Cronaca
Ragazzo in coma dopo incidente in via Trani, concluse le indagini
Giuseppe era a bordo del suo scooter, cadde a terra violentemente
Barletta - sabato 26 ottobre 2013
A quasi un anno dal drammatico incidente stradale che ha costretto al sostanziale coma il 17enne barlettano Giuseppe D., il sostituto procuratore della Repubblica di Trani Antonio Savasta ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini al presunto responsabile del sinistro verificatosi il 29 novembre nei pressi dell'incrocio tra Via Trani e Via Luigi Scuro. Giuseppe era a bordo del suo scooter; cadde a terra ed andò violentemente ad urtare contro una Fiat Bravo che proveniva dall'opposto senso di marcia. Da quel giorno Giuseppe, e i suoi genitori, passano da un ospedale all'altro di tutta la Puglia. Gravi i danni cerebrali riportati nella caduta, tali da dover ricorrere anche ad intervento chirurgico "per ridurre al minimo il dolore indotto dalla spasticità". Secondo la Procura tranese l'incidente sarebbe stato determinato dalla condotta di guida di Angelo Achille, 56 anni di Bitonto, al volante di un autocarro Iveco.
"Pur potendo ben avvistare alla sua sinistra il sopraggiungere del ciclomotore condotto dal giovane barlettano – scrive il pm nell'avviso di chiusura inchiesta - in violazione del segnale che indicava di dare la precedenza causava una turbativa tale da provocare la perdita di equilibrio del ciclomotore, che cadendo sul suolo impattava contro un'auto Fiat Bravo proveniente dall'opposto senso di marcia". Oltre a Giuseppe nell'incidente rimase ferita, ma in maniera non grave, un'altra persona. Achille è accusato di lesioni personali ma anche "di non aver ottemperato all'obbligo di fermarsi e di prestare assistenze alle persone ferite". Contestazione, questa, mossa anche ad Antonio Amore, 48 anni di Bari, che si trovava a bordo del camion assieme ad Achille. I due indagati hanno 20 giorni per fornire elementi difensivi ed evitare le rispettive imputazioni.
"Pur potendo ben avvistare alla sua sinistra il sopraggiungere del ciclomotore condotto dal giovane barlettano – scrive il pm nell'avviso di chiusura inchiesta - in violazione del segnale che indicava di dare la precedenza causava una turbativa tale da provocare la perdita di equilibrio del ciclomotore, che cadendo sul suolo impattava contro un'auto Fiat Bravo proveniente dall'opposto senso di marcia". Oltre a Giuseppe nell'incidente rimase ferita, ma in maniera non grave, un'altra persona. Achille è accusato di lesioni personali ma anche "di non aver ottemperato all'obbligo di fermarsi e di prestare assistenze alle persone ferite". Contestazione, questa, mossa anche ad Antonio Amore, 48 anni di Bari, che si trovava a bordo del camion assieme ad Achille. I due indagati hanno 20 giorni per fornire elementi difensivi ed evitare le rispettive imputazioni.