Territorio
Reati ambientali, 68 le segnalazioni dalla Bat
I cittadini difendono le spiagge: il bilancio dell'attività del WWF. La maggior parte dei reclami riguardano la mancata pulizia del litorale
BAT - domenica 2 ottobre 2011
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L'assessore regionale al demanio Michele Pelillo ha tenuto nei giorni scorsi un incontro sulla situazione della stagione balneare che sta volgendo a termine. Al tavolo tecnico Hanno partecipato i rappresentanti della Sib e della Assobalneari, oltre al rappresentante del WWF Pasquale Salvemini e al capitano Alessandro Cortesi della Direzione Marittima.
A margine dell'incontro sul termine della stagione balneare, l'assessore Pelillo e il responsabile del WWF Puglia Pasquale Salvemini hanno diffuso i dati del progetto numero verde contro i reati ambientali sul demanio marittimo. «Il 15 settembre è cessata l'attività del n. verde 800085898 – ha spiegato Pelillo – e l'attività del centralino è ormai consueta e di rilievo».
«Ci sono state 481 telefonate – ha detto Salvemini – di cui 409 riguardanti il demanio marittimo. Principalmente le segnalazioni riguardano le spiagge sporche in tutta la Puglia, con la mancata raccolta dei rifiuti da parte dei comuni. I ritardi sono stati segnalati via fax ai comuni di competenza. Ci hanno contattati bagnanti di molte regioni: lombardi, veneti, toscani, anche grazie alla diffusione del numero verde tramite la stampa locale e nazionale. Molti ci hanno richiamato per conoscere l'esito delle segnalazioni. Oltre ai rifiuti, molte denunce riguardano l'inquinamento acustico pomeridiano e serale nei pressi dei lidi».
Il progetto numero verde 800-085-898 si è svolto dal 15 giugno al 15 settembre. Al centralino, attivo ormai da 8 anni, si sono alternati tre operatori che, tutti i giorni, dalle 9.00 alle 20.00 in orario continuato, hanno sistematicamente registrato le segnalazioni pervenute in materia di illeciti ambientali ed in particolare quelli di competenza del demanio marittimo. Di tutte le segnalazioni inoltrate il 68% sono state verificate dai responsabili del progetto, di cui il 45% sono state inoltrate alle autorità competenti. L'azione di verifica e l'attività di controllo sul territorio è stata molto intensa ed efficace in particolare nelle province di Bari, Brindisi, BAT e Lecce ed ha comportato diverse sanzioni amministrative, in relazione alle trasgressioni in materia ambientale.
A margine dell'incontro sul termine della stagione balneare, l'assessore Pelillo e il responsabile del WWF Puglia Pasquale Salvemini hanno diffuso i dati del progetto numero verde contro i reati ambientali sul demanio marittimo. «Il 15 settembre è cessata l'attività del n. verde 800085898 – ha spiegato Pelillo – e l'attività del centralino è ormai consueta e di rilievo».
«Ci sono state 481 telefonate – ha detto Salvemini – di cui 409 riguardanti il demanio marittimo. Principalmente le segnalazioni riguardano le spiagge sporche in tutta la Puglia, con la mancata raccolta dei rifiuti da parte dei comuni. I ritardi sono stati segnalati via fax ai comuni di competenza. Ci hanno contattati bagnanti di molte regioni: lombardi, veneti, toscani, anche grazie alla diffusione del numero verde tramite la stampa locale e nazionale. Molti ci hanno richiamato per conoscere l'esito delle segnalazioni. Oltre ai rifiuti, molte denunce riguardano l'inquinamento acustico pomeridiano e serale nei pressi dei lidi».
Il progetto numero verde 800-085-898 si è svolto dal 15 giugno al 15 settembre. Al centralino, attivo ormai da 8 anni, si sono alternati tre operatori che, tutti i giorni, dalle 9.00 alle 20.00 in orario continuato, hanno sistematicamente registrato le segnalazioni pervenute in materia di illeciti ambientali ed in particolare quelli di competenza del demanio marittimo. Di tutte le segnalazioni inoltrate il 68% sono state verificate dai responsabili del progetto, di cui il 45% sono state inoltrate alle autorità competenti. L'azione di verifica e l'attività di controllo sul territorio è stata molto intensa ed efficace in particolare nelle province di Bari, Brindisi, BAT e Lecce ed ha comportato diverse sanzioni amministrative, in relazione alle trasgressioni in materia ambientale.