Cronaca
Rubano pedane in legno per venderle: arrestati due giovani barlettani
Operazione dei Carabinieri a Corato
Barletta - martedì 20 aprile 2010
12.45
Avevano caricato su di una motoape 15 pedane in legno, pronte per essere portate via, prelevandole dal parcheggio di un'autorimessa, ove erano accatastate, ma scoperti sono finiti in carcere. È accaduto nel primo pomeriggio di lunedì a Corato, dove i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato Vincenzo Riontino e Nicola Dalò, rispettivamente di 26 e 29 anni, entrambi di Barletta e già noti alle Forze dell'Ordine, con l'accusa di furto aggravato in concorso.
Una telefonata giunta sul 112 ha fatto convergere una pattuglia dell'Arma lungo la strada provinciale 231, dove ad attenderla vi era una pattuglia di un istituto di vigilanza privata del luogo, che aveva sorpreso due persone, poi identificate nei due fermati, mentre stavano caricando delle pedane sul loro motocarro, rubandole dall'interno della recinzione di un'autorimessa. Gli accertamenti effettuati dai carabinieri hanno permesso di appurare come uno dei due si era introdotto all'interno della recinzione per prelevare le pedane e passarle al complice, che si trovava al di là della recinzione, per caricarle sulla motoape.
Ulteriori approfondimenti, invece, hanno consentito di individuare anche una ditta presso la quale i due avevano venduto, nell'arco della mattinata, altre venti pedane, prelevate dalla stessa autorimessa. Inevitabile, a questo punto, l'arresto per i due giovani, poi rinchiusi nel carcere di Trani. Le pedane rinvenute, invece, compreso quelle vendute, sono state restituite al legittimo proprietario.
Una telefonata giunta sul 112 ha fatto convergere una pattuglia dell'Arma lungo la strada provinciale 231, dove ad attenderla vi era una pattuglia di un istituto di vigilanza privata del luogo, che aveva sorpreso due persone, poi identificate nei due fermati, mentre stavano caricando delle pedane sul loro motocarro, rubandole dall'interno della recinzione di un'autorimessa. Gli accertamenti effettuati dai carabinieri hanno permesso di appurare come uno dei due si era introdotto all'interno della recinzione per prelevare le pedane e passarle al complice, che si trovava al di là della recinzione, per caricarle sulla motoape.
Ulteriori approfondimenti, invece, hanno consentito di individuare anche una ditta presso la quale i due avevano venduto, nell'arco della mattinata, altre venti pedane, prelevate dalla stessa autorimessa. Inevitabile, a questo punto, l'arresto per i due giovani, poi rinchiusi nel carcere di Trani. Le pedane rinvenute, invece, compreso quelle vendute, sono state restituite al legittimo proprietario.