Cronaca
Rubavano rame e ferro nell'ex palazzo Enel a Barletta
Arrestati ieri due pregiudicati barlettani. La refurtiva di circa 2000 euro è stata restituita
Barletta - domenica 11 settembre 2011
Sono stati sorpresi a rubare rame e materiale ferroso in uno stabile dismesso e sono finiti in manette. Si tratta del 32enne Giovanni Lattanzio e del 40enne Gioacchino Vaccariello, entrambi pregiudicati di Barletta, arrestati ieri pomeriggio in quel centro dai Carabinieri del locale Nucleo Radiomobile con l'accusa di tentato furto aggravato.
I militari, unitamente a personale di un istituto di vigilanza privata del luogo, hanno sorpreso i due mentre erano intenti ad asportare rame e ferro all'interno dell'ex palazzo Enel di via Marconi. Il sopralluogo ha permesso di rinvenire, nei pressi della porta di ingresso, un sacco di juta, pronto per essere portato via, contenente rubinetteria oltre ad un borsone con pezzi di rame ed una matassa di cavo d'acciaio appena asportati da alcune apparecchiature ivi presenti quali l'impianto di aria condizionata ed il montacarichi. Sottoposti a controllo, i malfattori sono stati trovati in possesso di alcuni attrezzi da scasso sottoposti a sequestro. La refurtiva, per un valore di circa 2mila euro, è stata restituita all'avente diritto mentre i due, tratti in arresto, sono stati associati presso la casa circondariale di Trani.
I militari, unitamente a personale di un istituto di vigilanza privata del luogo, hanno sorpreso i due mentre erano intenti ad asportare rame e ferro all'interno dell'ex palazzo Enel di via Marconi. Il sopralluogo ha permesso di rinvenire, nei pressi della porta di ingresso, un sacco di juta, pronto per essere portato via, contenente rubinetteria oltre ad un borsone con pezzi di rame ed una matassa di cavo d'acciaio appena asportati da alcune apparecchiature ivi presenti quali l'impianto di aria condizionata ed il montacarichi. Sottoposti a controllo, i malfattori sono stati trovati in possesso di alcuni attrezzi da scasso sottoposti a sequestro. La refurtiva, per un valore di circa 2mila euro, è stata restituita all'avente diritto mentre i due, tratti in arresto, sono stati associati presso la casa circondariale di Trani.