Rifiuti in spiaggia a Barletta, «chiediamo un immediato intervento della Prefettura»

«Queste sono solo alcune delle foto che, da un lato documentano la forte inciviltà della nuova generazione e dall'altro, l'efficienza della Bar.S.A. che con grande sforzo ha riportato celermente i luoghi alla vivibilità dei bagnanti». Scrive così in una nota l'Avv. Michele Cianci, Presidente Comitato OAP.

«Ora, quello che da cittadino e da Presidente del Comitato Operazione Aria Pulita sento di dire è che: fino a quando nella nostra comunità vi sono soggetti indefinibili ed incapaci di avere il minimo rispetto per Barletta è difficile pensare ad un futuro migliore, è difficile pensare ad un decollo della nostra città!

Questi ominidi che, tra l'altro, hanno addirittura divelto un cartello per persone speciali, non possono rappresentare alcunché, ma proprio nulla, tantomeno il nostro futuro!

Questi esseri che sono paragonabili a degli insetti inutili, fastidiosi e contagiosi, vanno sanzionati severamente e senza alcuna comprensione perché non è più una questione di mancato adattamento alle regole bensì un odio immotivato per la nostra bellissima Barletta. La loro assenza porterebbe ricchezza al nostro patrimonio.

Fare sforzi che possono portare turismo sono del tutto inutili e dispendiosi. Questa volta, la colpa non è della Amministrazione, del Sindaco o della Bar.S.A., anzi un grande plauso va a quest'ultima per gli sforzi che ha fatto nel ripristinare i luoghi.

Le responsabilità è degli educatori, a cominciare dalle famiglie, dalle scuole e nella assenza di educazione civica. Invito tutti ad una profonda riflessione sul perché questi esseri giovani detestano la propria città! È da qui che bisogna ripartire unitamente all'applicazione delle sanzioni previste dal nostro codice. Tra l'altro con il decreto legge dell'08.08.2025, lo Stato ha inasprito le misure punitive nei confronti dei zozzoni, sino all'arresto.

Speriamo che la Prefettura, i Vigili Urbani, spinti dall'Amministrazione vogliano urgentemente e finalmente, intervenire per punire in maniera esemplare questi crimini, osservando anche le telecamere private e presenti in quei luoghi, come previsto dal nuovo decreto citato».