Politica
Rimpasto alla barlettana: è la settimana decisiva?
Da #enricostaisereno a #pasqualestaisereno, il passo è breve?
Barletta - lunedì 17 febbraio 2014
14.00
Potrebbe essere questa la settimana decisiva nella quale i desideri ormai noti da mesi dei partiti di maggioranza (se non dall'inizio dell'avventura dell'amministrazione Cascella) verranno presentati nero su bianco al sindaco Cascella. I mal di pancia latenti, con l'aprirsi delle crepe delle dimissioni di Villani prima, e poi di Chieppa, sono divenuti, come era inevitabile immaginare, e come è ormai solito da anni nella politica barlettana, crisi politica manifesta.
Già nel tavolo politico di due sabati fa, la notizia delle dimissioni di Chieppa aveva scatenato, ad effetto domino, richieste verbali di rimpasto, alle quali il sindaco aveva risposto picche. Concetto poi ribadito da Cascella in Consiglio comunale, non all'attacco ma nel suo classico stile quirinalizio, e con l'invito ai partiti a proporre «nomi, esperienze, competenze per spostare in avanti il punto di equilibrio di questa esperienza amministrativa».
La richiesta scritta di rimpasto è partita dal PD, nella direzione cittadina di giovedì scorso, per poi estendersi alle altre forze della maggioranza. Ma al momento mancherebbe l'assenso proprio di Sinistra Unita, la prima delle forze politiche ad aver avanzato richieste sin da subito, nella scorsa estate. Un impasse tra i partiti, che lascerebbe pensare ad una competizione, non solo per avere più posti in Giunta, ma anche su chi vorrebbe intestarsi la paternità della richiesta di un cambio in tal senso.
Le parole circolate sulla stampa relative a questa richiesta scritta, sono espressioni note anche ai muri di questa città, ma che lo spesso velo di ipocrisia dei partiti ha tentato maldestramente di celare nelle dichiarazioni pubbliche ufficiali, senza ovviamente riuscirci, in quanto accompagnate da altre affermazioni inequivocabili in tale direzione. Si chiede di "prendere atto dell'inadeguatezza della Giunta così come è stata impostata"; si parla di "mancata o insufficiente rappresentanza nell'esecutivo delle forze che hanno concorso alla vittoria elettorale del sindaco Cascella", per chiedere quindi di "riequilibrare gli assetti del governo cittadino", in un'operazione dipinta come "crisi costruttiva".
Certo, agli occhi e alle orecchie dei cittadini, sentire i partiti parlare della necessità di una "crisi costruttiva" a soli 8 mesi dall'inizio della nuova esperienza amministrativa, stride, e non poco, con la realtà che avrebbero voluto trovarsi di fronte, e quindi con il buon senso. Dopo l'hashtag #enricostaisereno, lanciato in maniera volutamente e per niente ben augurante dall'affamato Matteo Renzi nei confronti dell'ormai ex premier Enrico Letta (lo stesso che, come già ricordato, da vicesegretario PD lanciò ufficialmente il 15 aprile dello scorso anno la candidatura di Cascella), è possibile che la mente di qualche fine stratega sia stata sfiorata dall'hashtag #pasqualestaisereno, in maniera altrettanto volutamente e per niente ben augurante? I giorni a venire ne saranno eventuali testimoni.
Già nel tavolo politico di due sabati fa, la notizia delle dimissioni di Chieppa aveva scatenato, ad effetto domino, richieste verbali di rimpasto, alle quali il sindaco aveva risposto picche. Concetto poi ribadito da Cascella in Consiglio comunale, non all'attacco ma nel suo classico stile quirinalizio, e con l'invito ai partiti a proporre «nomi, esperienze, competenze per spostare in avanti il punto di equilibrio di questa esperienza amministrativa».
La richiesta scritta di rimpasto è partita dal PD, nella direzione cittadina di giovedì scorso, per poi estendersi alle altre forze della maggioranza. Ma al momento mancherebbe l'assenso proprio di Sinistra Unita, la prima delle forze politiche ad aver avanzato richieste sin da subito, nella scorsa estate. Un impasse tra i partiti, che lascerebbe pensare ad una competizione, non solo per avere più posti in Giunta, ma anche su chi vorrebbe intestarsi la paternità della richiesta di un cambio in tal senso.
Le parole circolate sulla stampa relative a questa richiesta scritta, sono espressioni note anche ai muri di questa città, ma che lo spesso velo di ipocrisia dei partiti ha tentato maldestramente di celare nelle dichiarazioni pubbliche ufficiali, senza ovviamente riuscirci, in quanto accompagnate da altre affermazioni inequivocabili in tale direzione. Si chiede di "prendere atto dell'inadeguatezza della Giunta così come è stata impostata"; si parla di "mancata o insufficiente rappresentanza nell'esecutivo delle forze che hanno concorso alla vittoria elettorale del sindaco Cascella", per chiedere quindi di "riequilibrare gli assetti del governo cittadino", in un'operazione dipinta come "crisi costruttiva".
Certo, agli occhi e alle orecchie dei cittadini, sentire i partiti parlare della necessità di una "crisi costruttiva" a soli 8 mesi dall'inizio della nuova esperienza amministrativa, stride, e non poco, con la realtà che avrebbero voluto trovarsi di fronte, e quindi con il buon senso. Dopo l'hashtag #enricostaisereno, lanciato in maniera volutamente e per niente ben augurante dall'affamato Matteo Renzi nei confronti dell'ormai ex premier Enrico Letta (lo stesso che, come già ricordato, da vicesegretario PD lanciò ufficialmente il 15 aprile dello scorso anno la candidatura di Cascella), è possibile che la mente di qualche fine stratega sia stata sfiorata dall'hashtag #pasqualestaisereno, in maniera altrettanto volutamente e per niente ben augurante? I giorni a venire ne saranno eventuali testimoni.