Scuola e Lavoro
Renzi diventa Babbo Natale, strani pacchi regalo consegnati alle scuole di Barletta
Iniziativa provocatoria di "Blocco studentesco" contro la Buona Scuola
Barletta - martedì 22 dicembre 2015
10.52 Comunicato Stampa
In pieno spirito natalizio i ragazzi del Blocco Studentesco hanno recapitato goliardicamente, fuori dalle scuole, dei pacchi regalo con "biglietto d'auguri" incluso un volantino raffigurante il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, vestito da Babbo Natale. L'azione, chiaramente provocatoria, nasce per contestare le politiche di progressivo smantellamento e di distorsione, in senso aziendalista, di un servizio pubblico essenziale come l'istruzione, tutte conseguenze dirette della normativa conosciuta come "Buona scuola".
"Il simbolo della nostra potesta, ovvero i pacchi regalo, non sono solo un vago richiamo al clima natalizio che ci circonda, ma una vera e propria metafora per descrivere questa inutile riforma. I fondi destinati alla scuola pubblica sono oggetto di numerosi tagli effettuati dal governo - si legge in una nota diffusa dal movimento - intento a investire maggiori risorse nello sviluppo degli istituti paritari."
"Oggi più che mai - conclude la nota - sentiamo l'esigenza di protestare contro una classe politica che non solo non ci rappresenta, ma che non tutela il nostro futuro. Crediamo fortemente che pretendere un ritorno in auge della scuola pubblica quale luogo di formazione culturale e personale, sia il minimo esigibile sa uno Stato il cui compito è quello di tutelare gli interessi collettivi. Dei pacchi non sappiamo che farcene: vogliamo una scuola degna di essere definita tale".
"Il simbolo della nostra potesta, ovvero i pacchi regalo, non sono solo un vago richiamo al clima natalizio che ci circonda, ma una vera e propria metafora per descrivere questa inutile riforma. I fondi destinati alla scuola pubblica sono oggetto di numerosi tagli effettuati dal governo - si legge in una nota diffusa dal movimento - intento a investire maggiori risorse nello sviluppo degli istituti paritari."
"Oggi più che mai - conclude la nota - sentiamo l'esigenza di protestare contro una classe politica che non solo non ci rappresenta, ma che non tutela il nostro futuro. Crediamo fortemente che pretendere un ritorno in auge della scuola pubblica quale luogo di formazione culturale e personale, sia il minimo esigibile sa uno Stato il cui compito è quello di tutelare gli interessi collettivi. Dei pacchi non sappiamo che farcene: vogliamo una scuola degna di essere definita tale".