Cronaca
Ritrovamento uomo carbonizzato, potrebbe essere un clochard tunisino
Domani l'autopsia disposta dalla Procura di Trani
Barletta - martedì 7 febbraio 2023
13.42
Potrebbe essere di un clochard tunisino di 61 anni senza fissa dimora il corpo ritrovato semicarbonizzato domenica nella zona del borgo di Montaltino nell'area che costeggia la strada statale 170, a ridosso della Ferrotramviaria Bari Nord: a chiarirlo sarà l'autopsia in programma domani mattina. L'incarico è stato assegnato oggi dalla Procura di Trani alla dottoressa Sara Sablone dell'Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari.
Saranno svolte tutte le indagini, volte ad identificare sia l'identità dell'uomo, che le esatte cause del decesso. Sarebbe stato possibile risalire al clochard tunisino, che era senza documenti, grazie allo studio di alcune parti del corpo non completamente danneggiate dal fuoco. Il 61enne, in Italia dal 1998 e molto probabilmente incensurato, sarebbe stato identificato e fotosegnalato più volte della forze dell'ordine, proprio a causa della sua condizione di clochard.
La Procura di Trani ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di omicidio, al momento a carico di ignoti, ma dal ritrovamento di alcuni accendini nei pressi del corpo, non si esclude che l'uomo potrebbe essersi cagionato la morte o sia stato travolto dal rogo intenzionalmente acceso a causa del forte vento che soffiava domenica scorsa. Nessuno ne avrebbe denunciato la scomparsa. In via precauzionale, e proprio per escludere ogni altra pista, la polizia avrebbe acquisito anche le immagini di videosorveglianza da alcuni distributori di benzina sulla strada che collega Andria a Barletta.
AGGIORNAMENTO
Gli inquirenti hanno posto i sigilli a quella che sarebbe l'abitazione di fortuna del 61enne tunisino. La piccola struttura, su una strada di campagna, disterebbe circa un centinaio di metri a piedi dal luogo del ritrovamento del corpo semicarbonizzato dell'uomo, sul quale si attendono verifiche autoptiche. A quanto si apprende l'uomo viveva lì da qualche tempo in compagnia di un cane, dal quale pare fosse inseparabile.
Saranno svolte tutte le indagini, volte ad identificare sia l'identità dell'uomo, che le esatte cause del decesso. Sarebbe stato possibile risalire al clochard tunisino, che era senza documenti, grazie allo studio di alcune parti del corpo non completamente danneggiate dal fuoco. Il 61enne, in Italia dal 1998 e molto probabilmente incensurato, sarebbe stato identificato e fotosegnalato più volte della forze dell'ordine, proprio a causa della sua condizione di clochard.
La Procura di Trani ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di omicidio, al momento a carico di ignoti, ma dal ritrovamento di alcuni accendini nei pressi del corpo, non si esclude che l'uomo potrebbe essersi cagionato la morte o sia stato travolto dal rogo intenzionalmente acceso a causa del forte vento che soffiava domenica scorsa. Nessuno ne avrebbe denunciato la scomparsa. In via precauzionale, e proprio per escludere ogni altra pista, la polizia avrebbe acquisito anche le immagini di videosorveglianza da alcuni distributori di benzina sulla strada che collega Andria a Barletta.
AGGIORNAMENTO
Gli inquirenti hanno posto i sigilli a quella che sarebbe l'abitazione di fortuna del 61enne tunisino. La piccola struttura, su una strada di campagna, disterebbe circa un centinaio di metri a piedi dal luogo del ritrovamento del corpo semicarbonizzato dell'uomo, sul quale si attendono verifiche autoptiche. A quanto si apprende l'uomo viveva lì da qualche tempo in compagnia di un cane, dal quale pare fosse inseparabile.