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Revisione della geografia giudiziaria, in chiusura un centinaio di uffici

La denuncia della Cgil Funzione Pubblica. Grave danno sociale per il territorio

Dopo la riunione del 17 aprile sulla revisione della geografia giudiziaria, svoltasi presso il Ministero della Giustizia, il quadro sulla chiusura degli uffici giudiziari in Puglia è più chiaro. Praticamente, secondo lo studio effettuato dalla commissione ministeriale e secondo l'opinione del capo dipartimento, saranno chiusi tutti gli uffici del giudice di pace che non sono sedi di circondario e tutte le sezioni distaccate, ad eccezione di Barletta, che attualmente supera i criteri medi degli uffici giudiziari. Inoltre il Tribunale e la Procura della Repubblica di Lucera avrebbero la possibilità di rimanere aperti in virtù dell'attuale numero di magistrati presenti.

Nel nostro intervento abbiamo sottolineato che la struttura morfologica della regione, la sua lunghezza, la carenza di strade ferroviarie e, soprattutto, la difficoltà dei collegamenti tra le zone interne e le zone costiere non garantiscono ai lavoratori ed ai cittadini la possibilità di raggiungere i nuovi uffici con facilità. Inoltre, abbiamo sottolineato che chiudere alcune sezioni distaccate, come Andria, Cerignola, Ruvo di Puglia, Grottaglie o Campi Salentina, ad esempio, arrecherebbe un grave danno sociale ai territori, poiché sarebbe considerato come un arretramento dello Stato dal territorio. Abbiamo sottolineato che gli Uffici giudiziari, in una regione difficile come la Puglia, che registra un elevato tasso di criminalità comune ed organizzata, rappresentano anche un presidio di sicurezza sul territorio. Inoltre, abbiamo fatto presente che la maggior parte degli uffici giudiziari della Puglia, per i quali è prevista la chiusura, insistono in palazzi di proprietà comunale e, pertanto, un loro accorpamento nelle sedi provinciali creerebbe, di fatto, un costo maggiore per l'affitto di nuovi palazzi, oltre che una minore, secondo noi, efficienza della giustizia.

In più, la nostra O.S. ha richiesto che nell'eventualità della chiusura della Sezione distaccata di Trinitapoli e dell'Ufficio del Giudice di Pace, questi siano accorpati al circondario di Trani, visto che le città di Margherita di Savoia, San Ferdinando e Trinitapoli fanno parte del bacino amministrativo della Provincia Barletta-Andria-Trani da cui distano circa 30 km. Pertanto, con il nostro intervento abbiamo, probabilmente, scongiurato l'accorpamento di detti uffici a Foggia, che dista il doppio dei chilometri. L'Amministrazione ha anche ribadito che non sarà possibile prevedere la possibilità che i comuni si facciano carico delle spese di mantenimento dei Tribunali o delle sezioni distaccate, così come potrebbe accadere per gli Uffici del Giudice di Pace. Infine, è apparso a questa O.S. quanto meno "curioso" che sulla situazione pugliese ci sono stati gli interventi di parte sindacale solamente da parte della FP CGIL e di sole altre due OO.SS, mentre una O.S. che in Puglia raccoglie molto consenso non ha proferito parola, come non avesse chiara la situazione circa la chiusura degli uffici.

Secondo la FP CGIL la giustizia dovrebbe garantire i servizi per i cittadini, garantire la legalità e la sicurezza dei territori. Ovvero, in un territorio economicamente depresso come la Puglia, la Giustizia funzionerà peggio dopo questa riforma e il nostro territorio sarà ancora meno appetibile per gli imprenditori che vogliono investire. Non è chiudendo un centinaio di uffici giudiziari e mandando in mobilità oltre 700 lavoratori che si risolveranno i problemi della giustizia in Puglia!
  • Cgil
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