e legali a salvaguardia della loro integrità psico/fisica.
Risulta allo scrivente che anche il Sig. Dirigente Amministrativo del Distretto S.S. n.4 abbia già – in qualche modo – sottolineato tale necessità di urgente soluzione della problematica evidenziata, facendo riferimento anche alla possibilità di ricorso alla collaborazione dei C.A.A.F. presenti sul territorio ed accreditati ai sensi delle vigenti disposizioni di legge in materia, i quali potrebbero concorrere in maniera assai significativa ad alleggerire il pressing di cui sopra e a "diluire" - sul territorio comunale e in tutti gli altri comuni della Asl BT - in termini più razionali e ragionevoli una richiesta prestazionale che potrà essere affrontata e gestita con più correttezza, puntualità, tempestività e meno rischi per gli operatori, interni ed esterni alla asl, con minori conflitti e potenziali contenziosi.
Il quadro sopra descritto potrebbe aggravarsi ulteriormente se si considera il fatto che tra non molto entrerà in vigore anche la cd "Carta Nazionale dei Servizi" che andrà progressivamente a sostituire la vecchia tessera sanitaria; anche questo dovrà essere un adempimento di competenza del distretto s.s. al quale si rivolgerà tutta la popolazione!
In queste condizioni generali e pur trovandosi l'ASL BT…
Per il territorio del Distretto Socio/Sanitario n.4 di Barletta, i pochi operatori destinati a tale specifico compito (non più di n.4 unità lavorative) sono già reduci da estenuanti pressing da parte di una utenza che, nel tempo, è andata richiedendo - giustamente - il più celere soddisfacimento possibile alle proprie esigenze di cui trattasi, sovente manifestando anche atteggiamenti di ingovernabile intolleranza tradottasi, talvolta, in scontro fisico con gli stessi, determinando la totale assenza della minima serenità e agibilità operativa, col rischio di incorrere in gravi errori procedurali e consolidando, impropriamente ed ingiustamente, un diffidente e difficile rapporto tra istituzione sanitaria pubblica e popolazione da assistere.
Le Forze dell'Ordine, spesso chiamati a dirimere veri e propri stati di disordine pubblico, possono sicuramente attestare tale disagevole e disagiata condizioni lavorativa nella quale si trovano ad agire i lavoratori e le lavoratrici interessate e che non possono assolutamente ripetere nuovamente tale esperienza con la tornata dei rinnovi delle esenzioni di cui innanzi; nell'interesse dei medesimi, dei cittadini/utenti destinatari delle prestazioni lavorative di cui trattasi ma anche della S.V. nei confronti della quale – i lavoratori in questione – potrebbero rivalersi con specifiche azioni sindacali e legali a salvaguardia della loro integrità psico/fisica.
Risulta allo scrivente che anche il Sig. Dirigente Amministrativo del Distretto S.S. n.4 abbia già – in qualche modo – sottolineato tale necessità di urgente soluzione della problematica evidenziata, facendo riferimento anche alla possibilità di ricorso alla collaborazione dei C.A.A.F. presenti sul territorio ed accreditati ai sensi delle vigenti disposizioni di legge in materia, i quali potrebbero concorrere in maniera assai significativa ad alleggerire il pressing di cui sopra e a "diluire" - sul territorio comunale e in tutti gli altri comuni della Asl BT - in termini più razionali e ragionevoli una richiesta prestazionale che potrà essere affrontata e gestita con più correttezza, puntualità, tempestività e meno rischi per gli operatori, interni ed esterni alla asl, con minori conflitti e potenziali contenziosi.
Il quadro sopra descritto potrebbe aggravarsi ulteriormente se si considera il fatto che tra non molto entrerà in vigore anche la cd "Carta Nazionale dei Servizi" che andrà progressivamente a sostituire la vecchia tessera sanitaria; anche questo dovrà essere un adempimento di competenza del distretto s.s. al quale si rivolgerà tutta la popolazione!
In queste condizioni generali e pur trovandosi l'ASL BT…
- nella incerta prospettiva di poter rispondere adeguatamente a quanto viene richiesto dai continui, seppur necessari, cambiamenti normativi in materia;
- con la forte probabilità di attivazione di contenziosi lavoristici da parte degli operatori interessati;
- col rischio certo di continuare a sottoporre ad incivili "sbandamenti" la popolazione non solo barlettana;